Nome dell'ebraista Giuda Mordechai (Carpentras 1575 circa - Parigi 1650), dopo la conversione dal giudaismo e il battesimo ad Aquino. Tornato in Francia nel 1610 circa, si dedicò, a Parigi, all'insegnamento [...] privato della lingua ebraica e all'attività scientifica: assisté M. Le Jay nell'edizione della Bibbia poliglotta parigina, pubblicò un grande dizionario ebraico e aramaico, tradusse in ebraico il Nuovo Testamento e scrisse sull'esegesi rabbinica dell ...
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Filologo e teologo anglicano (Stoke-upon-Trent 1602 - Ely 1675), prof. a Cambridge, dotto ebraista. Durante la guerra civile sostenne il parlamento e aderì a Cromwell, ma non fu destituito con la Restaurazione. [...] Si occupò di critica biblica, della tradizione talmudica, di esegesi neotestamentaria e collaborò alla pubblicazione della Bibbia poliglotta di Londra. ...
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Storico e filologo (Sad, Transilvania, 1745 - Budapest 1806), nipote del vescovo Ioan Inocenţiu. Studiò a Vienna e insegnò poi al seminario di Blaj. Sostenne l'origine latina del cristianesimo dei Romeni [...] sive valachicae (1780); prendendo a base la prima traduzione romena della Bibbia (Bibbia di Bucarest, 1688), ne curò una completa revisione e la stampa (1795: Bibbia di Blaj). Delle oltre 60 opere teologiche, storiche, filosofiche e letterarie ...
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Storico e linguista (Altenburg 1807 - Lemnitz, Weimar, 1874). Partecipò alla dieta di Francoforte come inviato del principato di Sassonia. Specialista di lingue mongoliche, maleo-polinesiache e munda, [...] con i risultati del suo fine intuito comparativistico si propose di realizzare una "grammatica generale" di tutte le lingue. Notevole anche l'ed. della Bibbia di Ulfila (1840-43). ...
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Nome assunto nel 1854 (da quello della madre adottiva) dall'orientalista P. A. Bötticher (Berlino 1827 - Gottinga 1891), professore nell'università di Gottinga (dal 1869). Compì studî e ricerche nei più [...] dominî linguistici (oltre a quelli semitici, il copto, l'armeno, il persiano), occupandosi di glottologia, delle versioni orientali della Bibbia, di edizioni di testi siriaci, di storia e geografia di Persia e Armenia, ecc. Pubblicò inoltre le opere ...
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Filologo tedesco (Butzbach, Assia-Darmstadt, 1745 - Jena 1812). Studente a Tubinga, passò poi a Halle, che in quegli anni, con J. S. Semler, era il centro di un nuovo indirizzo teologico tendente a mettere [...] delle varie esperienze religiose e culturali e a riproporre in termini nuovi, in contrasto con il protestantesimo, la distinzione tra Bibbia e tradizione. L'opera maggiore di G. è un'ed. del Nuovo Testamento, in polemica contro il textus receptus e ...
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Missionario e indianista (Paulerspury, Northamptonshire, 1761 - Serampore 1834). Andato (1793) come missionario battista in India dove fondò una chiesa, una scuola e una tipografia per la diffusione dei [...] , bengali e maratto al collegio di Fort William. Approfondì specialmente lo studio del bengali, per cui pubblicò sussidî fondamentali (Dizionario bengali-inglese, 1825, ecc.). Diresse inoltre la versione della Bibbia in varie lingue dell'India. ...
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Poligrafo e letterato svedese (Vika, Dalecarlia, 1598 - Stoccolma 1672). Di vastissimi interessi, dal campo delle scienze a quello della filosofia, ricoprì importanti cariche amministrative e coltivò con [...] europea, attese alla compilazione di un vocabolario etimologico del gotico e dello svedese antico (1641), curò l'edizione della Bibbia di Ulfila (1671), e seppe dare dignità letteraria alla lingua svedese, guadagnandosi l'appellativo, coniato da P. D ...
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Inventore dell'alfabeto cherokee (n. Taskigi, Tennessee, 1770 circa - m. nello stato di Tamaulipas, Messico, 1843). Figlio dell'unione tra una donna cherokee e un commerciante tedesco di pellicce, da cui [...] latino, adatto alla lingua cherokee, che fu approvato dal Congresso generale dei Cherokee nel 1821; nel 1824 fu edita una Bibbia cherokee e nel 1828 nacque un settimanale, Rhe Cherokee Phoenix, in lingua inglese e cherokee. Diventato famoso, S. cercò ...
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Filologo e bibliografo (Lipsia 1668 - Amburgo 1736). Autore della Bibliotheca latina (3 voll., 1697), della Bibliotheca graeca (14 voll., 1705-28), della Bibliotheca latina mediae et infimae aetatis (6 [...] repertorî scientifici dell'antica letteratura. Assai notevole anche il Codex pseudepigraphus Veteris Testamenti (1713) e il Codex apocryphus Novi Testamenti (1703-19), in cui il F. raccolse tutti gli scritti extra-canonici e apocrifi della Bibbia. ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.