Letterato (Montepaone, Calabria, 1742 - Napoli 1795). Insegnò lingue orientali nell'univ. di Napoli. Tradusse I libri poetici della Bibbia (1766-74) nei metri e nello stile di P. Metastasio, che giudicava [...] pari a Sofocle, e di cui scrisse la vita. Lasciò molti scritti in prosa e versi, in italiano e in latino, non letterarî soltanto ma anche giuridici e di politica legislativa. F. Galiani e G. B. Lorenzi ...
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Domenicano croato (secc. 15º-16º) che a Novgorod per incarico dell'arcivescovo Gennadio (1485-1504) tradusse in slavo ecclesiastico la Bibbia, seguendo per alcuni libri il testo della Vulgata: versione [...] rimasta manoscritta, ma che servì di base alla cosiddetta "Bibbia di Ostrog" (1581) e a tutte le altre versioni russe. ...
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Nome di territorio e di popolo che appaiono nei documenti cuneiformi e nella Bibbia.
La voce Kaldu (Kaldi, Kalda), secondo Fr. Delitzsch, doveva originariamente suonare Kashdu e alla lettera significare [...] si sono domandati se il nome di Kesed, un nipote di Abramo, abbia qualche relazione con Kasdīm (i Caldei nella Bibbia); ma finora nulla è risultato per sciogliere l'avviluppato problema etnico-geografico dei Caldei.
Caldea come sinonimo di Babilonia ...
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Ecclesiastico (Prato 1721 - Firenze 1809). Per invito del card. V. A. delle Lanze si accinse alla versione della Bibbia in italiano: per il Nuovo Testamento (1769-71) prese a base il testo greco, discostandosene [...] però qua e là a favore dalla Vulgata; per l'Antico Testamento (1776-81), pur traducendo dalla Vulgata, ricorse a volte al testo ebraico con l'aiuto di un rabbino di Firenze. M. stesso curò, tra il 1782 ...
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Riformatore inglese (Aston, Staffordshire, 1500 - Smithfield, Londra, 1555). Convertito al protestantesimo da W. Tyndale, R. curò la traduzione in inglese della Bibbia del 1537, edita forse ad Anversa [...] precedenti lavori di Tyndale e di M. Coverdale, ha costituito la base per le successive versioni del 1539 (la "Grande Bibbia", curata da Coverdale), del 1568 (detta "dei vescovi") e del 1611 (detta "del re Giacomo" o "autorizzata"). Dopo la salita ...
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targūm Parola aramaica, poi entrata anche nell’ebraico post-biblico, che significa «traduzione» e con la quale si designano alcune versioni della Bibbia in lingua aramaica giudaica. Si ignora quando furono [...] eseguite: si cominciò a sentirne il bisogno nel periodo posteriore all’esilio, quando cioè l’ebraico fu sostituito dall’aramaico come lingua parlata in Palestina; all’epoca dei Maccabei erano già fissate, ...
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PUCELLE, Jean
Pierre Francastel
Miniatore del sec. XIV. Il suo nome si trova in due manoscritti miniati: la Bibbia di Robert Billyng (1327) e il celebre Breviario di Belleville della Bibliothèque Nationale [...] di Parigi. Fedele alla tradizione del miniatore Honoré, di cui fu forse allievo, egli la rinnovò nella decorazione dei margini, su cui stese una rete delicata di tralci e di steli svolgentisi dalle iniziali; ...
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Mose Nachmanide
Mosè Nachmanide
Dottore ebreo (Gerona 1194-Palestina 1270 ca.). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmud, contro le contemporanee tendenze della speculazione [...] filosofica ebraica. Tra le sue opere esegetiche emerge il commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono presenti elementi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, ...
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Scrittore (Krško, Slovenia, 1547 circa - Lubiana 1589). Tra i maggiori rappresentanti della letteratura protestante, tradusse, per primo, tutta la Bibbia (1584) in uno sloveno che rimase a lungo la base [...] della lingua letteraria ...
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NEMBROD o Nembrot, Nembrotto (ebraico Nimrod, Volgata Nemrod)
Alberto Vaccari
Eroe dei primi tempi dopo il diluvio, secondo la Bibbia (Genesi X, 8-10) e ricordato dall'Alighieri in ognuna delle tre cantiche [...] la figura di gigante, che ivi prende, non è che l'espressione plastica del proverbiale valore di N. ricordato nella Bibbia.
Bibl.: I commentarî al Genesi (v.) e i dizionarî biblici; per le leggende giudaiche su Nembrod, v. The Jewish Encyclopedia ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.