valsente A Firenze, imposta generale straordinaria sulla proprietà istituita nel 1432 e poi resa progressiva e applicata al reddito dei beni immobili, del bestiame e del commercio. ...
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MARCORA, Giovanni
Giuseppe Sircana
– Nacque a Inveruno, in provincia di Milano, il 28 dic. 1922 da Giuseppe, allevatore e mercante di bestiame, e da Erminia Garavaglia, figlia di un piccolo albergatore.
Nella [...] formazione del M. influirono le frequentazioni adolescenziali: da un lato l’ambiente di lavoro del padre e dall’altro l’oratorio e il circolo di Azione cattolica di Cuggiono, dove maturò la sua scelta ...
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PEDICOLARE (lat. scient. Pedicularis L.)
Augusto Béguinot
Genere di piante della famiglia Scrofulariacee, che, secondo un'antica credenza popolare, produrrebbero pidocchi al bestiame che se ne ciba, [...] donde il nome. Sono erbe perenni semiparassite, caratterizzate da foglie opposte o verticillate, fiori a racemo con calice bifido o 5-dentato, corolla zigomorfa, bilabiata, a tubo diritto, a labbro superiore ...
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Nel diritto germanico, prezzo con cui il futuro marito acquistava la potestà sulla donna (il termine deriva dal ted. ant. mieta «dono» e fihu «bestiame»). Più tardi (l’evoluzione è già completa ai tempi [...] di Liutprando) diventò un assegno dello sposo in favore della sposa per il caso di vedovanza ...
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Pratica di concimazione di pascoli (detta anche mandratura), che consiste nel tenere durante alcune notti, nel tratto di terra che si desidera concimare, il bestiame, spostandolo successivamente e gradualmente [...] in altre zone; si ripete la s. sullo stesso terreno per 2-3 volte. Si ottengono così superfici concimate che danno un forte reddito in erba ...
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Cáceres Città (90.802 ab. nel 2007) della Spagna occidentale, nell’Estremadura; capoluogo della provincia omonima, sulla sinistra del Tago. Mercato agricolo e di bestiame.
Località romana fondata nel 1° [...] sec. a.C., sorta sul luogo dell’antica Norba Caesarina, fu sede nel 5° sec. dei re svevi Rechila e Rechiario e decadde con i Visigoti. Si hanno di nuovo notizie di C. dopo il 9° sec.: contesa tra arabi ...
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stimmate Nel linguaggio ecclesiastico, le piaghe sul corpo di Cristo, conseguenza della crocifissione.
In greco il termine indicava il marchio impresso con ferro sul bestiame in segno di proprietà, o anche [...] su schiavi fuggitivi, spesso per punizione; nell’epistolario paolino (Gal. 6, 17) la parola ha un valore figurato: in contrapposizione alla circoncisione giudaica, Paolo vanta i patimenti sofferti per ...
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Cittadina del Portogallo settentrionale (35.000 ab. nel 2006). Sorge su una collina, a 684 m.s.m.; è centro agricolo e mercato di bestiame, e ha una florida industria laniera.
Fu antica fortezza feudale, [...] centro del ducato omonimo.
Casa di B. Dinastia che regnò sul Portogallo dal 1640 al 1910. Alfonso, figlio naturale di Giovanni I re del Portogallo, nel 1449 ottenne il titolo di duca di B.; il sesto duca, ...
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tutolo Asse della pannocchia del mais, più o meno ingrossato e spugnoso, sul quale sono inseriti i granelli. Ridotto in farina, si usa nell’alimentazione del bestiame. ...
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Comune della prov. di Prato (6 km2 con 9482 ab. nel 2008). Il centro è situato ai piedi della catena del Monte Albano. Viticoltura; allevamento del bestiame. Industrie enologiche, delle calzature, e delle [...] ceramiche. Deve la sua fama alla grandiosa Villa medicea ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...