Nato il 2 marzo 1817 a Nagyszalonta, oggi Salonta-Mare (Romenia), morto il 22 ottobre 1882 a Budapest. Insieme col romanziere Jókai e col Petöfi è il maggior poeta classico della letteratura ungherese. [...] Nato da famiglia povera, di religione calvinista, ebbe come prime letture la Bibbia e i Salmi, e, proclive com'era alla solitudine e alla meditazione, ne subì una influenza decisiva per tutta la vita. Frequemtò regolarmente le scuole, ma cercò da sé ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] 586), dall'affresco di S. Maria Antiqua a Roma (741-752 ca.), dal Codex Egberti (Treviri, Stadtbibl., 24, c. 64v, 985 ca.) e dalla Bibbia di Avila (Madrid, Bibl. Nac., Vit. 15-l, c. 350r, sec. 12°-13°). Il Descensus, che è alla base di numerosi testi ...
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Miscela di essenze odorose (naturali o artificiali), opportunamente dosate nei componenti in modo da ottenere un odore piacevole e caratteristico.
Storia
Alle origini offerti alle divinità, usati nei [...] i miasmi, i p. sono stati poi introdotti nella cura del corpo. La loro culla è collocata in Oriente e risultano citati nella Bibbia; la più antica formula di un p. è in un geroglifico del 3° millennio a.C. Noti a Greci ed Etruschi e abituali ...
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Industriale ed editore (Gotha 1796 - Hildburghausen 1856). Fondò a Gotha (1826) il Bibliographisches Institut (dal 1828 a Hildburghausen e dal 1874 a Lipsia), che divenne ben presto una delle case editrici [...] (Familien-, Groschen-, Nationalbibliothek), di opere storiche (Geschichts bibliothek), di scienze naturali (Volksbibliothek für Naturkunde), edizioni della Bibbia, atlanti geografici, riproduzioni di opere d'arte. Tra il 1840 e il 1852 uscì la 1a ed ...
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Teologo e polemista (Francoforte sul Meno 1475 circa - Magonza 1537), domenicano; priore a Francoforte (1510-11, 1516-17, 1520-26) e a Coblenza (1520, 1527-29), prof. di teologia nell'univ. di Magonza [...] (1532), scrisse contro Lutero (De votis monasticis, 1524) e fu tra i teologi che stesero la confutazione della Confessione di Augusta (1530); molto diffusa la sua traduzione tedesca della Bibbia (1534). ...
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stampa
Nicola Nosengo
Il primo mezzo di comunicazione di massa
La tecnologia della stampa, che permette di riprodurre da una sola matrice molte copie uguali di un testo scritto, è nata in Cina qualche [...] resto d’Europa, dove in pochi decenni nacquero molte stamperie. Per molto tempo il principale lavoro fu quello di stampare Bibbie; solo in seguito gli stampatori cominciarono a mettere sul mercato edizioni di antichi testi latini e greci o dei testi ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] e l’hussitismo). L’Umanesimo aveva portato alla riscoperta delle lingue bibliche e a un nuovo fervore di studi sulla Bibbia, resa più accessibile dall’invenzione della stampa.
Martino Lutero fu la grande figura che unì questi elementi, proponendo una ...
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PAGANO da Lecco
Marina Benedetti
PAGANO da Lecco. – Nulla si conosce sulla famiglia di questo frate Predicatore del XIII secolo. Il cognome toponomastico fornisce l’unica indicazione circa il convento [...] con il coetaneo Pagano da Bergamo, lettore e priore del convento di S. Eustorgio di Milano, autore di Postillae alla Bibbia, di un commento alle sentenze di Pietro Lombardo e di sermoni sui santi.
Fu «inquisitor haereticae pravitatis in Lombardia et ...
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Giurista italiano (Pisa 1903 - Milano 1975); prof. di diritto processuale civile nelle univ. di Urbino, Trieste, Pavia, Milano. Dal 1955 al 1967 giudice della Corte costituzionale. Tra le sue opere: Le [...] nel processo civile (1930); Corso di diritto processuale del lavoro (1932); Elementi di diritto pubblico (1937); Diritto processuale del lavoro (1954); Il diritto nella Bibbia (1960); Il fallimento e le altre forme di tutela giurisdizionale (1964). ...
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Filologo tedesco (Butzbach, Assia-Darmstadt, 1745 - Jena 1812). Studente a Tubinga, passò poi a Halle, che in quegli anni, con J. S. Semler, era il centro di un nuovo indirizzo teologico tendente a mettere [...] delle varie esperienze religiose e culturali e a riproporre in termini nuovi, in contrasto con il protestantesimo, la distinzione tra Bibbia e tradizione. L'opera maggiore di G. è un'ed. del Nuovo Testamento, in polemica contro il textus receptus e ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.