polimeri
Nicoletta Nicolini
Grandi molecole con grandi funzioni
I polimeri sono molecole di grandi dimensioni costituite dalla ripetizione di singole unità, i monomeri. Tutte le grandi molecole che [...] di qualche monomero.
Il termine polimero (dal greco polỳs «molto», e mèros «parte») si deve al chimico svedese Jöns Jacob Berzelius. Possiamo immaginare un polimero come un lungo treno i cui vagoni sono i monomeri. Se i vagoni sono tutti uguali si ...
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SALI
Umberto SBORGI
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. Si indicano con questo nome i composti che si originano dalla reazione degli acidi con le basi, con eliminazione di acqua, proveniente dall'unione dell'idrogeno dell'acido con [...] questo, ulteriori vedute sulla costituzione dei sali furono quelle chimico-fisiche, derivanti dalla teoria elettrochimica di J. J. Berzelius (1819), che considerò i sali come formati per legame tra l'ossido acido, elettronegativo, e l'ossido basico ...
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Composti organici che si debbono considerare come gli ossidi dei radicali alcoolici. Hanno con gli alcoli la stessa relazione che passa tra gli ossidi dei metalli e gl'idrossidi corrispondenti:
non sono [...] che si basa sull'azione dell'acido solforico concentrato sugli alcoli, azione che da E. Mitscherlich e dal Berzelius fu considerata come catalitica. Il Liebig invece, e il suo assistente Williamson, riuscirono a dimostrare che l'acido solforico ...
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SIMMETRIA
Mario Ageno
. Simmetria nelle molecole biologiche (XXXI, p. 805). - Il problema della s. delle molecole che fanno parte degli organismi viventi si è posto, come conseguenza delle scoperte [...] nel 1848.
Portando avanti ricerche iniziate diciotto anni prima da J.-L. Gay Lussac e successivamente da J.J. Berzelius su di uno strano prodotto ottenuto casualmente in una fabbrica di acido tartarico, E. Mitscherlich aveva preparato due sostanze ...
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LIEBIG, Justus von
Alfredo QUARTAROLI
Luigi MONTEMARTINI
Chimico tedesco, nato a Darmstadt il 12 maggio 1803, morto a Monaco il 18 aprile 1873. Nel 1818 cominciò a frequentare una farmacia a Heppenheim; [...] porta il suo nome.
Prese viva parte ai dibattiti del tempo sulle teorie generali. Estimatore dell'opera di J.J. Berzelius, abbandonò la teoria dualistica quando comprese che non si poteva conciliare con i fatti; rimase per qualche tempo affiancato a ...
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TADDEI, Gioacchino
Marco Ciardi
– Nacque a San Miniato nel Granducato di Toscana, il 30 marzo 1792, da Pellegrino e da Maria Verdiana Barnini.
Fin da ragazzino Gioacchino manifestò interesse per i più [...] degli animali vertebrati, Firenze 1844; Manuale di chimica organica e fisica medica, Firenze 1845; Elogio storico di Giovan Giacomo Berzelius, Firenze 1848; Lezioni orali di chimica generale, pronunziate in un corso privato nell’anno 1849-1850, I-VI ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] scoperta di molte nuove sostanze aveva complicato i s. fino a farli diventare tipograficamente non riproducibili. Nel 1814 J.J. Berzelius propose un sistema di s. che si basava quasi esclusivamente sull’uso di lettere, applicato prima ai minerali, ma ...
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Operazione con la quale si riconduce una molteplicità di oggetti a un certo numero di tipi gerarchicamente ordinati, per potersi orientare tra di essi conoscendone la dipendenza reciproca. Essenziale al [...] secondo le basi e l'ordinamento dei metalli è perfetto per le conoscenze dell'epoca.
Classificazione di Berzelius (1819). - Berzelius credette opportuno modificare la classificazione di Haüy per aggiornarla con i progressi della chimica ed ebbe il ...
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GRAHAM, Thomas
Alfredo Quartaroli
Chimico inglese, nato a Glasgow il 20 dicembre 1805, morto a Londra il 16 settembre 1869. Insegnò dapprima chimica nella città natale, poi dal 1837 al 1855 all'University [...] acidi e a permettere la teoria degli acidi polibasici nella forma poi esposta da J. Liebig. L. Gmelin e J. J. Berzelius non erano riusciti a fare una distinzione fra i varî acidi i quali in definitiva venivano considerati tutti come monobasici; il G ...
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. L'elettrochimica si occupa essenzialmente delle reazioni chimiche che avvengono sotto l'azione della corrente elettrica, nonché di quelle che possono decorrere in modo da dar luogo a produzione d'energia [...] solfato di magnesio, ad es., si avrebbe un catione Mg e un anione SO4 e non Mg O ed SO3 come riteneva Berzelius.
Tenendo poi conto della diversa velocità con la quale gli ioni si spostano nella soluzione, Daniell cercò di spiegare i cambiamenti di ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...