GMELIN, Leopold
Alfredo Quartaroli
Chimico tedesco, nato a Gottinga il 2 agosto 1788, morto a Heidelberg il 13 aprile 1853. Insegnò chimica e medicina nell'università di Heidelberg, dal 1814 al 1851; [...] ebbe molti allievi fra i quali Fr. Wöhler. Fu costantemente contrario ai pesi atomici proposti da J. J. Berzelius e da altri chimici: pure non rifiutando l'ipotesi atomica egli riteneva irrisolubile la questione della scelta dei pesi atomici e s' ...
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GADELIUS, Eric
Arturo Castiglioni
Medico, nato nel 1778 a Stoccolma, dove morì il 2 febbraio 1827. Studiò a Upsala e ad Åbo, si dedicò a studî anatomici e divenne nel 1805 prosettore e professore della [...] facoltà di medicina. Nel 1823 fu eletto presidente dell'Accademia svedese delle scienze.
Insieme con J. J. Berzelius pubblicò dal 1806 al 1810 il Journal for Läkare och Fältskärer. ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica della vita
Noel G. Coley
La chimica della vita
La chimica animale e vegetale
Lo studio degli esseri viventi e di ciò che si riusciva a produrre da essi ha giocato un [...] quali fu determinata una formula empirica. I risultati erano buoni ma il metodo era scomodo, e intorno al 1814-1815 Jöns Jacob Berzelius (1779-1848) propose una nuova tecnica che faceva uso di un tubo di vetro duro chiuso a un'estremità, inserito in ...
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FRANKLAN, sir Edward
Alfredo Quartaroli
Chimico inglese nato il 18 gennaio 1825 a Churchtown (Lancaster), morto il 9 agosto 1899 a Golaa (Norvegia). Studiò in Germania con Liebig, Bunsen e Kolbe; fu [...] Londra. Insieme con Kolbe contribuì alla ripresa, su nuove basi, della teoria dei radicali che, sia nella forma dualistica di Berzelius sia in quella unitaria di Dumas, non poteva reggere al confronto coi fatti. L'opera di F. preparò l'avvento delle ...
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proteine
Alessandra Magistrelli
Prime tra le molecole dei viventi
Le proteine sono tra le molecole più importanti della materia vivente. Sin dai primi dell’Ottocento si era intuito il loro primato nella [...] hanno una struttura molecolare molto complessa, caratteristica per ciascuna proteina
La grande intuizione di Berzelius
Il chimico svedese Jöns Jacob Berzelius propose nel 1838 il nome proteine (dal greco pròtos, «primo») per indicare una categoria ...
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KOLBE, Adolphe Wilhelm Hermann
Alfredo Quartaroli
Chimico tedesco, nato a Elliehausen presso Gottinga il 27 settembre 1818, morto a Lipsia il 25 novembre 1884. Dal 1842 al 1847 fu assistente di R. W. [...] . Egli richiamò a nuova vita la teoria dei radicali già sostenuta da J. J. Berzelius e crollata sotto gli attacchi degli unitarî. A differenza del Berzelius però egli non considerò i radicali come invariabili, ma ammise che in essi si potessero ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] descritta da Schwann come un'azione di "contatto" con una propria definizione di catalisi. L'itinerario di indagine ipotizzato da Berzelius fu di gran lunga più noioso di quanto egli avesse immaginato ‒ la pepsina non fu isolata se non un centinaio ...
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Raggruppamento di atomi presente nelle molecole di numerosi composti che si conserva inalterato in molte trasformazioni (di doppio scambio, acido-base ecc.) non distruttive.
Cenni storici
Il termine r. [...] di legarsi a elementi di «diversa polarità» come l’ossigeno. La teoria, che si basava sull’ipotesi dualistica sostenuta da Berzelius, entrò in crisi quando si mostrò che l’idrogeno poteva essere sostituito, in un r., da elementi di polarità opposta ...
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Chimico francese, nato a Rouen il 12 febbraio 1785, morto a Parigi il 18 luglio 1838. Nel 1811 scoprì il cloruro d'azoto e per poco non rimase vittima di un'esplosione di questa sostanza. Notevoli sono [...] e dell'azoto e sulla costituzione degli acidi, a proposito della quale espresse idee in disaccordo con la teoria dualistica di Berzelius, sostenendo che le due parti cariche di elettricità opposte non fossero l'acqua e l'anidride ma l'idrogeno e il ...
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THOMSON, Thomas
Alfredo Quartaroli
Chimico inglese, nato a Crieff (Perthshire) il 12 aprile 1773, morto il 2 luglio 1852 a Kilmun.
Fu uno dei primi divulgatori della teoria atomica enunciata da Dalton. [...] in lui ingenerati dall'ipotesi di Prout; per questa ragione non tenne in nessun conto i risultati esatti conseguiti da Berzelius. Studiò i composti complessi di platino e ammonio; s'occupò di chimica mineralogica e infine di storia della chimica. ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...