Chimico e fisico francese (Rouen 1785 - Parigi 1838). Prof. a Parigi, preparò il cloruro di azoto, studiò i composti ossigenati del fosforo e dell'azoto, e la composizione degli acidi, sostenendo, in contrasto [...] con J. J. Berzelius, che le due parti cariche di elettricità erano l'idrogeno e il suo residuo acido. Il suo nome è legato al catetometro, da lui perfezionato, e soprattutto alla legge sulla costanza del calore atomico degli elementi, enunciata nel ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] relativo di alcuni elementi. Dal 1811 al 1821 A. pubblicò memorie a contenuto sperimentale e teorico; dibatté col Berzelius alcune questioni sulla teoria elettrochimica; asserì l'identità delle leggi inorganiche e organiche e definì la formula di ...
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Chimico e mineralista svedese (Voxna 1745 - Stoccolma 1818), noto per ricerche di chimica analitica; tra i primi introdusse il cannello ferruminatorio nell'analisi chimica; fu allievo di T. O. Bergman [...] e di K. W. Scheele, insieme al quale scoprì il manganese, e collaborò con J. Berzelius. ...
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Chimico (Eschersheim, Francoforte sul Meno, 1800 - Gottinga 1882); prof. a Kassel e a Gottinga (dal 1836); autore di importanti ricerche di chimica organica e inorganica (preparazione dell'alluminio, dell'acido [...] , ecc.). Alcune sue idee, innovatrici, ebbero larga ripercussione sugli sviluppi della chimica dell'Ottocento. Con J. Liebig e J. Berzelius elaborò la teoria dei radicali. A W. si deve la preparazione dell'urea dal cianato d'ammonio (1828), con la ...
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Chimico francese (Alès 1800 - Cannes 1884). Fu una delle personalità più eminenti della chimica francese del 19° sec. per i suoi fondamentali studi in chimica inorganica e organica.
Vita e attività
Professore [...] l'idrogeno in un composto lo portò a proporre (assieme a A.-L. Laurent), in contrasto con la teoria dualistica di Berzelius, la teoria della sostituzione (da lui chiamata metalepsia), secondo la quale un atomo può sostituire un altro in un composto ...
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Chimico (Wernigerode 1743 - Berlino 1817); esercitò prima la professione di farmacista, poi si dedicò alle ricerche chimiche, e (dal 1810) insegnò a Berlino. Tra i primi in Germania a seguire e divulgare [...] di minerali e scoprì diversi nuovi elementi: l'uranio (1789), lo zirconio (1789) e, insieme a J. J. Berzelius, il cerio (1803). Ricerche altrettanto accurate lo portarono a confutare la scoperta di alcuni presunti elementi. Scrisse Beiträge zur ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] su dati chimici. Nella relazione tenuta al congresso, il 5 settembre, il C. si pronunciò per l'abbandono della notazione di Berzelius e per l'accettazione, in linea di massima, del sistema di Gerhardt, fondato sulla teoria di Avogadro e di Ampère. E ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] scoperta di molte nuove sostanze aveva complicato i s. fino a farli diventare tipograficamente non riproducibili. Nel 1814 J.J. Berzelius propose un sistema di s. che si basava quasi esclusivamente sull’uso di lettere, applicato prima ai minerali, ma ...
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MALAGUTI, Faustino (Faustino Giovita Mariano)
Aldo Gaudiano
Nacque il 15 febbr. 1802 a Pragatto, presso Bologna, da Giuseppe Valerio, farmacista, e da Anna Medici. Dopo aver frequentato le scuole dei [...] universalmente accettata. Le ricerche del M. confermarono ed estesero l'osservazione di Dumas; esse furono lodate dallo stesso Berzelius, che però ne dette una diversa interpretazione, non contrastante con la sua teoria. Il M. continuò per anni ...
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DOMINICI, Leonardo
Giuseppe Armocida
Nacque a Trevi (Perugia) il 25 sett. 1879 da Francesco, medico, e da Agnese Ciccaglia. Compi gli studi di medicina nell'università di Roma, dove ebbe come maestri [...] (in Il Policlinico, sez. chirurgica, XIV [1907], pp. 371-376, 402-426, 466-472). La tiosinamina, scoperta da J. J. B. Berzelius nel 1828, era stata introdotta in terapia dermatologica da V. Hebra nel 1902. Alle prime esperienze in campo dermatologico ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...