Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giammaria Ortes
Alighiero Erba
Studioso esperto in più campi dello scibile, Giammaria Ortes fu interessato alla distribuzione delle risorse e agli effetti sociali della concentrazione delle ricchezze. [...] economia nazionale, cit., pp. 43-53), ovverosia:
1. agricoltori, cioè gli addetti alle coltivazioni e all’allevamento del bestiame, i pescatori, i cacciatori e così via;
2. artefici o manifattori, ovvero coloro che modificano e configurano in maniera ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] arbustive ed erbacee. Il libro IX, il più lungo di tutto il trattato, esamina tutti i problemi dell'allevamento, dal bestiame grosso fino ai volatili da cortile e ai piccioni. Da solo forma un vero manuale di zootecnica, di atte veterinaria (e ...
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CARACCIOLO, Carlo Andrea
Gino Benzoni
Nacque da Lelio, dei marchesi di Vico, e da Silvia di Traiano Caracciolo nell'anno 1583 o, come preferisce invece il genealogista Fabris, nel 1584, a Napoli, primo [...] cavalleggeri spagnoli accorsi a soccorrerla. Grave scacco pel prestigio del C., che replica ordinando devastazioni e razzie di bestiame, nel corso delle quali vengono anche uccisi contadini inermi; e la popolazione infuriata riesce, in taluni casi, a ...
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DUFOUR
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Famiglia di imprenditori. Il capostipite Laurent (Parigi 1763 - Torino 1827), funzionario alla corte di Luigi XVI, venne a stabilirsi a Torino nel corso della Rivoluzione [...] una piantagione di 200 km2 nel Chaco, che venne dotata di una ferrovia, di segherie e di un grande allevamento di bestiame. Nello stesso anno, per seguire più da vicino l'amministrazione della azienda agricola, la Fratelli Dufour aprì un'agenzia a ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] infiammava per i motivi romantici; ma se nel 1825 i suoi paladini e cavalieri erano una novità rispetto ai pastori e al bestiame che popolavano i paesaggi di quel tempo, nel 1862 quando egli dipinse la sua ultima opera, L'incontro di Ulisse e Nausica ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] (seta, lana, pelli, cenci e altro), l'opposizione di Pietro Leopoldo a un dazio d'ingresso sulle grasce e il bestiame, che avrebbe compromesso l'immagine della Toscana come modello di libertà del commercio, portò a una situazione di stallo che alla ...
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GRISELINI, Francesco
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 12 ag. 1717, da Marco (il cognome era Greselin, poi italianizzato dal figlio), tessitore e tintore di seta, e da Elisabetta Sperafigo, di famiglia [...] riformistico. Intorno agli anni Settanta qualcosa sembrò muoversi nelle campagne: si studiarono misure per l'aumento del bestiame, la riduzione delle manimorte, la bonifica delle valli veronesi, il potenziamento delle accademie agrarie; ma in realtà ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] sono ricordate "due vedute di Piazza Navona con il Mercato" di proprietà del cardinale Orsini e due scene di "Vendita del Bestiame a Campo Vaccino" di proprietà del cardinale C.M. Sacripanti (Lucatelli, 2003, p. 338). A partire da questi anni, il L ...
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DEL BALZO (de Baux), Bertrando
Joachim Göbbels
Nacque con ogni probabilità nel 1238, o poco prima, ultimogenito di Barral de Baux e di Sibille d'Anduze; ebbe due sorelle, Cecilia e Marchesa, e un fratello [...] di aver recato grave danno a propri vassalli, costringendoli a pagargli tributi e a fornirgli servizi, impadronendosi del loro bestiame, ed arrivando ad incarcerare alcuni di loro perché si erano rifiutati di dargli soldi in prestito. Un'accusa più ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] . I prelievi fiscali dovevano concentrarsi prevalentemente sulla proprietà, sgravando i contadini da capitazione, imposte sul bestiame, sul sale e sui consumi.
In conclusione, Paradisi aderì alla fisiocrazia senza particolari caratteri di originalità ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...