DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] - a por fine a tante diatribe per il taglio degli alberi, per l'uso delle acque, per il pascolo del bestiame - "piantar limiti certi" sì da "assicurare", nel Friuli orientale, "la quiete", sì da porre, quantomeno, fine ai troppi "disordini e ...
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BREME, Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara conte di Sartirana marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Parigi il 28 ag. 1754 da Ferdinando. ambasciatore del re di Sardegna presso la corte di Francia [...] altre vessazioni patì dal nuovo governo. Fu costretto a grosse contribuzioni in denaro e in derrate e subì spoliazioni di bestiame e di quant'altro poteva servire al bisognoso esercito invasore. Alcuni mesi dopo, inoltre, fu, con una quarantina di ...
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CONTARINI, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 27 nov. 1578 da Marco (1541-1613) di Paolo e Comelia di Giorgio Corner.
Senatore d'un certo credito il padre, di casata ricca e politicamente rilevante [...] , 1014/184 (potrebbe essere il C. il "magnifico Pietro Contarini" in lite, per il prezzo d'un ingente numero di capi di bestiame, con Giovanbattista Zen); 1495, pp. 83 s., 105 ss.; 2524/35; 2722/15 (la data 1667 aggiunta va corretta in 1617); 2995 ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] focalizzati e illustrati con episodi precisi che ben si prestano a essere citati. Per esempio: l'allevamento del bestiame su grande scala come base economica delle classi dirigenti (con la corrispondente vulnerabilità); la precaria sicurezza delle ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] direttamente, facendole lavorare da contadini dipendenti, organizzati in forme di semi-schiavitù. I raccolti e il bestiame prodotti nelle aziende erano utilizzati direttamente dalla casa papale, oppure destinati ai consumi di determinati uffici ...
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COLONNA, Ascanio
Franca Petrucci
Nacque nell'ultimo decennio del sec. XV da Fabrizio duca dei Marsi, gran connestabile del Regno, e da Agnese figlia di Federico di Montefeltro duca di Urbino. Nel 1520, [...] il sale con il dovuto aumento, furono arrestati, egli operò rappresaglie su viaggiatori in transito verso Roma e depredò il bestiame dell'appaltatore delle saline di Ostia.
Il 25 febbr. 1541 Paolo III emanò un breve che gli intimava di presentarsi ...
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ERCOLE III d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Ercole Rinaldo nacque a Modena il 22 nov. 1727 da Francesco III, duca di Modena, e da Carlotta Aglae d'Orléans, figlia di Filippo, reggente [...] volontà di razionalizzare a fini pratici il settore - così vitale nella zona - dell'allevamento del bestiame.
All'epoca, d'altra parte, notevoli settori dell'intelligencija modeneseseguivano con interesse la contemporanea letteratura filosofica ...
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Fame
Luigi A. Cioffi e Massimo Cresta
Il termine ha diverse accezioni: in rapporto all'individuo indica la sensazione psicofisica provocata dal bisogno di nutrienti; riferito a una popolazione, invece, [...] La domanda è stata infatti molto elevata da parte dei paesi sviluppati, soprattutto relativamente ai cereali destinati all'alimentazione del bestiame d'allevamento per soddisfare l'aumentata richiesta di carne. La rivoluzione verde, a sua volta, si è ...
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GRIMALDI, Ansaldo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1471 da Giovan Battista di Luca di Ansaldo. Incerta è l'identità della madre, che elogi secenteschi indicano in Lucrezia Interiano (o [...] una rendita vitalizia di 4000 ducati annui, a nominativo a sua scelta e modificabile. Il titolare della rendita, caricata sul bestiame da lana di Napoli, sarebbe stato il pronipote Luca, figlio del cardinale Girolamo, a sua volta figlio del fratello ...
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FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Pietro di Ranuccio di Cola e di Pentasilea Dolci di Corbara, nacque presumibilmente nel penultimo decennio del XIV secolo.
In quel periodo la sua [...] morte - il F. lasciava agli eredi una base stabile di prestigio e potere, ricca in feudi, fondi rurali, bestiame, possessi immobiliari e in investimenti mobiliari- Al fratello Bartolomeo riconosceva, in particolare, i diritti su Latera, Farnese e le ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...