Scrittore (sec. 13º), il più antico rappresentante della letteratura maratta; intorno alla sua persona sono state tramandate molte leggende. Il suo capolavoro è la Bhāvārthadīpikā (nota per lo più sotto [...] il titolo di Jñāneśvarī) che è un'ampia illustrazione e parafrasi della Bhagavadgītā, in quasi duemila strofe, portata a compimento nel 1290. ...
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Filosofo indiano (n. 788 - m. 820), nativo del Malabar, noto anche con l'appellativo Śaṅkarācārya ("Il maestro Śaṅkara"). Capo-scuola del sistema Vedānta, Ś. fu discepolo di Gauḍapāda e fu considerato [...] identità tra il principio fondamentale dell'universo (brahman) e il sé individuale (ātman), Ś. fu autore di commentarî alle Upaniṣad, alla Bhagavadgītā e al Vedāntasūtra, ma la sua opera principale è il commentario al Brahmasūtra di Bādarāyaṇa. ...
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Indianista e pensatore belga (Liegi 1904 - Parigi 2001), professore nell'univ. di Lilla (dal 1947), poi di filosofia comparata alla Sorbona (1959-74), direttore di studî delle religioni dell'India nell'École [...] 1956), Gandhi ou la force de l'âme (1964), Indianité. Études historiques et comparatives sur la pensée indienne (1979), L'expérience du Soi (in collab. con L. Gardet, 1981). Tradusse dal sanscrito (in collab. con A. M. Esnoul) la Bhagavadgītā (1976). ...
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Scrittore inglese (Disley, Cheshire, 1904 - Los Angeles 1986), naturalizzato statunitense nel 1946. In quasi tutti i suoi scritti, suggestioni della filosofia indù e del Vedanta (My guru and his disciple, [...] 'esperienza mistica connessa alla frequentazione della Vedanta Society in California derivano la traduzione in inglese della Bhagavadgītā (1944, insieme con Swami Prabhavananda) e numerosi libri di saggi: An approach to Vedanta (1963), Ramakrishna ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] ). Prof. (1818) nell'univ. di Bonn, si occupò di studî indiani, insegnando per primo in Europa il sanscrito e pubblicando la Bhagavadgītā (1823) e parte del Rāmāyana (1829-46). Povero di ispirazione nelle sue liriche e nel suo dramma Jon (1803), fu ...
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KERBAKER, Michele
Giuliano Boccali
Nacque a Torino il 10 sett. 1835. Con la morte precoce della madre e le seconde nozze del padre il ragazzo fu affidato a uno zio sacerdote; grazie a una borsa di studio [...] e scandita di traduzioni, spesso accompagnate da ampie introduzioni e commenti a carattere soprattutto letterario. Oltre alla Bhagavadgītā, il celebre "Canto del Beato" che inaugura la serie (1867), gli episodi scelti dal K. sembrano accomunati ...
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visnuismo
visnüismo (o vishnüismo) s. m. [dal nome di Visnù (sanscr. e pers. Viṣṇu), divinità indiana dell’antica religione vedica]. – Una delle sètte fondamentali dell’induismo, la quale venera in Visnù il dio supremo, benevolo e misericordioso,...