Pittore ateniese (2a metà sec. 4º a. C.); figlio di Nicomede, discepolo di Charmantidas, usò l'encausto e colorì statue, alcune anche di Prassitele. Predilesse figure femminili e grandi composizioni, come [...] e un cromatismo forse ispirato alla scultura contemporanea; fu inoltre il primo a raffigurare le ombre, usando biacca bruciata. Tuttavia, particolarmente apprezzate erano anche rappresentazioni di animali. Delle sue opere, oggi perdute, alcune furono ...
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BASSETTI, Marcantonio
Nicola Ivanoff
Nacque a Verona nel 1586. Secondo Carlo Ridolfi, principale fonte d'informazione, fu allievo di Felice Brusasorci e completò la sua educazione a Venezia.
"Vi si [...] Tintoretto, né vi fu giovine per avventura nel tempo suo, che più accuratamente le riportasse in disegni quali toccar soleva di biacca e nero a oglio sopra la carta. Di questa maniera molti ancora se ne veggono di sua inventione... De' quali ancora ...
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PALLAVICINO, Ranuccio
Lisa Roscioni
PALLAVICINO (Pallavicini), Ranuccio. – Nacque il 17 ottobre 1632 a Polesine da Uberto marchese di Polesine e da Ersilia Lupi dei marchesi di Soragna. I Pallavicino [...] si estinse nel 1731 quando morì Vito Modesto, suo cugino, senza eredi maschi.
Educato «sotto la disciplina di buoni maestri» (Biacca, 1720, p. 62), Ranuccio studiò le arti liberali presso il collegio dei nobili di Parma, proseguendo poi gli studi in ...
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Anglonormanna, Arte. Pittura
D. Park
PITTURA
La piccola chiesa di Coombes (Sussex), che sorge isolata sul fianco di una collina non lontano dal canale della Manica, riassume nelle sue pitture murali, [...] strati più tardi, la decorazione originaria si presenta ancora vivida, con la sua ricca tavolozza di terre e la sua biacca corposa, come quando fu dipinta circa quaranta anni dopo la conquista normanna dell'Inghilterra. In questa appartata chiesa ...
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Prodotti destinati a essere applicati sul corpo allo scopo di igiene, profumazione, protezione, modificazione dell’aspetto estetico. La normativa stabilisce che i c., non essendo medicamenti, non possono [...] per sopracciglia e ciglia, il minio e lo zafferano per i rossetti che colorivano guance e labbra, la salvia per i denti; la biacca, il sublimato d’argento, il borace, l’allume, accanto a mandorle e fave, a limone, aceto e chiara d’uovo per polveri e ...
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MINARDI, Tommaso
Valerio Mariani
Pittore, nato a Faenza il 4 dicembre 1787, morto in Roma il 13 gennaio 1871. Studiò a Roma, dove trovò nell'insegnamento la frigidità scolastica modellatasi sulle forme [...] formalismo di V. Camuccini, preferendo certa andatura di disegno acerba e incisiva, con poche ombre e qualche lumeggiatura di biacca, al fare teatrale dei compositori del tempo. Con queste sue disposizioni naturali s'incontrò con il gusto "purista ...
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. I colori minerali (fr. couleurs minerales; sp. colores minerales; ted. Mineralfarben; ingl. minerals colours), sono sostanze derivate dal regno minerale, formate generalmente da ossidi, sali metallici [...] di piombo e bianco di zinco, prodotti per i quali l'industria nazionale segna una posizione di grande importanza. Oltre biacca e bianco di zinco, l'Italia produce minio, blu oltremare, bianco fisso, ossido di ferro (rosso inglese), giallo di cromo ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] sottostante traccia a matita nera, di mano di Raffaello, si sovrappone la rifinitura di Penni ad acquerello, inchiostro e biacca –, e di studi di figura per la stessa composizione suddivisi tra Chatsworth e Düsseldorf (Shearman, 1965). Nella sala dei ...
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BENINTENDI
Giovanna Gaeta
Famiglia fiorentina dedita nei secc. XV e XVI alla lavorazione di statue al naturale, in cera, e per questo detta anche dei "Ceraiuoli" o dei "Fallimagini".
Gli artigiani di [...] accenno il Vasari. Apprendiamo così che, una volta ultimata, la statua veniva dipinta nelle parti del carnato e delle mani con biacca e minio; spesso era fornita di parrucca, oppure i capelli erano tinti con nero di carbone, e vestita secondo la moda ...
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PITTURA - Pigmenti pittorici
S.B. Tosatti
In p. per pigmento si intende la sostanza colorante presente, in sospensione in opportuno legante, nel colore o più precisamente nella pellicola pittorica. [...] sia da pigmento sia da legante (v. Affresco; Zanardi, Arcangeli, Apollonia, 1984; Zanardi, 1994) -, e il bianco di piombo o biacca. Pigmenti tra i più importanti di tutti, il primo lo fu in assoluto nella p. murale, mentre il secondo fu il bianco più ...
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biacca
s. f. [dal longob. *blaih «sbiadito», cfr. ted. bleich «pallido»]. – Sostanza colorante bianca (carbonato basico di piombo), molto usata in passato come pigmento-base per vernici a olio; velenosa e soggetta all’annerimento per azione...
biacco
s. m. [forse da biacca, per il colore pallido] (pl. -chi). – 1. Serpente non velenoso della famiglia colubridi (Coluber viridiflavus), detto anche milordo, il più comune e il più vivace degli aglifi nostrali, lungo fino a 180 cm circa,...