L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] in tutto l'atomo, in modo da polarizzarlo. Questo modello contribuì a diffondere l'opinione secondo cui la teoria chimica di Berzelius fosse di tipo atomistico.
Continuità e rottura fra XVIII e XIX secolo
In conclusione, si può affermare che per la ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Grandi sintesi
David Knight
Grandi sintesi
La seconda rivoluzione scientifica del XIX sec. è stata affiancata dall'istituzionalizzazione dell'insegnamento, [...] ben presto la sintesi divenne la chiave della conoscenza, grazie, in particolare, alla generalizzazione dei simboli ideati da Jöns Jacob Berzelius (1779-1848) per indicare gli elementi chimici (O per l'ossigeno, H per l'idrogeno, C per il carbonio e ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampere
Friedrich Steinle
La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampère
Elettricità e galvanismo nel primo Ottocento
Nel [...] da Davy, ma risulta piuttosto singolare il fatto che non vi venisse fatta menzione né di Grotthus né di Berzelius. Il lavoro di Davy fu ampiamente accettato come una dimostrazione definitiva dell'elettrolisi e allo scienziato furono tributati solenni ...
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Chimico inglese, nato a Penzance il 17 dicembre 1778, morto a Ginevra il 29 maggio 1829. Di umili origini, studiò da sé chimica e scienze naturali e a venti anni s'occupò come chimico nella Pneumatic Institution, [...] sale fosse non l'ossido ma il metallo; fu uno dei primi ad ammettere la natura elementare dell'azoto (1808), che lo stesso Berzelius non accettò se non nel 1820. Il D. s'occupò con successo d'innumerevoli altre questioni: scoperse lo ioduro d'azoto e ...
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È quel settore delle scienze chimiche che ha per oggetto lo studio della struttura, delle proprietà chimiche, delle trasformazioni delle sostanze organiche presenti negli organismi viventi (animali, piante [...] di queste ultime fa nascere quella parte della chimica che prende il nome di chimica organica, definita da J. J. Berzelius nel 1827 ''chimica delle sostanze che si ritrovano nella materia vivente''. In epoca di poco successiva l'interesse verso il ...
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PIRIA, Raffaele
Alfredo Quartaroli
Chimico, nato il 20 agosto 1813 a Scilla di Calabria, morto a Torino il 18 luglio 1865. Studiò medicina all'università di Napoli, ma poi si appassionò per le ricerche [...] in cui la chimica organica, pur avendo assunto un discreto sviluppo, era ancora si può dire ai primordî. J. J. Berzelius e lo stesso Liebig avevano cercato di studiare una sostanza consimile, l'amigdalina e avevano lasciato la ricerca incompleta. P ...
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STEREOISOMERIA (da στερεός "solido", ἴσος "uguale" e μέρος "parte")
Umberto Sborgi
Alla voce isomeria è indicato come per rendersi ragione di certi casi d'isomeria "non sia più sufficiente la formula [...] nelle mani di Kekulé e di A. S. Couper e che mise l'interpretazione del fenomeno dell'isomeria, già affermato dal Berzelius verso il 1830, sulla via della soluzione definitiva. Ma una volta affermato il concetto di una disposizione degli atomi nella ...
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Fisico e chimico inglese, nato a Londra il 12 marzo 1790, morto ivi il 13 marzo 1845. S'impiegò dapprima in una fabbrica di zucchero, ma presto l'abbandonò per dedicarsi alle ricerche scientifiche nelle [...] della pila e sulla determinazione dell'energia libera.
Le esperienze del D. sull'elettrolisi portarono un grave colpo alla teoria dualistica di Berzelius ponendo in luce il contrasto fra tale teoria e le leggi di Faraday. Il D. p. es. rilevò che nell ...
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GAY-LUSSAC, Louis
Alfredo QUARTAROLI
Giovanni GIORGI
Chimico e fisico francese, nato a Saint-Léonard il 6 dicembre 1778, morto a Parigi il 9 maggio 1850. Compì gli studî nell'École Polytechnique [...] acidi e sali non ossigenati che disorientava i chimici del tempo e neppure si trincerò nella negazione aprioristica di Berzelius, ma volle risolvere questa importante questione con vaste e accurate esperienze. È così che nel 1813 eseguì ricerche sull ...
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PURGOTTI, Sebastiano
Marco Ciardi
PURGOTTI, Sebastiano. – Nacque a Cagli, in provincia di Pesaro, il 21 luglio 1799 da Nicola e Rosa Morbidi.
La famiglia Purgotti, originaria di Venezia, giunse nelle [...] di molto ai progressi della Dottrina degli atomi. Chi però vi produsse i più luminosi avanzamenti fu il famoso Berzelius» (Teoria atomica, 1838, p. 226). Dalla lettura del testo si evincono tre cose importanti: Purgotti aderiva alla teorica atomica ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...