BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] Nell'ultimo discorso pronunciato alla dieta di Innsbruck il 12 giugno 1914, in occasione della legge relativa all'aumento dei bersaglieri provinciali, che era competenza della dieta ratificare, la rottura del B. con lo Stato di cui era suddito trova ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] quando questi - per fare economie e per marcare le sue distanze da La Marmora - propose di ridimensionare i bersaglieri. Combatté insomma molte battaglie, ma non seppe allearsi definitivamente con nessuno. Nella stessa sua Venezia, dove pure era ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] scelte qualificanti: una vasta intelaiatura di comandi e reparti, con 30 divisioni quaternarie, 125 reggimenti di fanteria, alpini e bersaglieri e 53 reggimenti d'artiglieria (rispettivamente 25, 116 e 51 nel 1910); la ferma di diciotto mesi, invece ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] anche l'ultimo tentativo di evitare il ricorso alle armi fatto dal ministro prussiano a Roma, la fanteria e i bersaglieri entrarono in Roma. Il ministero diede però l'impressione di essere stato incerto fino all'ultimo, meritandosi gli icastici versi ...
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bersagliera
bersaglièra s. f. [femm. di bersagliere], scherz. – Donna di modi pronti, decisi e spavaldi. Per la locuz. alla bersagliera, v. bersagliere.
bersaglierismo
s. m. [der. di bersagliere]. – Termine usato talora per definire un comportamento ritenuto tipico dei bersaglieri, caratterizzato cioè da arditezza e generosità non disgiunta da una certa spavalderia.