Chimico e fisico francese (Rouen 1785 - Parigi 1838). Prof. a Parigi, preparò il cloruro di azoto, studiò i composti ossigenati del fosforo e dell'azoto, e la composizione degli acidi, sostenendo, in contrasto [...] con J. J. Berzelius, che le due parti cariche di elettricità erano l'idrogeno e il suo residuo acido. Il suo nome è legato al catetometro, da lui perfezionato, e soprattutto alla legge sulla costanza del calore atomico degli elementi, enunciata nel ...
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Chimico (Eschersheim, Francoforte sul Meno, 1800 - Gottinga 1882); prof. a Kassel e a Gottinga (dal 1836); autore di importanti ricerche di chimica organica e inorganica (preparazione dell'alluminio, dell'acido [...] , ecc.). Alcune sue idee, innovatrici, ebbero larga ripercussione sugli sviluppi della chimica dell'Ottocento. Con J. Liebig e J. Berzelius elaborò la teoria dei radicali. A W. si deve la preparazione dell'urea dal cianato d'ammonio (1828), con la ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] leggi sulle proporzioni chimiche enunciate da Joseph-Louis Proust (1754-1826) e soprattutto da John Dalton (1766-1844). Berzelius tentò di analizzare nello stesso modo anche i composti organici, ma i primi tentativi non furono soddisfacenti. Dopo lo ...
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La c. è stata in quest'ultimo decennio oggetto di numerosi studî sia a sfondo puramente teorico sia a scopi eminentemente pratici. È noto che, secondo la classica definizione di Berzelius, la c. può riguardarsi [...] come l'azione specifica di una sostanza, detta catalizzatore, sulla velocità di una reazione chimica: azione positiva se la velocità aumenta, negativa nel caso opposto. La prima ha un interesse pratico ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] relativo di alcuni elementi. Dal 1811 al 1821 A. pubblicò memorie a contenuto sperimentale e teorico; dibatté col Berzelius alcune questioni sulla teoria elettrochimica; asserì l'identità delle leggi inorganiche e organiche e definì la formula di ...
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TELLURIO
Alberto PELLOUX
Paolo AGOSTINI
. Elemento chimico; peso atomico 127,5, numero atomico 52. Fu così chiamato (dal lat. tellus "terra") da M.H. Klaproth, che, per primo, nel 1798 lo fece oggetto [...] di accurate ricerche. Successivamente J.J. Berzelius, nel 1832 ne stabilì le analogie con lo zolfo e col selenio. Esso era però conosciuto anche dagli antichi mineralogisti che lo chiamarono aurum paradoxum o metallum problematicum.
Il tellurio ...
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VANADIO
Vincenzo CAGLIOTI
. Elemento chimico; simbolo V; peso atomico 50,95; numero atomico 23. Il nome deriva dalla dea Vanadis della mitologia nordica. È un elemento molto diffuso, ma raramente abbondante. [...] Fu scoperto nel 1830 da Sefström nel laboratorio di Berzelius in un minerale di ferro svedese. Il suo minerale più abbondante è la patronite o solfuro di vanadio, che si trova nelle Ande del Perù, poi la vanadinite, o clorovanadato di piombo Pb3(VO4) ...
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Chimico e mineralista svedese (Voxna 1745 - Stoccolma 1818), noto per ricerche di chimica analitica; tra i primi introdusse il cannello ferruminatorio nell'analisi chimica; fu allievo di T. O. Bergman [...] e di K. W. Scheele, insieme al quale scoprì il manganese, e collaborò con J. Berzelius. ...
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. Col nome ói catalizzatori s'indicano certe sostanze capaci di modificare (per solito di aumentare) le velocità di determinate reazioni chimiche, pur restando alla fine inalterate. Si tratta di sostanze [...] essere considerati da un unico punto di vista.
Il Liebig si oppose al concetto di forza catalitica introdotto dal Berzelius denunziandolo come altrettanto erroneo di quello di forza vitale: secondo Liebig il compiersi di tali fenomeni si doveva a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la rivoluzione chimica di Lavoisier vengono proposti numerosi metodi per calcolare [...] Dulong stabiliscono che il prodotto del peso atomico di molti metalli per il loro calore specifico è costante. Berzelius sostiene inoltre le ricerche di Eilhard Mitscherlich, il quale scopre che molti composti hanno un’identica struttura cristallina ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...