Letterato senese (sec. 15º-16º). Medico a Ferrara sotto Borso d'Este, fu autore di versi, di un commento ai Trionfi di Petrarca, e di due belle novelle, cui è affidato il suo nome, Vita di Madonna Onorata e, migliore, quella di Angelica Montanini e Anselmo Salimbeni (Opera dilettevole e nuova de gratitudine et liberalità, 1511) ...
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GUALANDI, Giovan Bernardo
Simona Mammana
La data di nascita del G., non documentata, cade probabilmente al principio del XVI secolo, se si prende come punto di riferimento il 1526, anno della sua prima [...] arguti e piacevoli, e sentenze notabili, così di principi come di filosofi, tradotti in lingua toscana per m. Gio. Bernardo Gualandi fiorentino (Venezia, Gabriel Giolito de' Ferrari, 1565; poi di nuovo ibid. 1566 e 1567).
Come ha evidenziato Cherchi ...
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BERNARDO di Stefano
Giuseppe E. Sansone
Meglio noto col nome di Gambino d'Arezzo, visse nel sec. XV; il soprannome di Gambino, probabilmente, gli fu dato a causa della piccola statura. Le scarse notizie [...] che abbiamo della sua vita si desumono dal poco che l'autore dice di sé nei suoi versi. Il Gamurrini, il quale pone la data di nascita di B. tra il 1420 e il 1430, ritiene che questi si sia sposato intorno ...
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BERNARDO da Bologna
Cesare Segre
Autore del sonetto Aquella amorosetta foresella inviato a Guido Cavalcanti, che gli rispose col sonetto Ciascuna fresca e dolce fontanella (XLIV a-b dell'edizione Favati), [...] di Cino da Pistoia (ma attribuito da alcuni codici a Dante), B. è, inoltre, citato nei sonetti Bernardo, quel de l'arco del Diamasco e Bernardo, quel gentil che porta l'arco, rispettivamente di Onesto da Bologna e di Cino da Pistoia.
Lo Zaccagnini ...
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Poeta spagnolo (Valdepeñas 1568 - Portorico 1627): sacerdote nel Messico, più tardi abate in Giamaica e (1620) vescovo di Portorico. Ci rimangono di lui Grandeza mejicana (1604), elogio in terza rima di [...] in prosa e in versi, di carattere pastorale, El siglo de oro en las selvas de Erífile; e l'opera maggiore, El Bernardo (1624): poema in 24 canti (ricco d'invenzioni e di vivacità, ma piuttosto prolisso e superficiale nella sua fastosità barocca tutta ...
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Trovatore provenzale (seconda metà del sec. 12º), cognominato dal castello di Ventadorn nella Corrèze, dove avrebbe avuto i natali. Frequentò, intorno al 1170, la corte letteraria d'Eleonora d'Aquitania, e fu in rapporti con il romanziere francese Chrétien de Troyes. Restano di lui poco più di quaranta poesie, quasi tutte canzoni d'amore, che lo definiscono fra i massimi rappresentanti della lirica ...
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Poeta (Murano 1756 - Portogruaro 1830); traduttore di lirici tedeschi e inglesi (Le Notti dello Young), dai quali trasse ispirazione per i suoi Versi (1784: nell'ediz. sono anche le traduzioni). ...
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Ebraista e bibliografo (Castelnuovo d'Ivrea 1742 - Parma 1831). Professore di lingue orientali nell'università di Parma, fu soprattutto gran conoscitore della letteratura giudaica medievale (una sua raccolta di manoscritti e stampe, oggi nella Biblioteca Palatina di Parma, è una delle più vaste e pregevoli collezioni di scritti ebraici esistenti). Oltre al catalogo di questa sua collezione, il De R. ...
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Poeta messicano (Città di Messico 1899 - ivi 1948), autore di raffinate opere di poesia di ispirazione onirica: Avidez (1921); El trompo de siete colores (1925); Muerte de cielo azul (1937). Ha scritto inoltre poemi in prosa (Red, 1928), racconti (Cinco horas sin corazón, 1940) e saggi critici, che trattano specialmente di antiche culture messicane. Il volume Sueño y poesía (post., 1953) raccoglie ...
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Erudito (Cividale del Friuli 1687 - Venezia 1775), domenicano. Vicario generale del suo Ordine (1733-35; 1753-55), autore fra l'altro di un'opera su s. Tommaso (De gestis et scriptis ac doctrina S. Thomae, 1750), inclusa poi nell'edizione leonina delle opere dell'Aquinate ...
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bernarda
s. f. [dal nome di persona Bernarda]. – 1. Antica unità di misura di capacità per aridi usata in Romagna dal sec. 14° al 16°, equivalente a poco più di 14 litri. Una misura più ridotta era chiamata bernardèlla. 2. Denominazione scherz....
bernardo l'eremita
bernardo l’eremita locuz. usata come s. m. [dal fr. bernard-l’hermite, di creazione burlesca provenz.]. – Crostaceo marino della famiglia paguridi, che si appropria di conchiglie di molluschi entro cui insinua l’addome.