VALPERGA di CALUSO, Tommaso
Carlo Calcaterra
Nato a Torino il 20 dicembre 1737, ivi morto il 1° aprile 1815, fu esempio insigne di una cultura unitaria, nella quale le forme spirituali più varie insieme [...] oggi è specialmente ricordato perché intuì il potente ingegno dell'Alfieri, lo incitò alla poesia, rivelò a lui la grandezza della Bibbia e da ultimo ne integrò la Vita, aggiungendovi la Lettera, in cui è narrata la morte del poeta; perché formò agli ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] ’anno 1300 (pur essendo stato scritto tra il 1306 e il 1321, data della morte di Dante), di Firenze e dell’Universo, della Bibbia e della storia di Roma, di miti pagani e di padri della Chiesa, di tutto il pensabile, il dicibile e l’indicibile, sino ...
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BERNABò SILORATA, Pietro
Giovanni Ponte
Nacque a Porto Maurizio il 10 apr. 1808, da Giuseppe Tommaso e da Maddalena dei conti di Lavagna. Studiò nel liceo di Genova, approfondì la sua preparazione letteraria [...] al III congresso degli scienziati italiani, tenutosi colà in quell'anno; nel 1841 cominciò a pubblicare i libri poetici della Bibbia,da lui tradotti e dedicati a Carlo Alberto. Celebrò poi i Savoia con l'Elogio storico del principe Eugenio di Savoia ...
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Poeta (Stoccolma 1740 - ivi 1795). Cresciuto in ambiente borghese e pietista, ma venuto presto in contatto, grazie al suo ingegno, con i circoli aristocratici, con artisti quali J. T. Sergel ed E. Martin [...] suoi primi componimenti d'occasione cominciarono a circolare anonimi in edizioni popolari: canzoni conviviali, parodie della Bibbia in quadretti drammaticamente mossi, caricature dei riti, dei simboli, dei titoli delle settecentesche società segrete ...
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ZANELLA, Giacomo
Aurelia Bobbia
Poeta e critico letterario, nato a Chiampo (Vicenza) il 9 settembre 1820, morto il 17 maggio 1888 in una sua villa a Monticello Conte Otto, presso Vicenza. Nel seminario [...] poetiche degli anni scolastici, coltivò sia componendo poesie d'occasione, sia traducendo con libertà e gusto personale dalla Bibbia, dai latini, dai greci e da varî poeti moderni, specialmente inglesi. Ma una fonte caratteristica d'ispirazione si ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] , prodigo di astruse metafore e consunte iperboli, e privo di ogni originale sentimento, capace di rinnovare i temi tratti dalla Bibbia e dall'antichità greca e romana.
Ben maggiore importanza, anche ai fini della carriera del F., riveste un altro ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] con diversi nomi (Retenu a N e Haru a S in documenti egiziani; Canaan in documenti egiziani, babilonesi e nella Bibbia; Terrasanta) tra i quali ha finito con il prevalere quello trasmesso dai Greci, che conoscevano soprattutto le parti costiere a ...
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Critico letterario italiano (Colle Sannita 1891 - Bologna 1962). La sua critica, partendo dalle giovanili esperienze del dannunzianesimo e del futurismo, si basa sui principi dell'estetica del Croce e [...] ); Leonardo (1952); Orfismo della parola (1954); La poesia di Giovanni Pascoli (1959); Preludio alla poesia (1959); La poesia della Bibbia (2 voll., 1959); La poesia dell'Egitto e della Mesopotamia (1960); Poesia e impoesia nell'Ulisse di Joyce (1962 ...
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LEVI, Primo
Giuliano Manacorda
(App. IV, II, p. 328)
Scrittore italiano, morto suicida a Torino l'11 aprile 1987. Sono del 1975 e 1978 i racconti di Il sistema periodico e La chiave a stella; nel primo, [...] . Singolari testimonianze sono La ricerca delle radici (1981), dove L., esaminando le fonti della sua cultura, spazia dalla Bibbia a scrittori moderni; e Dialogo, in collaborazione con T. Regge, che muovendo dai ricordi giovanili giunge ad affrontare ...
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BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] acquistò fama per la sua erudizione classica (nel frattempo aveva studiato anche l'ebraico e iniziato studi e versioni della Bibbia) e per le sue Orazioni; inoltre, fin dal 1803, aveva concluso la sua traduzione dell'Iliade, che pare fosse tenuta ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.