Letterato e teologo tedesco (Wettin, Sassonia, 1652 - Mosca 1705). Pastore protestante, studiò a Wittenberg e a Lipsia teologia e lingue antiche. Trasferitosi in Livonia, tradusse per primo in lettone [...] il Catechismo e la Bibbia (1685-94). Dal 1702 fu a Mosca, dove pubblicò giornali in lingua russa. La sua figlia adottiva Marta divenne imperatrice di Russia col nome di Caterina I. ...
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Scrittore (Monmouth 1100 circa - Saint Asaph 1154). Verso il 1136 terminò la sua Historia regum Britanniae, raccolta di favole e tradizioni bretoni, di cronache dell'antichità e del Medioevo e di spunti [...] suggeriti dalla Bibbia e dai poeti classici, risalente sino all'eroe eponimo della gente bretone, Bruto, nipote di Enea. Ebbe grande successo e la traduzione francese in versi di Wace (Roman de Brut, 1155) accrebbe la fama del libro che sarebbe, ...
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MALERBI (Malermi, Manermi), Nicolò
Edoardo Barbieri
Nacque verosimilmente poco dopo il 1420; nulla sappiamo sulle sue origini e sul periodo della formazione e della maturità. Probabilmente "Venetus" [...] V-LII; V, pp. V-XV; S. Berger, La Bible italienne au Moyen Âge, in Romania, XXIII (1894), pp. 358-431; E. Teza, Le Bibbie italiane del M. e del Diodati racconciate nel Settecento, in Atti e memorie della Accademia Patavina, XXI (1905), pp. 235-247; S ...
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Pseudonimo del romanziere e saggista Jean Soulès (Tolosa 1907 - Nizza 1986). Marxista negli anni Trenta, poi vicino al fascismo nei primi anni Quaranta, è autore di una vasta produzione di tono filosofeggiante [...] e profetico (con larghi influssi della Bibbia, della cabala, dell'esoterismo). Tra i romanzi: Hereux les pacifiques (1946), Les yeux d'Ezéchiel sont ouverts (1950), La fosse de Babel (1962), Visages immobiles (1983). Dei suoi saggi si ricordano: Vers ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] varie vicende e il rapporto di queste con la tradizione letteraria che se ne fece riflesso attraverso i secoli.
Secondo la Bibbia, il patto fra Dio e Abramo è il fondamento della concezione storica d’Israele, dove il patriarca Abramo, movendo da Ur ...
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Scrittore finlandese (n. nel Vermland 1593 - m. Åbo 1657), svedese di nascita; studiò a Uppsala, Wittenberg e Jena; fu vescovo di Åbo e rettore dell'università. Scrisse in latino di teologia e lavorò attivamente [...] nel comitato per la traduzione in finlandese della Bibbia. È l'autore della prima grammatica finnica (Linguae Finnicae brevis institutio, 1649). ...
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Letterato (n. 972 circa - m. 1023 circa). Insegnò a lungo e mise insieme una raccolta didattica di poesie, Fecunda ratis, manuale antologico per le arti del trivio, contenente esempî di proverbî antichi, [...] tratti specialmente dai satirici latini, di massime morali tratta dalla Bibbia e dai Padri della Chiesa, e inoltre enigmi, favole e facezie. ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] alla vera parola della Scrittura fosse il più valido strumento di riforma, Le F. si dedicò alla traduzione in volgare della Bibbia. Nel 1525 una commissione di inquisitori iniziò il processo contro il gruppo di Meaux. Le F. si rifugiò a Strasburgo: l ...
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Poeta ed erudito francese (castello della Boderie 1541 - ivi 1598), autore di La Galliade (1578); Hymnes ecclésiastiques, Cantiques spirituels (1578); Mélanges poétiques (1582). Tradusse alcuni trattati [...] di Pico della Mirandola e Marsilio Ficino; svolse e divulgò motivi della cabala cristianizzata rinascimentale. Collaborò all'edizione della Bibbia poliglotta di Anversa, per quanto riguarda la versione siriaca. ...
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Erudito e poligrafo ebreo (Toledo 1092 - Calahorra 1167), visse in Spagna, Francia e Italia. Autore di opere filosofiche d'ispirazione neoplatonica (Yēsōd Mōrā "Fondamento del timor di Dio"; Ḥay ben Mēqīṣ [...] "Il vivente figlio del desto") e di commento a una gran parte della Bibbia ebraica, che costituiscono la più notevole produzione della scuola esegetica giudeo-spagnola. Scrisse anche opere grammaticali (Sēfer ha-Shēm "Libro del nome"), astronomiche e ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.