Sostanza che secondo la Bibbia fu miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto.
Il nome m. si riferisce propriamente al succo indurito di alcune varietà di Fraxinus, pianta delle [...] .
Oltre alla m. di frassino, anche altre secrezioni vegetali contenenti zuccheri sono dette manne. La m. del Sinai o della Bibbia o degli Ebrei è data dall’escrezione dei giovani rami, provocata dalle punture di un insetto su piante diverse (Anabasis ...
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Nella Bibbia, uno dei dodici figli di Giacobbe, capostipite dell'omonima tribù ebraica. Questa occupò il territorio fra il promontorio del Carmelo a occidente e il Lago di Gennèsaret a oriente e dette [...] il nome al territorio medesimo, cui appartenevano cinque città, tra le quali Nazareth: in tale territorio Gesù Cristo svolse buona parte della sua attività pubblica ...
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(ebr. Ben ‛Ammī) Nella Bibbia, figlio di Lot e fratello di Moab, capostipite degli Ammoniti. Secondo il racconto biblico sarebbe stato il frutto dell’unione incestuosa della figlia minore di Lot con il [...] padre, mentre dall’altra figlia sarebbe nato Moab, capostipite dei Moabiti (➔ Moab).
Il regno degli Ammoniti si estendeva all’incirca tra il Wadi Zerqa a N, Madaba a S, il deserto siriano a E e la valle ...
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Atalia
Nella Bibbia, figlia di Achab e di Jezebel, indi moglie di Ioram, re di Giuda. Era seguace dei culti di Ba’al e fece uccidere tutta la discendenza reale per regnare da sola; soltanto il fanciullo [...] Ioas fu sottratto alla strage e proclamato più tardi re. A. fu uccisa quando Ioas divenne re ...
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In storia della religione, i Settanta che tradussero in greco la Bibbia e, nel Nuovo Testamento (Atti 3,1, 9, 29 ecc.), gli Ebrei parlanti in greco. ...
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Esdra
Sacerdote e scriba ebreo (5° sec. a.C.). Secondo il libro della Bibbia che porta il suo nome, E. fu protagonista, assieme a Neemia, della restaurazione della comunità ebraica in Gerusalemme dopo [...] l’esilio babilonese, e formò una coscienza ebraica basata su una forte appartenenza al gruppo, proibendo tra l’altro i matrimoni misti. La realtà storica di E. e delle sue riforme è stata messa in dubbio ...
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qĕdēshīm Ieroduli (e ierodule) del vicino Oriente antico; la loro attività viene messa in relazione con i culti cananei, condannati e combattuti nella Bibbia. ...
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Storiografo e teologo (Parigi 1625 - Melun 1709), trascorse molti anni a Port-Royal; giansenista, fu imprigionato nella Bastiglia (1666-1668); collaborò alla traduz. della Bibbia dei fratelli Le Maistre [...] de Sacy, tradusse e commentò il Salterio, il Nuovo Testamento (con note tratte da s. Agostino) e scritti di Padri, tra cui le omelie di s. Giovanni Crisostomo; l'opera principale sono i Mémoires pour servir ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] La Torah, cioè il Pentateuco, è il testo più vicino alla voce divina; seguono i Profeti e gli Scritti (o Agiografi). La Bibbia ha costituito per lunghi secoli il vero e proprio terreno di vita dell'ebraismo: non solo un libro di riferimento e nemmeno ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] primi decenni del Regno d’Italia8. I predicatori del grande risveglio propongono un modello di Chiesa fondato sulla sola lettura della Bibbia, che vive l’unità nell’ascolto dello Spirito, nella fedeltà alle Scritture e nel rifiuto di tutto ciò che si ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.