Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. 1137 circa). Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà [...] reincarnazioni viene superato da un atto di liberazione di cui può essere strumento l'amore mistico per la divinità (bhakti). Alle dottrine di R. si connettono quelle della setta religiosa Rāmānandi, che dalle province meridionali dell’India furono ...
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MAHĀYĀNA (in sanscr. "grande veicolo")
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
Si designa con questo nome, in contrapposizione a Hīnayāna ("piccolo veicolo") la scuola o indirizzo buddhistico sorto nel Kashmir intorno [...] in un sistema le norme. Deificazione del Tathāgata, culto dei Bodhisattva (v.), aspirazione alla dignità di Buddha, devozione (bhakti), remissione dei peccati, sono altrettante caratteristiche del nuovo metodo di liberazione, di cui i testi della ...
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Bhagavadgita
Bhagavadgītā
Poema in 18 canti contenuto nell’epica indiana Mahābhārata e che rappresenta il dialogo fra Kr̥ṣṇa, forma umana di Dio (➔ avatāra), e il guerriero Arjuna pochi istanti prima [...] rinuncia all’azione, vagheggiata inizialmente da Arjuna, la via dell’azione (karman), unita però all’affidamento a Dio (➔ bhakti) cui solo compete di decidere quale esito debba avere l’azione intrapresa. Dunque, la responsabilità umana si limita all ...
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Viṣṇu Divinità indiana. Nell’antica religione vedica aveva caratteri cosmici e solari, nell’induismo ha assunto maggiore importanza. I suoi emblemi sono il loto, la clava, il disco e la conchiglia; la [...] i visnuiti il testo sacro per eccellenza. V. è dio benevolo e misericordioso cui il fedele deve rivolgersi con bhakti («amorosa devozione»). Il visnuismo trova ampio terreno anche nei Purāna (➔); tra essi il Viṣṇupurāna costituisce uno dei testi più ...
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Ballerino, coreografo e maestro di danza, nato a Genova il 17 maggio 1938. Allievo di U. dell'Ara, N. Kiss, V. Gsovsky, A. Messerer, nel 1957 esordì nel Balletto del festival di Nervi, passando poi al [...] M. Béjart. La calma e l'intensità di concentrazione lo resero eccellente interprete anche del repertorio "orientale" della compagnia (Bhakti, 1968), che abbandonò peraltro nel 1972. B., fino allora legato allo stile del Ballet du XXe Siècle, riprese ...
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brahmanesimo
L’insieme di valori culturali, credenze religiose e istituzioni sociali e politiche che ha caratterizzato la fase di consolidamento della civiltà in India, fino all’epoca della diffusione [...] ed eremitiche degli antichi shramana e degli yogi, e dall’altro le più tarde correnti devozionali del movimento bhakti, nonché a vie di salvezza più individualistiche mirate all’ottenimento immediato della rescissione dai legami con il mondo ...
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REDENZIONE (dal lat. redemptio "ricompera", "riscatto")
Giuseppe FILOGRASSI
Nicola TURCHI
Il concetto di riscatto, ossia di liberazione di una data cosa o persona, che si trovi per qualsiasi motivo [...] di fave ai mani dei trapassati: His, inquit, redimo meque meosque fabis (Fast., V, 438). Nell'induismo, attraverso la bhakti o "devozione", che comporta varî gradi di esperienza mistica, si raggiunge la "liberazione" (mokṣa) che è intesa come l ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] della cultura indiana, per lo sviluppo delle arti e delle scienze, e la rinascita dell’induismo sotto la spinta della bhakti, una mistica devozionale con forti tendenze sincretistiche. Con la fine dei Gupta l’impero si frammentò in principati. L’I ...
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HINDU, Iconografia
A. Grossato
Secondo il Viṣṇudharmottarapurāṇa, nelle prime tre età del mondo l'uomo, avendo una percezione diretta della divinità, non aveva bisogno di immagini. Queste divennero [...] nel rendere omaggio che nel richiedere particolari grazie per questa 0 per l'altra vita. Ma lo scopo ultimo del bhakta («devoto»), specie se iniziato a una via realizzativa, è in realtà quello di giungere all'identificazione spirituale con la figura ...
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Mehta, Jarava Lal
Filosofo indiano (n. 1912 - m. Cambridge 1988). Dopo aver studiato in India filosofia e psicologia occidentale, insegnò alla Banaras hindu university (1952-72), all’University of Hawaii [...] – per delineare il percorso della filosofia indiana attuale, ma anche di quella classica, rivisitando la metafora tipica della bhakti dell’amore in assenza dell’amato. Gli interpreti di M. hanno parlato perciò di «ermeneutica postcoloniale» poiché in ...
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