In chimica, denominazione data da J.J. Berzelius (1825) agli elementi capaci di combinarsi con i metalli per dare sali non contenenti ossigeno ( sali aloidi). Più specificamente, gli elementi chimici del [...] gruppo VII B del sistema periodico: fluoro, cloro, bromo, iodio, astato. Per le loro proprietà fisiche e chimiche, gli a. sono gli elementi che differiscono maggiormente dai metalli. Per il fluoro, che ...
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Chimico tedesco (Berlino 1802 - ivi 1870); allievo di J. Berzelius, fu prof. di chimica fisica a Berlino. Si occupò di problemi di chimica organica e inorganica (sale di M., complessi del platino, derivati [...] delle ammine, acido periodico e isetionico, ecc.). Notevoli le sue ricerche sulla piroforicità presentata dai metalli del gruppo del ferro allo stato suddiviso e i suoi studî sperimentali sulle proprietà ...
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L'Ottocento: fisica. Chimica e fisica nella prima meta del secolo
Ursula Klein
Chimica e fisica nella prima metà del secolo
Nella prima edizione dell'Encyclopaedia Britannica (1768-1771) alla voce Atom [...] sali come composti binari di un acido e di una base, entrambi sotto forma di ossidi; la 'legge degli ossidi' di Berzelius stabiliva che la quantità di ossigeno presente in uno dei componenti di un sale doveva essere un multiplo intero e piccolo della ...
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torio
tòrio [Lat. scient. Thorium, der. del nome del dio germ. Thor del tuono, datogli dallo scopritore J. Berzelius (1828)] [CHF] Elemento chimico, appartenente alla colonna a del IV gruppo, 3° periodo, [...] grande, del Sistema periodico degli elementi, di simb. Th, numero atomico 90, peso atomico 232.12, di cui l'isotopo con numero di massa 232, radioattivo alfa, è il capostipite di una delle tre famiglie ...
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zirconio
zircònio [Der. di zircone] [CHF] Elemento chimico, di simb. Zr, numero atomico 40 e peso atomico 91.22, scoperto da M.H. Klaproth nel 1789 e isolato come metallo da J.J. Berzelius nel 1824; [...] se ne conoscono cinque isotopi stabili, con numero di massa 90 (abbond. relat. 51.45 %), 91 (11.22 %), 92 (17.15 %), 94 (17.38 %), 96 (2.80 %), e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 674 a). Appartiene ...
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cerio
cèrio [Der. del nome lat. del pianetino Cerere, scoperto due anni prima dell'elemento chimico] [CHF] Elemento chimico del gruppo delle terre rare, scoperto nel 1803 contemporaneamente e indipendentemente [...] da M.H. Klaproth e J.J. Berzelius, il quale ultimo gli diede il nome; ha simb. Ce, numero atomico 58, peso atomico 140.13; se ne conoscono 4 isotopi stabili, con numero di massa 136 (abbond. relat. 0.19 %), 138 (0.25 %), 140 (88.43 %) e 142 (11.08 ...
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selenio
selènio [Lat. scient. Selenium, der. del gr. selène "Luna", sul modello di Tellurio, con allusione al colore argenteo del selenio fuso] [CHF] Elemento chimico, di simb. Se, appartenente alla [...] %), 80 (49.61 %), 82 (8.74 %), nonché vari isotopi instabili (v. App. I: VI 670 c); fu identificato da J. Berzelius nel 1817. Si presenta in diverse forme allotropiche: s. vetroso, nero o rosso-bruno con frattura concoide e proprietà dielettriche; s ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] in tutto l'atomo, in modo da polarizzarlo. Questo modello contribuì a diffondere l'opinione secondo cui la teoria chimica di Berzelius fosse di tipo atomistico.
Continuità e rottura fra XVIII e XIX secolo
In conclusione, si può affermare che per la ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] scoperta di molte nuove sostanze aveva complicato i s. fino a farli diventare tipograficamente non riproducibili. Nel 1814 J.J. Berzelius propose un sistema di s. che si basava quasi esclusivamente sull’uso di lettere, applicato prima ai minerali, ma ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...