Cantante (Tempio Pausania 1881 - Roma 1955). Studiò al conservatorio di Roma e poi coi maestri Sbriscia e Martino. Nel 1910 debuttò come tenore al Teatro Costanzi. Ottenne in seguito grandi successi in tutto il mondo specialmente come interprete dei repertorî verdiano e verista ...
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Uomo politico argentino (Buenos Aires 1822 - ivi 1906); durante il governo di I. M. de Rosas fu membro della legazione argentina nel Cile (1843-46). Caduto Rosas, fu collaboratore di I. I. Urquiza, deputato alla Convenzione bonaerense (1860) e più volte ministro delle Finanze e degli Esteri (1874-80); candidato alla presidenza (1886 e 1892), presidente del partito radicale dopo la morte di L. N. Alem ...
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Erudito spagnolo (Málaga 1565 - Cordova 1645). Uomo di grande cultura, si dedicò in particolare agli studi di linguistica. Visse due anni a Roma, dove pubblicò nel 1606: Del origen y principio de la lengua castellana ó romance que hoy se usa en España. Si occupò anche di archeologia della Spagna e dell'Africa (Varias antigüedades de España, África y otras provincias, 1614) ...
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ZILOTTI, Domenico Bernardo
Vincenzo Golzio
Pittore paesista e incisore, nato nel 1730 a Borgo presso Bassano, e morto intorno al 1780. Educatosi all'arte in Venezia, dipinse paesaggi nella maniera dello [...] Zuccarelli. Praticò anche l'incisione in rame, seguendo il Wagner e il Bartolozzi. Oltre a incidere composizioni originali, nelle sue stampe riprodusse quadri di pittori contemporanei, come Francesco Simonini ...
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Pittore e scrittore (Napoli 1683 - ivi 1750 circa). La sua opera di pittore è sconosciuta. Fonte preziosa, ma da consultarsi con cautela, le sue Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani (3 voll., 1742-44) ...
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Filosofo francese (m. tra il 1126 e il 1130), è stato confuso con Bernardo Silvestre (v.) e con Bernardo di Moëlan (v.); è tra i maggiori maestri di Chartres, dove insegnò dal 1114 al 1119; fu poi a Parigi; [...] gli furono discepoli Giovanni di Salisbury, che lo giudicò "il più perfetto fra i platonici", Guglielmo di Conches e Riccardo di Coutances. Nulla resta delle sue opere, ma del suo insegnamento abbiamo ...
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Architetto e scultore (fine sec. 14º - inizî 15º), fu a servizio di Gian Galeazzo Visconti come ingegnere del castello di Pavia. Lavorò alla fabbrica del Duomo di Milano e alla costruzione della chiesa della Certosa di Pavia ...
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Benedettino (Siena 1272 - ivi 1348). Dopo aver vissuto a Siena fino al 1313, con altri due nobili senesi, T. si ritirò a vita eremitica ad Accone, presso Siena, dove costituì una comunità religiosa che nel 1319 fu riconosciuta dal vescovo di Arezzo come Congregazione di Monte Oliveto, che praticava la regola benedettina riformata e si dedicava essenzialmente a vita contemplativa. La nuova congregazione ...
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Figura leggendaria della vecchia epica spagnuola, la cui origine e le cui vicende non sono ancora ben chiare.
Le antiche cronache latine di Lucas de Tuy e Rodrigo Ximenez de Rada ne narrano la storia con [...] Alfonso il Casto, quando, dopo i regni di Ramiro e Ordoño, salì al trono Alfonso il Magno, scoppiò ardente la lotta tra Bernardo risoluto a volere la liberazione del padre e il re che vi si rifiutava, perché non voleva violare la volontà di Alfonso ...
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A questo trovadore la poesia amorosa provenzale deve forse la sua fortuna e i progressi successivi, avendole egli dato col suo felicissimo ingegno un'impronta indelebile. Narra la biografia provenzale [...] di Luigi VII, figlia di Guglielmo VIII e nipote di Guglielmo VII, primo dei trovadori provenzali. Alla corte d'Inghilterra accenna Bernardo in varie canzoni e loda i reali. Ma di amore non è mai da parlare, bensì di ossequio che il girovago cantore ...
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bernarda
s. f. [dal nome di persona Bernarda]. – 1. Antica unità di misura di capacità per aridi usata in Romagna dal sec. 14° al 16°, equivalente a poco più di 14 litri. Una misura più ridotta era chiamata bernardèlla. 2. Denominazione scherz....
bernardo l'eremita
bernardo l’eremita locuz. usata come s. m. [dal fr. bernard-l’hermite, di creazione burlesca provenz.]. – Crostaceo marino della famiglia paguridi, che si appropria di conchiglie di molluschi entro cui insinua l’addome.