GIOVANNI da Cerreto, detto Tacuino
Margherita Breccia Fratadocchi
Originario del Monferrato, di G. si ignora la data di nascita e non si hanno notizie sul periodo precedente al suo arrivo a Venezia, [...] che questi erano in uso a Firenze già dal XIV secolo.
G. fu il terzo dei tipografi trinesi - dopo Bernardino Giolito de' Ferrari, detto Stagnino, e Guglielmo da Trino, detto Anima mia - ad abbandonare la città d'origine per stabilirsi a Venezia ...
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CONTI, Nicolò (Comes, de Comitibus)
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente a Padova nella prima metà del sec. XV. Molto probabilmente il C. è da identificare con l'omonimo nobile padovano figlio di [...] vecchi beni feudali della sua famiglia. Il Conti in questione sposò Margherita Lisca, da cui ebbe Naimerio, Antonio, Bernardino, Ludovico e Francesco. Interessatosi all'astronomia e alla matematica fin da giovane, dopo aver studiato all'università di ...
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DELLA PORTA, Giovanni Francesco (Francesco)
Carrol Brentano
Figlio di Bartolomeo, scultore alla certosa di Pavia fra il 1484 e il 1503, fratello di Giovanni Giacomo, anch'egli scultore (cfr. voce in [...] 1933). La tela doveva rappresentare la Vergine, s. Francesco e s. Bernardino;e il D. restituì, per amor di Dio, 300 degli 800 anche il corniciaio del più grande pittore del tempo, Defendente Ferrari, che lavorava allora a Chivasso.
Fonti e Bibl.: per ...
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BONA, Tommaso
Angela Ottino Della Chiesa
Pittore, figlio di Bernardino, di famiglia patrizia, nacque a Brescia nel 1548. Prima opera documentata (1580) che ci sia rimasta è la Madonna con i ss. Sebastiano [...] Pietro Martire e S. Domenico con la donna impudica, già nella chiesa di S. Domenico, e nel 1878 ancora in casa Ferrari (Da Ponte); quattro piccole tele coi vari Supplizi sostenutidai ss. Faustino e Giovita, ricordate in tutte le antiche guide, nella ...
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BELPRATO, Giovanni Vincenzo
Romeo De Maio
Nacque a Napoli o, più probabilmente, in Anversa (Aquila) nel primo decennio del sec. XVI, se nel 1528 egli poteva succedere nella contea a suo padre Giovanni [...] , Annali di Gabriel Giolito de' Ferrari, II, Roma 1895, p. 19).
Nello stesso anno in cui usciva la versione del Solino il B. si ritirò dalla vita pubblica lasciando la contea e le terre baronali a suo figlio Bernardino. Poi, non senza che influisse ...
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BOLZETTA, Francesco
Alfredo Cioni
Fu libraio ed editore in Padova durante l'ultimo decennio del Cinquecento e fino alla metà del Seicento.
Del B. si trova menzione nelle carte padovane rinvenute solo [...] ricordare: In duos Aristotelislibros commentarii di Bernardino Petrella (1595), Universitatis artistarum et medicorum , in Misc. di scritti di bibl. ed erudiz. inmem. di L. Ferrari, Firenze 1952, pp. 191 ss.; B. Saraceni Fantini, Prime indagini sulla ...
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BELEGNO, Alvise
Gino Benzoni
Figlio di Bernardino, nacque a Venezia nel 1539. Studiò diritto, non trascurando nel contempo le lettere. Fu uno dei più giovani frequentatori della casa di Domenico Venier, [...] di minor rilievo - nella conversazione sulla morte, che Valerio Marcellino, nel suo Diamerone (Venezia, Gabriele Giolito de' Ferrari, 1563), racconta svolgersi pacata e rasserenante in due giornate in casa, appunto, di Domenico Venier. Il B. sì ...
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ABBATI, Pietro Andrea
Sergio Bertelli
Figlio di Bernardino e di Barbara Baschieri, fu battezzato a Modena il 16 sett. 1693. Nominato ingegnere ducale nel luglio 1727 e soprintendente dei giardini e [...] opere di canalizzazione e difesa nei possedimenti di Vignola, in collaborazione con l'abate F. Vandelli, e in Maremma. A Ferrara si occupò della derivazione del Reno e della sua immissione nel Po a Pontelagoscuro.
Il 14 apr. 1753 venne cancellato dai ...
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