Letterato e diplomatico (Bibbiena 1470 - Roma 1520). Fedele ai Medici anche nell'esilio, da Leone X fu creato cardinale (1513) e gli furono affidate importanti missioni diplomatiche. Fu legato presso l'esercito [...] pontificio durante la guerra contro Urbino (1516-17). La sua morte improvvisa è stata a lungo attribuita ad avvelenamento ad opera dello stesso pontefice ma la critica storica oggi esclude questa ipotesi. ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] et Renaissance, XXXIII (1971), pp. 135-156; A. Fontes Baratto, Les fêtes à Urbin en 1513 et la "Calandria" de B. D. da Bibbiena, in Les écrivains et le pouvoir en Italie à l'epoque de la Renaissance, a cura di A. Rochon, II, Paris 1974, pp. 45-79 ...
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Letterato (Bibbiena 1790 - Roma 1847); amico del Vieusseux e collaboratore dell'Antologia, autore di commenti a Dante e Petrarca, compose (1829-1831) ventuno Inni sacri nei quali - come nella traduzione [...] da Pindaro (1824) - si rivela abile e talora armonioso artefice, ma lontano da vera commozione poetica ...
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(o Calandra) Commedia in cinque atti del letterato e diplomatico B. Dovizi, detto il Bibbiena (1470-1520), rappresentata a Urbino nel 1513, con prologo di B. Castiglione; in Vaticano nel 1518; alla corte [...] protagonista, Calandro, tipo di sciocco che ricorda in parecchi tratti il Calandrino del Boccaccio. L’intrigo deriva in parte da Plauto.
Per approfondire Dovizi, Bernardo, detto il Bibbiena, di Giorgio Patrizi (Dizionario Biografico degli Italiani) ...
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BRAMI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque nel 1752 da Giuseppe in Santa Sofia (Forlì), che ben presto abbandonò per recarsi a Bibbiena. Qui intraprese gli studi - sembra sotto la guida di modesti insegnanti, [...] ché la famiglia versava in condizioni economiche disagiate - portandoli sino all'apprendimento della retorica. All'età di sedici anni si trasferì a Città di Castello per continuare gli studi, terminati ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] nome di Michele Leonzi, o Lontri, e spiegando il soprannome con la piccola barca che lo avrebbe portato giovanetto da Bibbiena a Firenze: ma i documenti illustrati da V. Rossi collocano con esattezza le origini del poeta presso una modesta famiglia ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] fino al 1517, quando si trasferì a Roma per avere ottenuto, dopo molti rifiuti, di entrare al servizio del cardinale Bibbiena, al quale era legato da una tenue parentela avendo Antonfrancesco, padre di Nicolò, sposato in prime nozze una Rosa Dovizi ...
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GRIMALDI, Giulio
Gilberto Piccinini
Nacque a Fano l'8 genn. 1873 da Blandimiro e da Anna Pierpaoli.
Appartenente a famiglia della piccola borghesia fanese, fu orientato verso la vita ecclesiastica, [...] notizia data dallo stesso G. sulla rivista Le Marche) e rimasto inedito.
Nel suo lavoro il G. volle seguire il card. Bibbiena nei suoi soggiorni alle corti di Lorenzo il Magnifico, di Giulio II e di Leone X, individuandone "la raffinata cultura e la ...
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Letterato (villa di Casatico, presso Mantova, 1478 - Toledo 1529). Di illustre famiglia (la madre era una Gonzaga), fu educato a Milano secondo le migliori tradizioni umanistiche. Fu alla corte di Ludovico [...] (1504-13) dei duchi di Urbino. Al soggiorno urbinate risalgono l'egloga Tirsi (1506), l'allestimento della Calandria del Bibbiena (il C. ne scrisse il prologo), la stesura della maggior parte dei versi latini e delle rime volgari, la meditazione ...
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MANENTI, Giovanni
Dante Pattini
Nacque presumibilmente a Venezia verso la fine del XV secolo.
Si conosce poco circa le sue origini. "Cittadino veneziano" (cioè originario di Venezia), come si definì [...] Cinquecento, a cura di V. Marucci - A. Marzo - A. Romano, Roma 1983, pp. 81, 103, 167, 200, 1040; B. Dovizi (detto il Bibbiena), La Calandra, a cura di G. Padoan, Padova 1985, p. 79; D. Romei, Scritti di Pietro Aretino nel codice Marciano it. XI.66 ...
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accasare
v. tr. [der. di casa]. – 1. Far sposare un figlio o una figlia: ha accasato bene le sue due figlie. 2. rifl. a. Metter su casa, prendere domicilio in un luogo: tolse moglie e s’accasò in Bibbiena (Berni); un collega ... lo invita...
commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...