CENATEMPO (Cenatiempo, Genatempo), Gerolamo (Geronimo)
Sandra Vasco Rocca
La prima notizia relativa a questo pittore napoletano, nato presumibilmente tra l'ottavo e il nono decennio del XVII secolo, [...] s. Pietro Celestino e, sulle pareti laterali, i due quadri a olio con la Nascita di s. Pietro Celestino e 'Aquila 1968, pp. 202, 205, 348; U. Chierici, La basilica di S. Bernardino a L'Aquila, Genova 1969, pp. 43 s.; A. Gambacorta, La Maddalena di G ...
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CASSIANI, Baldassarre (in religione Stefano), detto il Certosino
Anchise Tempestini
Figlio di Antonio, nacque ad Ansano, presso Pescaglia (Lucca), il 9 marzo 1636. Il 10 genn. 1653 vestì l'abito nella [...] anche di recente, lo hanno classificato come allievo di Bernardino Poccetti. Ma la cosa è impossibile, essendo questi morto nel palazzo Orsetti-Cittadella di Lucca e i seguenti quadri nella certosa di Farneta: Pentecoste sull'altare della chiesa ...
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BERTOLOTTO
Giovanna Terminiello Rotondi
Famiglia genovese di pittori la cui attività si svolse per ben quattro generazioni di padre in figlio, tanto che, come riferisce il Soprani, "per quasi due secoli [...] egli operò come pittore, preferendo perfezionarsi nel restauro dei quadri "dei migliori maestri" (Soprani), professione nella quale di stampe e di quadri antichi. La tradizione gli attribuisce le pitture dei coro di S. Bernardino a Piacenza, datate ...
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AVANZINI, Pier Antonio
Andrea Emiliani
Nacque a Piacenza nel 1656, studiò a Bologna con Marc'Antonio Franceschini e collaborò con questo nell'esecuzione di molte opere, spesso tramutando in quadri i [...] nella chiesa della Santa Vergine di Campagna (cappella di S. Bernardino da Siena, Madonna e santi), nelle chiese di S. Giovanni di un San Filippo Benizzi che celebra la messa e di tre quadri sopra le porte nella chiesa della Madonna della Piazza.
L'A. ...
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scuro1
scuro1 agg. e s. m. [lat. obscūrus, con aferesi della sillaba iniziale]. – 1. agg. a. Oscuro, poco illuminato; che è privo, parzialmente o del tutto, di luce: un luogo s.; un antro s. e tenebroso; una notte molto s.; a notte s., a notte...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...