Orafo e prototipografo (Magonza tra il 1394 e il 1399 - ivi 1468), membro della famiglia patrizia dei Gensfleisch (il nome G. ha origine da un possedimento avito, "Höfe zum Gutenberg"), riconosciuto come [...] , le edizioni frammentarie del Donato, il Calendario per il 1448 (ma in realtà non apparso prima del 1457-59), la Bibbia detta delle 36 linee, il Catholicon di G. Balbi e il Missale speciale constantiense i cui tipi presentano affinità con quelli ...
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Scrittore (Monmouth 1100 circa - Saint Asaph 1154). Verso il 1136 terminò la sua Historia regum Britanniae, raccolta di favole e tradizioni bretoni, di cronache dell'antichità e del Medioevo e di spunti [...] suggeriti dalla Bibbia e dai poeti classici, risalente sino all'eroe eponimo della gente bretone, Bruto, nipote di Enea. Ebbe grande successo e la traduzione francese in versi di Wace (Roman de Brut, 1155) accrebbe la fama del libro che sarebbe, ...
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. Era l'oggetto più sacro e uno dei più antichi della religione israelitica.
I. Nome. - Il sostantivo ebraico 'ārōn è usato nella Bibbia per designare un'"arca" o "cassa" profana, destinata o a custodire [...] -26 (10-11), stavano invece al di fuori, davanti all'Arca.
L'Arca era per gl'Israeliti il centro del culto divino. Secondo la Bibbia il propiziatorio, e più esattamente lo spazio fra le ali dei due Cherubi, era il luogo ove era assiso Jahvè Dio (I Re ...
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OSEA (ebraico Hōsha‛a; i Settanta ‛Ωσηέ; la Volgata Osee)
Giuseppe ROSSI-DORIA
Nome, oltreché di varî personaggi biblici di minore importanza, del profeta autore del libro che occupa il primo posto nella [...] come dati autobiografici, ma che certamente includono anche un significato simbolico. Questa parte è fra le più originali di tutta la Bibbia, e fra le più importanti per un giudizio sul profetismo. O. riceve da Dio l'ordine di sposare una meretrice ...
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L’atto di alzare il bicchiere e bere alla salute di qualcuno, in segno di felicitazione o di augurio. Si tratta di un uso universalmente diffuso e antichissimo, di cui fa cenno persino la Bibbia. In Grecia, [...] nei banchetti, i b. erano di prammatica, collettivi e individuali, accompagnati da brevi formule d’augurio. Dalla Grecia l’uso passò a Roma e continuò anche dopo l’avvento del cristianesimo. S. Ambrogio ...
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Condottiero indiano americano (n. 1742 - m. Brantford, Canada, 1807); figlio di un sachem della tribù Mohawk, fu mandato a una scuola cristiana, ove imparò l'inglese. Convertito all'anglicanesimo, tradusse [...] in lingua mohawk la Bibbia e il messale anglicano. Portato a Londra nel 1775, tornò ufficiale regolare dell'esercito britannico e condusse le "Sei Nazioni" in guerra contro le colonie. Quando la campagna di rappresaglie del gen. J. Sullivan ebbe ...
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Erudito (Parigi 1588 - ivi 1674). Uomo politico e membro del Consiglio di stato (1646), si diede poi alla vita ecclesiastica. Volse ogni sua attività all'opera cui è ancora oggi legato il suo nome, la [...] Bibbia poliglotta (in collaborazione con J. Morin): Biblia hebraica, samaritana, chaldaica, graeca, syriaca, latina, arabica, ecc. (1628-45). ...
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Figlio di Achitob e gran sacerdote ai tempi del re Saul (I Re [Samuele], XXI-XXII). Poiché la Bibbia nella stessa storia di Saul, poco prima di parlare di A., parla di un Achia figlio di Achitob e gran [...] sacerdote (I Re [Samuele], XIV, 3, 18-19), molti antichi e moderni studiosi ritengono che i due nomi appartengano allo stesso personaggio, tanto più che il loro significato si può considerare equivalente ...
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Gelboè
Nome (ebraico Gilbōa‛ , greco Γελβουέ, latino Gelböe) di un gruppo di monti della Samaria, in Palestina, non lontano da Bethsan; identificabile con le colline a sud-est della pianura di Esdrelon.
Nella [...] Bibbia è ricordato come teatro della battaglia in cui morirono Saul e i suoi tre figli, per opera dei Filistei. David compose un epicedio (Il Reg. 1, 21) in cui invoca la maledizione di Dio sopra le montagne di G., perché v'erano morti Saul e Gionata ...
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Miniatore e pittore (n. Mantova o Milano tra il 1420 e il 1430 - m. prima del 1479). Attivo a Ferrara (1451-76), per il duca Borso d'Este eseguì, in collab. con altri, la celebre Bibbia (1455-61), conservata [...] a Modena nella Bibl. Estense; poi a Bologna lavorò ai Corali dell'abbazia di S. Procolo e della cattedrale di S. Petronio. Il suo stile eclettico si ispira ai modelli gotici veneti, e a quelli rinascimentali ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.