Proprietà terriera oppure l’insieme dei mezzi monetari che si detiene in un dato periodo per uno scopo determinato.
Il fondo come proprietà terriera
Nel significato di proprietà terriera il f. comprende [...] anche qualsiasi imposta sul prodotto della terra, comunque applicata nelle varie epoche, commisurata cioè al numero dei capi di bestiame o alla superficie dei terreni, o al prodotto lordo di questi (tipica la decima fondiaria) o al prodotto netto ...
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La grande deficienza di materie grasse verificatasi in questi ultimi anni ha portato ad incrementare notevolmente la coltura di questa leguminosa, con riguardo sia al rendimento che se ne può ottenere [...] per l'olio, anche per il panello residuo della spremitura, e che è usato per l'alimentazione del bestiame, talora anche nell'alimentazione umana, oltre che per altre numerose applicazioni.
In relazione al possibile notevole aumento della produzione ...
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kulaki
Nome con cui erano designati, nella Russia zarista e nei primi anni della Russia sovietica, i contadini benestanti, proprietari di una certa estensione di terra, che coltivavano avendo alle loro [...] (colchos) o statali (sovchoz), alcuni cedettero o vendettero le proprietà; gli altri resistettero con ogni mezzo, dalla macellazione del bestiame agli atti di rivolta e terrorismo, ciò a cui seguì una dura repressione. Ne derivò una sorta di guerra ...
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Complesso delle migrazioni stagionali su largo raggio territoriale e con accentuato dislivello verticale, con cui animali di grossa e media taglia si spostano, spontaneamente o condottivi dall’uomo, dalle [...] alpina meridionale la t. si effettua dalle regioni prealpine sino a quelle alpine della Lombardia e del Piemonte. Nel 2019 la pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame è stata dichiarata Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. ...
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latifondo
Sergio Parmentola
Grande proprietà terriera coltivata con i metodi dell’agricoltura estensiva
I latifondi si formarono nell’antica Roma e si consolidarono nel Medioevo. Mentre in Italia settentrionale [...] (zone appenniniche e collinari), poco adatte all’agricoltura intensiva.
Altri ostacoli alla modernizzazione furono la scarsità di bestiame da lavoro e la mentalità di molti latifondisti. Tanti padroni, infatti, erano ‘assenteisti’, cioè non si ...
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AGOSTINETTI, Giacomo
Giorgio E. Ferrari
Nato nel 1597 a Cimadolmo presso Oderzo, fu fattore di villa per quarantacinque anni in varie tenute venete (e precisamente "quindici anni in Venetia, dieci in [...] stato della zootecnia e veterinaria nelle Venezie, durante il sec. XVII, i rimedi suggeriti nell'operetta per le malattie del bestiame.
L'A. era ancor vivo al momento della pubblicazione della sua opera; ci mancano di lui notizie posteriori al 1679 ...
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BETTONI, Carlo
Gian Franco Torcellan
Nacque il 27 maggio 1725 a Bogliaco nei pressi di Salò. Tradizioni familiari di grande agiatezza e di mentalità aperta alla cultura e agli interessi d'una moderna [...] da seta (Brescia 1777), con le Osservazioni e mezzi atti a rendere generale e vantaggiosa l'industria di nutrire il bestiame sì grosso che minuto colla foglia degli alberi (Brescia 1778), con i Pensieri sul governo de' fiumi (Brescia 1772), ampia ...
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Sostanze che, per il loro contenuto in elementi nutritivi oppure per le peculiari caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche contribuiscono al miglioramento della fertilità del terreno agrario oppure [...] , le deiezioni zootecniche ecc.; i f. vegetali comprendono i panelli di semi oleosi, inadatti all’alimentazione umana e del bestiame (per es., quelli dei semi di ricino), i residui di orzo della fabbricazione della birra (trebbie), i residui dei ...
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INSETTICIDI (XIX, p. 357)
Giuseppe Tommasi
L'eliminazione degl'insetti è giustificata dalla gravità dei danni che essi arrecano, soprattutto, essendo in prevalenza fitofagi, all'agricoltura. Ma molti [...] però molte opere umane, quali la costruzione di locali chiusi, la coltivazione delle piante e l'allevamento del bestiame, hanno spesso creato condizioni d'ambiente particolarmente favorevoli allo sviluppo di quegli stessi nemici che devono essere ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Silvicoltura e agricoltura
Henry E. Lowood
Silvicoltura e agricoltura
Silvicoltura
La foresta come risorsa
In tutta Europa la foresta [...] per foraggio; la coltura fissa della rapa; l'ingrasso in stalla delle vacche da latte; alcuni miglioramenti nella riproduzione del bestiame; l'impiego del letame per fertilizzare e di altri additivi per migliorare il suolo; un'ampia gamma di colture ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...