Oratoriano (La Valletta 1604 - Viterbo 1672); inviato giovanissimo dalla Santa Sede in Oriente per trattare con i maroniti (di cui parla nel Breve racconto del viaggio al Monte Libano, 1654), fu poi a [...] Roma, incaricato della versione della Bibbia in arabo. Segretario della Congregazione di Propaganda Fide, poi canonico della cattedrale di Viterbo. Molto importanti, tra le numerose opere erudite, Notitia de' vocaboli ecclesiastici, ecc. (1644), ...
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Monaco (sec. 7º) in Luxeuil, poi (657) abate di Corbie, dove era ancora nel 662. Nel 681 era vescovo, forse di Amiens. Scrisse i Versus de sex etatis (sic) et mundi principio, ritmo abecedario in 25 quartine [...] tratto dalla Bibbia, e i Versus de Asia et de universi mundi rota, descrizione geografica delle parti del mondo, e specialmente dell'Asia e dell'Europa, desunta da Isidoro. ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] la parola è passata nel latino e nelle lingue da esso derivate.
A dir vero, anche prima della versione della Bibbia e indipendentemente da essa, il greco ἄγγελος si trova adoperato talvolta in stretto senso religioso, in relazione col mondo infernale ...
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PFISTER, Albrecht
Max HUSUNG
Uno dei più antichi tipografi tedeschi; dal 1448 al 1460 fu chierico e poi segretario di G. Schaumberg, che fu poi vescovo di Bamberga; nel 1466 era già morto. La seconda [...] edizione della Bibbia latina (detta di 36 linee), impressa certamente prima del 1461 (circa 1458-59), fu un tempo attribuita al P., e a torto, benché sia stampata a Bamberga. Il suo nome si trova per la prima volta nel colophon di Historie von Joseph ...
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SICILIA - Pittura e miniatura
P. Leone de Castris
Nel corso dei secc. 13° e 14° la S. assunse, più ancora che nel passato, un ruolo determinante di snodo culturale fra Oriente e Occidente, sfruttando [...] degli stemmi dei d’Auria di Lucera e del legato papale a Napoli verso il 1235, Ottaviano degli Ubaldini - e ancora la collegata Bibbia proveniente dall’abbazia di San Martino delle Scale (Palermo, Bibl. Centrale della Regione Siciliana, I.C.13), e la ...
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KITTEL, Rudolf
Teologo e biblista protestante, nato il 28 marzo 1853 a Eningen (Württemberg), morto il 20 ottobre 1929 a Lipsia. Nel 1888 divenne professore di Antico Testamento a Breslavia; nel 1898 [...] 1929); tradusse i Salmi di Salomone nella collezione di E. Kautzsch, Apokryphen und Pseudepigr. des A. T.s, II (Tubinga 1900); della Bibbia pubblicò la 6ª ed. rifusa del commento a Isaia di A. Dillmann (Lipsia 1898), un commento ai Re e alle Cronache ...
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JUSLENIUS, Taneli (Daniele)
Paolo Emilio Pavolini
Vescovo, patriota e scrittore finlandese, nato a Mynämäki il 10 giugno 1676, morto a Skara il 17 luglio 1752. Insegnò ebraico e greco all'università [...] di Åbo (Turku), commentò alcune parti della Bibbia tradotta dal Gezelius e scrisse, in difesa della nazionalità e della lingua finnica, Aboa vetus et nova (1700) e Vindiciae Fennorum (1703), iniziando la tendenza e il movimento della "fennofilia". ...
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Miniatore, ebbe larga attività a Ferrara sotto Lionello d'Este (1441-1450) e Borso, suo successore (1450-1471). I documenti indicano varie opere da lui adorne di miniature e, a mostrare la considerazione [...] a Vienna dal fuggiasco duca Francesco V di Modena e, adesso, recuperata all'Italia dal senatore Giovanni Treccani (v. bibbia: La Bibbia di Borso d'Este).
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); P. D'Ancona ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] , il punto di forza della religione cattolica, che a partire dal XVI secolo, dopo aver ostacolato la lettura diretta della Bibbia in volgare, affidò alla sola parola di predicatori e catechisti la propagazione del proprio credo.
La Chiesa non ha mai ...
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Editore e libraio (Londra 1796 - ivi 1854). La sua opera ha un posto importante nella storia dell'arte tipografica per la bellezza delle sue edizioni (i Diamond classics, di piccolo formato; le ed. di [...] Petrarca e di Shakespeare, della Bibbia e di Omero), curatissime nella scelta dei caratteri (introdusse anche un nuovo carattere greco) e della composizione. A lui si deve anche l'introduzione dell'uso della tela per le legature, che prima si ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.