MARTYRION (ματρύριον, memoria)
F. W. Deichmann
I termini martyrion, memoria nell'ambito della chiesa antica, indicarono i luoghi di Terrasanta riferibili a fatti della Bibbia e della vita di Cristo. [...] Più frequentemente però gli stessi termini furono usati per i luoghi che nei cimiteri fuori città avevano raccolto le spoglie mortali dei martiri.
Pare che il m. abbia avuto origine con il culto stesso ...
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interpretazione
Il termine copre una molteplicità di usi, tutti più o meno riconducibili a un procedimento di decodifica di un testo (per es., della Bibbia), di un simbolo o anche di un comportamento [...] al fine di individuarne il significato. In senso restrittivo, con il nome di ermeneutica (➔), la nozione di i. è stata al centro della filosofia di Heidegger e Gadamer.
Il concetto di interpretazione ...
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Teologo e scrittore arminiano (Ginevra 1657 - Amsterdam 1736). Prof. di ebraico e di filosofia ad Amsterdam (1684); si dedicò alla critica biblica (commentò parecchi libri della Bibbia e negò l'attribuzione [...] del Pentateuco a Mosè) e storica, curando anche importanti edizioni delle opere di Erasmo, U. Grozio, D. Petau, ecc ...
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EZECHIELE
C. Frugoni
Profeta vissuto tra la fine del sec. 7° e l'inizio del 6° a.C., E., secondo la narrazione del testo biblico che da lui prende nome, fu deportato verso il 597 a Babilonia dalla Palestina [...] leone, zampe di toro, ali di aquila e volto umano; ma le immagini furono ovviamente costrette a interpretare il testo latino della Bibbia. Già Ireneo (Adv. haer. III, 11, 8; PG, VII, coll. 885-890) metteva in rapporto i quattro esseri con il passo di ...
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Poeta irlandese (Dublino 1679 - Chester 1718). Laureatosi, prese gli ordini sacri e nel 1709 fu presidente del comitato nominato per studiare la possibilità di stampare la Bibbia e i libri liturgici in [...] irlandese. Collaborò allo Spectator e al Guardian e fu amico di J. Swift che lo favorì sempre. P. aiutò A. Pope nella traduzione dell'Iliade e ne fu aiutato nella revisione dei suoi versi. Nel 1717 pubblicò ...
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WINCHESTER (A. T., 47-48)
F. G. RENDALL
Mario PRAZ
Marina Emiliani
Città dell'Inghilterra centromeridionale, nel Hampshire, a circa 107 km. OSO: di Londra. È sorta in amena posizione sulle rive dell'Itchen, [...] interessanti sarcofagi di re anglosassoni. La biblioteca capitolare possiede una ricca collezione di documenti e manoscritti, tra cui famosa una Bibbia del sec. XII con belle miniature.
L'Ospedale della S. Croce, fondato nel 1136 da Henry de Blois fu ...
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shābu‛ōt Festa ebraica (hag shābu‛ōt «festa delle settimane»), così chiamata perché aveva luogo 7 settimane dopo l’offerta dell’orzo per la Pasqua. Nella Bibbia è chiamata hag ha-bikkūrīm e hag ha-qāṣīr [...] «festa delle primizie» e «festa della messe» (Esodo 23,16; Deut. 16,10). Si celebra nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua. Il carattere della festa era inizialmente agricolo; intorno all’epoca cristiana ...
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Textur Nelle arti grafiche, una delle forme più diffuse del carattere gotico, che fu usata, fra l’altro, nella fusione di J. Gutenberg, per la stampa della Bibbia detta delle 42 righe. In forma latina, [...] textura ...
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Sacerdote armeno (sec. 5º); animò la lotta contro la politica anticristiana di Yezdegerd II di Persia e fu per questo martirizzato. Si era dedicato alla traduzione della Bibbia e dei Padri. ...
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Patriarca armeno (m. 439); con la collaborazione di Mesrob, cui è dovuta l'introduzione dell'odierno alfabeto armeno, promosse la traduzione dal siriaco e dal greco della Bibbia e di altre opere religiose, [...] e diede impulso al sorgere della liturgia armena ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.