(fr. Limousin) Regione storica della Francia occidentale. Consiste in un altopiano inclinato da E a O (alt. media 500-200 m), limitato a N dai monti della Marche e a S dai monti del Limosino. L’altopiano [...] è formato da terreni poco fertili, sui quali si praticano una magra cerealicoltura e l’allevamento del bestiame (si chiama limosina sia una razza bovina da latte e utilizzata per i lavori di agricoltura bovino sia una razza ovina, talvolta di piccola ...
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Città dell’Inghilterra centrale (199.900 ab. nel 2008), capoluogo della contea Northamptonshire.
Centro degli Angli nel 6° sec., durante il regno di Edoardo il Confessore (1042-66) divenne borgo della [...] anche dopo la conquista normanna dell’Inghilterra. Situata in una regione dove dall’Alto Medioevo si praticava l’allevamento del bestiame, è ricordata nel 12° sec. per l’industria della concia delle pelli e nel 13° per quella delle calzature, che ...
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Periodo più recente dell’età della pietra, definito dall’uso di strumenti di pietra levigata mentre perdurano, sempre più perfezionati, strumenti di pietra scheggiata, di tradizione paleolitica. Il N. [...] questi passa a produttore del proprio cibo con l’allevamento del bestiame e l’agricoltura.
La rivoluzione neolitica
Le zone in cui ormai nettamente produttiva basata su agricoltura e allevamento del bestiame. È in questo momento che, con l’avvenuta ...
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gorras blancas
Bande terroristiche che imperversarono nel Nuovo Messico tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta del sec. 19°. Per esigere la restituzione delle terre sottratte ai [...] messicani dopo l’annessione della regione agli Stati Uniti, effettuarono scorrerie contro i proprietari terrieri non ispanici e le compagnie ferroviarie, tagliando le recinzioni, uccidendo il bestiame e sabotando i binari. ...
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(turco Antalya) Città della Turchia (775.157 ab. al cens. del 2007), posta in fondo al golfo omonimo che si apre sul Mar Mediterraneo, nelle vicinanze di un’ampia pianura, chiusa alle spalle da terreni [...] in parte pianeggiante. L’economia della provincia si basa sulla coltura di cereali e del sesamo, allevamento di bestiame, estrazioni di cromo, manganese, bauxite, antimonio e magnesite, turismo.
Fondata probabilmente da Attalo II di Pergamo (159-138 ...
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Città della Francia centrale (71.000 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento del Cher, a 130 m s.l.m. su un’altura circondata da corsi d’acqua (Yèvre, Auron). Importante centro militare (caserme, polveriere, [...] industriali riguardano i settori meccanico, tessile, chimico e alimentare (birra, liquori). Consistente è anche il mercato del bestiame (specialmente ovini). B. è anche centro culturale e di interesse turistico.
Il nome deriva dai Galli Biturigi ...
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(gr. Κάρπαϑος; turco Kerpe) Isola della Grecia (301 km2 con 6.511 ab. nel 2001), nel gruppo del Dodecaneso (Mar Egeo), a SO dell’isola di Rodi. Di struttura calcarea, ha forma allungata e coste poco articolate. [...] da rilievi montuosi, che culminano nel M. Lastra (1215 m). Scarse le risorse: orzo, olio d’oliva, uva, patate; allevamento del bestiame ovino e caprino; pesca. S., nella sezione orientale, è il maggior centro abitato.
L’antica Carpato fu abitata da ...
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Monopolii
Jean-Marie Martin
Nel Regno normanno di Sicilia lo stato, per quanto conservasse il monopolio di alcune attività propriamente pubbliche (coniazione della moneta, amministrazione della giustizia), [...] un controllo diretto solo su due tipi di attività economiche: per ragioni igieniche controllava la macellazione del bestiame, riscuotendo un diritto specifico (bucheria), che conosciamo perché numerose sedi vescovili godevano della decima dei diritti ...
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FORTUNATO, Giustino
Toni Iermano
Nacque a Rionero in Vulture (Potenza) il 20 ag. 1777 da Cherubino e da Emanuela Pessolano.
Originaria di Giffoni Vallepiana, nell'entroterra salernitano, la famiglia [...] e per la capacità di esprimere autorevoli uomini di toga e di chiesa. La fortuna familiare nasceva dall'industria del bestiame e dal fitto, "l'una e l'altro indefessamente, personalmente praticati prima in Monticchio, poi, dal 1784 al 1839, a ...
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Città dell’Afghanistan nord-occidentale (349.000 ab. nel 2006), sul fiume Hari, a 920 m s.l.m., capoluogo della prov. omonima (61.315 km2, 1.578.200 ab. nel 2006). Al centro di una fertile pianura, è circondata [...] mercato lungo la via fra l’India e la Mesopotamia; oggi ha funzioni di mercato regionale di prodotti agricoli e di bestiame ed è sede di industrie alimentari e di tappeti. Ma la sua importanza è legata alla posizione strategica, in prossimità del ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...