Erba tagliata e fatta seccare che viene destinata per foraggio (➔). Il f. bene preparato è di solito verde e ha un profumo variabile a seconda delle qualità delle erbe che lo costituiscono, ma sempre gradevole [...] e accetto al bestiame. Il metodo di raccolta dei foraggi, che ne consente la conservazione allo stato secco, nonché l’insieme delle operazioni di falciatura e di raccolta del f. costituiscono la fienagione, termine che indica anche il tempo in cui ...
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Segno che si imprime su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche.
Antropologia
Il m. come segno di proprietà, individuale o di gruppo, è noto [...] , quali punte di zagaglia, arpioni, spatole di osso ecc. Fra le popolazioni attuali, sono specialmente diffusi i m. di proprietà del bestiame, per lo più in forma di tagli o tacche in varie forme geometriche sulle orecchie degli animali. Più rari i ...
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Scienza dell'alimentazione. - Dallo studio - sempre più vasto e approfondito - dei problemi alimentari che riguardano l'uomo e gli animali, in condizioni normali, patologiche e sperimentali, in questo [...] i varî gruppi di sostanze ed in particolare modo tra microelementi, vitamine ed ormoni e ciò per sospingere le produzioni del bestiame domestico.
Bibl.: D.E. Hogue, R.G. Warner, C.H. Grippin e J.K. Loosli, Digestion coefficents and nitrogen retention ...
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Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale
Brian Dale
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il controllo endocrino della riproduzione. 3. La produzione dei gameti. 4. Coito e fecondazione. 5. L'inseminazione [...] in piena espansione ha stimolato la ricerca di metodi per incrementare la produzione e l'efficienza riproduttiva del bestiame. In tutti gli animali la capacità riproduttiva è limitata dagli insuccessi che si verificano al momento della fecondazione ...
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Biologia
Primo stadio di sviluppo dell’embrione (per es., g. di grano) o stadio (spora) del ciclo vitale di organismi semplicissimi quali batteri. G. cosmici I g. di provenienza extraterrestre da cui, [...] il g.; da esso, per spremitura o con solvente, si estrae l’olio, mentre il residuo viene utilizzato come alimento per il bestiame o come concime. Le proprietà di questi oli cambiano da cereale a cereale; gli oli di g. in genere trovano impiego in ...
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VORONOFF (Voronov), Serge
Mario Donati
Chirurgo e biologo, nato a Voronež il 10 luglio 1866, laureato a Parigi. Direttore del laboratorio di chirurgia sperimentale al Collège de France nel 1917. Attualmente [...] , dalla scimmia nell'uomo, con qualche innegabile successo temporaneo. Con gli stessi concetti egli usò trapianti testicolari nel bestiame per migliorare talune razze e taluni loro prodotti.
Fra le sue pubblicazioni sono: Manuel pratique d'opérations ...
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BUNIVA, Michele Francesco
Valerio Castronovo
Nacque a Pinerolo, il 15 maggio 1761, dall'architetto Giuseppe Gerolamo e da Felicita Testa.
Il B. si laureò in medicina a Torino il 7 marzo 1781 e attese [...] provvidenze contro la corrente epizoozia nelle bovine con l'aggiunta delle memorie del grande Albert Haller sul contagio del bestiame, destinata ai "parroci, agli agronomi e ai medici" perché la diffondessero fra i contadini "a guisa d'istruzione a ...
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Medicina
Lesione vescicolare della mucosa orale (più raramente dei genitali), che rompendosi dà luogo a una piccola abrasione o ulcerazione. Può essere unica o multipla, e tende facilmente a recidivare, [...] animali infetti; misure di isolamento; obbligo di visita e periodo di osservazione per il bestiame trasportato; obbligo di visita e di vaccinazione per il bestiame transumante.
A. equina di Regis e Rivolta Stomatite pustolosa dei giovani cavalli, non ...
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BSE (Bovine spongiform encephalopathy)
Sindrome neurodegenerativa letale dei bovini che, descritta per la prima volta nel 1986, già nei primi anni Novanta raggiunse proporzioni epidemiche in Gran Bretagna. [...] . Il riciclaggio di materiale bovino infetto amplificò ulteriormente il fenomeno, con pesanti conseguenze economiche (abbattimento del bestiame). La malattia presenta un lungo periodo di incubazione (quattro anni ca.) e riveste grande importanza per ...
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TOSSINE
Nicola Orsi
(XXXIV, p. 112; App. II, II, p. 1009)
Con il nome di t. vengono indicate in medicina e in biologia numerosissime sostanze prodotte da organismi viventi, capaci di svolgere, secondo [...] di produrre tutta una serie di veleni detti aflatossine. Queste t. sono dotate di una tossicità acuta e cronica per il bestiame che le ingerisce e possono essere pericolose anche per l'uomo che consumi carni e latte provenienti da questi animali. È ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...