Chimico svedese (Skagersholm, Skaraborg, 1792 - Hedensö, Södermanland, 1841), allievo di J. Berzelius; scopritore (1817) del litio come costituente di diversi minerali (non riuscì però a ottenere libero [...] il metallo) ...
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Chimico (Neuende, Jever, 1794 - Schöneberg, Berlino, 1863). Discepolo di J. G. Berzelius, successe a M. H. Klaproth nel 1825 all'università di Berlino. Compì fondamentali ricerche sul rapporto tra forma [...] cristallina e costituzione chimica: in partic., scoprì l'isomorfismo, ovvero la correlazione tra somiglianza delle forme cristalline di sostanze diverse e somiglianza delle loro formule di costituzione; ...
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L'Ottocento: fisica. Chimica e fisica nella prima meta del secolo
Ursula Klein
Chimica e fisica nella prima metà del secolo
Nella prima edizione dell'Encyclopaedia Britannica (1768-1771) alla voce Atom [...] sali come composti binari di un acido e di una base, entrambi sotto forma di ossidi; la 'legge degli ossidi' di Berzelius stabiliva che la quantità di ossigeno presente in uno dei componenti di un sale doveva essere un multiplo intero e piccolo della ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e istituzioni
Marco Beretta
Chimica e istituzioni
Nazionalismo o cosmopolitismo
Il periodo che, attraverso la fine del secolo dei Lumi e la Rivoluzione francese, portò [...] e dai suoi seguaci gli aveva provocato dei veri e propri abbagli. Al di là del contenuto specifico delle critiche di Berzelius, che comunque non intaccavano la stima per il testo nel suo complesso, quello che interessa sottolineare in questa sede è l ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] furono proposte le prime teorie: tra queste ebbero notevole diffusione la teoria dei radicali di J. Liebig, F. Wohler e J. Berzelius (1832), estensione alla c. organica della teoria dualistica, e la teoria dei tipi (1848) proposta da C.F. Gerhardt e ...
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selenio Elemento chimico, numero atomico 34, peso atomico 78,96, simbolo Se; fu scoperto da J. Berzelius nel 1817 nelle melme delle camere di piombo di un impianto di acido solforico a Gripsholm (Svezia).
Chimica
Del [...] s. sono noti 6 isotopi stabili: 7434Se (0,9%), 7634Se (9,1%), 7734Se (7,5%), 7834Se (23,6%), 8034Se (49,9%), 8234Se (9,0%). Il s. nativo è rarissimo e si presenta in cristalli aciculari di colore grigio ...
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metalloide
metallòide [Der. del fr. metalloïde, dal lat. metallum "metallo"] [STF] [CHF] (a) Denomin. introdotta da J. Berzelius nella prima metà del 19° sec., in contrapp. a metallo, per indicare elementi [...] chimici aventi caratteristiche opposte a quelle dei metalli e oggi desueta, preferendosi la locuz. non metallo. (b) Denomin., che s'alterna a semimetallo, degli elementi (quali arsenico, germanio, tellurio, ...
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torio Elemento chimico, simbolo Th, peso atomico 232,04, numero atomico 90, appartenente alla serie degli attinidi; scoperto da J.J. Berzelius (1828). Il t. è uno degli elementi radioattivi che si trovano [...] in natura; l’isotopo 23290Th è quello più diffuso ma sono noti anche numerosi altri isotopi. Il metallo ha struttura cubica a facce centrate al disotto di 1400 °C, struttura cubica a corpo centrato al ...
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. Gli atomi degli elementi vengono indicati in maniera abbreviata con i cosiddetti simboli introdotti da Berzelius nel 1814, simboli che sono di grande utilità per rappresentare i composti, e formulare [...] l'andamento dei processi chimici. Il simbolo è generalmente formato dalle lettere iniziali del nome dell'elemento e deriva il più delle volte dal latino o dal greco. Così, per es.: idrogeno H (lat. hydrogenium), ...
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Elemento chimico del gruppo delle terre rare, scoperto nel 1803 contemporaneamente e indipendentemente da M.H. Klaproth e J.J. Berzelius; simbolo Ce, numero atomico 58, peso atomico 140,13; isotopi più [...] abbondanti 14058Ce e 14258Ce; l’isotopo radioattivo 14458Ce, meno abbondante, è impiegato come tracciante. È l’elemento più abbondante e uno dei più reattivi tra quelli delle terre rare. Metallo tenero, ...
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cerio1
cèrio1 s. m. [lat. scient. Cerium, der. di Ceres, nome lat. dell’asteroide Cerere; fu così chiamato perché scoperto, dai chimici sved. W. Hisinger e J. J. Berzelius, nel 1803, due anni dopo la scoperta dell’asteroide fatta dall’abate...
xenotime
(o xenotimo) s. m. [comp. di xeno-, per arbitraria alteraz. del gr. κενός «vuoto, vano», e gr. τιμή «onore», con allusione al fatto che il chimico sved. J. J. Berzelius ritenne, erroneamente, che contenesse un nuovo elemento]. – Minerale...