Principessa babilonese (sec. 6º a. C.), figlia di Nabucodonosor e moglie di Nabonide. Il figlio di lei Baldassarre è detto nella Bibbia (Daniele, 5) "figlio di Nabucodonosor", ciò che generalmente si interpreta [...] come "nipote" ...
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Hong Xiuquan
Rivoluzionario cinese (Hua Xian, Guangdong, 1813-Nanchino 1864). Contadino, frequentò la missione battista di Canton e interpretò la Bibbia come messaggio di redenzione sociale. Si mise [...] quindi a capo della ribellione dei Taiping che devastò la Cina negli anni 1849-64. Nel 1851 si proclamò Tianwang («re celeste»), fondando la dinastia Taiping («grande pace») e ponendo la sua capitale a ...
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Ecclesiastico (Sallent 1772 - Madrid 1847), vescovo di Astorga dal 1833. La sua fama è legata soprattutto alla versione dalla Vulgata della Bibbia: La Sagrada Bibia (9 voll., 1823-25), opera del gesuita [...] José Miguel Petisco (1724-1800) e della quale T. A. si limitò a curare la stampa. T. A. è anche autore di opere erudite ...
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Biblista (Bruges 1549 - Saint-Omer 1619). Sacerdote, il suo nome è legato alla critica del testo della Volgata Latina: edita, con notevoli miglioramenti, la Bibbia di J. Henten, collaborò all'ed. sistina [...] della Vulgata da lui poi ulteriormente corretta. Importanti anche i suoi studî sulle varianti dei manoscritti latini della Bibbia e le Concordantiae sacrorum Bibliorum (1617). ...
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Sacerdote inglese (Maxfield 1542 circa - Reims 1582). Studiò filologia classica a Oxford e curò la prima versione cattolica inglese di tutta la Bibbia dalla Vulgata latina con riferimenti ai testi originali. [...] Collaborò anche alla fondazione del Collegio Beda a Roma ...
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Amando, Aregario, Sigualdo
A. Lauria
Miniaturisti carolingi della scuola di Tours, menzionati nei versi esplicativi collocati a fronte della miniatura finale (c. 423r) della c.d. Prima Bibbia di Carlo [...] , abate laico dell'abbazia di Saint-Martin di Tours, dal cui nome il volume ha assunto anche la denominazione di Bibbia di Viviano. La presenza di quest'ultimo si mostra rilevante ai fini dell'inquadramento cronologico dell'opera, dal momento che ...
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Umanista spagnolo (Valladolid 1475 circa - Salamanca 1553), perfezionatosi, dopo gli studî in patria, nel collegio di S. Clemente in Bologna; collaborò alla Bibbia poliglotta di Alcalá e (dal 1523) insegnò [...] greco a Salamanca, ove la sua straordinaria fama di ellenista gli valse il soprannome di Comendador grieco. Diede edizioni di classici latini e un ampio commento (1499) all'opera Las Trezientas di Juan ...
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Teologo (Segovia 1498 - Salamanca 1560); francescano osservante, fu inviato da Carlo V al Concilio di Trento, dove prese parte attiva nelle discussioni sulla Bibbia e sul dogma della giustificazione; scrisse [...] tra l'altro Tridentini decreti de iustificatione expositio et defensio (1548) ...
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Stampatore e libraio (n. 1445 circa - m. Norimberga 1513). La sua vasta produzione annovera opere assai apprezzate, quali il Boezio del 1473, la Bibbia tedesca del 1483, con incisioni in legno, e il Liber [...] chronicorum di H. Schedel (1493). I suoi carteggi sono fonti preziose per la storia della tipografia e della cultura del sec. 15º ...
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Stampatore (sec. 15º). Nato a Bologna, attivo a Venezia tra il 1476 e il 1481, diede, tra altre cose, una traduzione italiana della Bibbia e una di Livio. Si trasferì poi a Firenze, ove stampò fino al [...] 1495. Associato con altri stampò due opere anche a Modena (1487 e 1489) ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.