Pittore (Parma 1761 - ivi 1840). Studiò all'accad. di Parma, in cui divenne in seguito professore (1795). Fu pittore di corte (1801). Si dedicò alla pittura storica e religiosa, ispirandosi ai contemporanei e al Correggio con leziosa superficialità. Fu anche ritrattista ...
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BORGHESI, Giovanni Battista
Anna Ottani
Figlio di Luigi e di Maria Fereoli, modesti commercianti, nacque a Parma il 25 nov. 1790. Lo Scarabelli Zunti raccolse dati documentari conservati nelle sue Memorie [...] Janelli che va ricostruita la carriera del pittore.
Ebbe la prima educazione artistica nella città natale alla scuola di BiagioMartini. Quindi, in qualità di decoratore, si diede ad affrescare case di privati cittadini fino a che, intorno al 1815 ...
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BALDRIGHI, Giuseppe
Silla Zamboni
Nacque a Stradella (Pavia) nel 1723. Compì i primi studi artistici a Firenze, sotto la guida di Vincenzo Meucci, e si recò poi a Parma, ove ben presto ebbe modo di [...] SS. Trinità. La figlia Costanza fu anch'essa pittrice e predilesse l'incisione in rame; nel 1803 sposò il pittore BiagioMartini, allievo del Ferrari.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Parma, Carteggio Bonnet-Dutillot, Carteggio Borbonico di Francia ...
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ISAC, Antonio
Rossella Canuti
Nacque a Parma il 4 luglio 1788 da genitori francesi, Guillaume di Carcassonne e Marianne Peingard di Chambéry, addetti al servizio della corte borbonica.
Nella Parma del [...] Ottocento, permeata di ideali neoclassici mediati dal forte influsso della cultura francese, l'I. studiò disegno presso BiagioMartini, pittore di storia e disegnatore impeccabile che, con gusto moderno, guidò gli allievi alla conoscenza dell'antico ...
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CALLEGARI, Giovanni Battista
Paola Lavagetto Ceschi
Nato a Parma il 26 ott. 1785 da Carlo e Teresa Bettoli, studiò all'Accademia di Belle Arti allievo di BiagioMartini, e poi a Brera a Milano con Giuseppe [...] del Colombo, incisi dal Toschi e dall'Isac.
In questa attività il C. si mostra tributario del suo maestro BiagioMartini, ma anche dotato di personali qualità espressive. Si misurò pure nel paesaggio (Veduta nelle vicinanze di Mariano, acquerello del ...
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BIAGIO d'Antonio da Firenze
Ennio Golfieri
Nacque a Firenze probabilmente negli anni intorno al 1445.
Fino al 1935 circa le opere che poi gli sono state riconosciute erano attribuite parte ad Andrea [...] e in seguito (1935) pubblicò i documenti faentini riguardanti Biagio d'Antonio consacrando quindi l'esistenza di questo artista, che Firenze, in Paragone, IX(1958), n. 99, pp. 16-21; A. Martini, La Gall. dell'Acc. di Ravenna, Venezia 1959, p. 31; G. ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] , in Studi romani, VI (1956), pp. 154-165, 288-301; A. Martini - L. Casanova, IlSs. nome di Maria, Roma 1962, pp. 21-48 H. Hager, Le facciate dei Ss. Faustino e Giovita e di S. Biagio in Campitelli..., in Commentari, XXIII (1972), pp. 261-271; Id., C ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] a Roma (e forse già dal '31) come segretario di Biagio Molin, patriarca di Grado e reggente della cancelleria pontificia, che lo accento umanistico si ritrova infatti nell'abside della chiesa di San Martino a Gangalandi, presso Signa, di cui l'A. fu ...
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ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] Hercules dux Ferrariae di Josquin e i mottetti di Johannes Martini. Sembra che E. sia stato l'impresario dei Italian Studies, XIV (1959), pp. 40-47; B. Zevi, Biagio Rossetti architetto ferrarese, il primo urbanista moderno europeo, Torino 1960, pp ...
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DAL SOLE, Giovan Gioseffo
Rossella Vodret Adamo
Nacque a Bologna il 10 dic. 1654 dal pittore Antonio Maria e da Susanna de' CastelImi in una "onesta famiglia e cittadinesca" (Zanotti, 1739, p. 290).
Antonio [...] 'atrio della cappella maggiore della chiesa di S. Biagio a Bologna (Maivasia, 1706). L'opera rimase incompiuta G. D., in Arte antica e moderna, 1959, 5, pp. 109-14; A. Martini, La Galleria dell'Accademia di Ravenna, Venezia 1959, p. 58; D. C. Miller, ...
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