Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal 1380), di Padova (1384-88) e di nuovo in quello di Pavia (dove gli fu intentato, nel 1396, un processo per eresia) e di Padova (1407-11); diffuse in Italia, col suo insegnamento, le dottrine (da lui ...
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PELACANI, Antonio
Dragos Calma
PELACANI, Antonio. – Medico e filosofo, nacque probabilmente a Parma, nella seconda metà del Duecento.
È probabile che BiagioPelacani da Parma appartenesse alla sua medesima [...] cercò di ricorrere a Pietro Nan da Marano (Petrus Nani), un personaggio di rilievo della corte di Cangrande I della Scala.
Pelacani fu pertanto incaricato di recarsi a Verona ove si trattenne dal 18 novembre 1319 sino a Natale, allo scopo di trattare ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] dalla Boemia. Recatosi a Pavia, anche qui per una visita, come già a Perugia, si incontrò e discusse con i filosofi BiagioPelacani da Parma e con il medico Iacopo della Torre da Forlì.
Chiamato a Parma da Niccolò d'Este, subito dopo la riapertura ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] i miracoli, ivi compresa la risurrezione di Lazzaro, spiegandoli come fenomeni naturali. Nel 1396, il celebre aristotelico BiagioPelacani da Parma (1354 ca.-1416), professore all'Università di Pavia, fu convocato davanti al vescovo della città per ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] sui moti non uniformi; fra di essi vi erano Walter Burleigh, Giovanni Buridano, Alberto di Sassonia, Paolo Veneto, BiagioPelacani e Gaetano da Thiene.
La tecnica di cui tutti costoro si servivano per contestare l'opinione di Aristotele era quella ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] . Morpurgo, Michele Scoto e Dante: una continuità di modelli culturali?, in Filosofia, scienza e astrologia nel Trecento Europeo: BiagioPelacani Parmense, a cura di G. Federici Vescovini-F. Barocelli, Padova 1992, pp. 79-94.
Intellectual Life at the ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] pseudoaristotelico ebbe una singolare fortuna soprattutto negli ambienti scientifici italiani, come all'Università di Padova, dove BiagioPelacani (1354 ca.-1416) e più tardi Pietro Pomponazzi (1462-1525), attraverso l'esposizione di Alberto Magno ...
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PIETRO da Mantova
Giuseppe Gardoni
PIETRO da Mantova (Petrus de Mantua, Petrus Mantuanus, Petrus Alboinis de Mantua, Petrus Alboini Mantuanus). – Nacque da Giovanni attorno alla metà del Trecento, con [...] e soprattutto quelle della tradizione parigina: l’Università di Padova si distingueva allora per tali studi; vi insegnavano BiagioPelacani da Parma, Angelo da Fossombrone, Jacopo da Forlì, Bartolomeo da Mantova, tutti conoscitori della logica sia ...
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