Pittore (Siena 1612 - Roma 1676). Ai modi legati all'insegnamento di R. Manetti si unì nella sua arte l'influenza della cultura romana e in particolare di A. Sacchi. A Roma, dal 1657, lavorò per Alessandro VII. Tra le opere: Giudizio di Salomone (Siena, coll. Chigi-Saracini); Sacra Famiglia (Roma, S. Maria del Popolo); Inverno (Ariccia, palazzi Chigi) ...
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Comune della provincia di Roma, sui Colli Albani, tra il 15° e il 16° miglio della Via Appia. Occupa una posizione del tutto singolare, su uno sprone formato da una colata di lava del Vulcano Laziale ricoperta [...] Courtois borgognone, i sei altari hanno quadri rispettivamente di Giacinto e di Ludovico Gimignani, di Emilio Taruffi, di BernardinoMei, di Raffaele Vanni e di Alessandro Mattia da Farnese (del quale è pure un quadro votivo, già nella demolita ...
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TORNIOLI, Niccolò
Giulia Martina Weston
Nacque a Siena nel 1606, figlio di Lorenzo, pesatore alla Dogana, e di Maria Cassati.
Documentato nella città natale nel 1622 quale compare di cresima di Matteo [...] Pinacoteca di Bologna, in Bollettino d’arte, LXX (1985), pp. 217-232 (in partic. p. 228); M. Ciampolini, N. T., in BernardinoMei e la pittura barocca a Siena (catal.), a cura di F. Bisogni - M. Ciampolini, Siena 1987, pp. 109-121; R. Cannatà, in ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] naturamortistica, di volta in volta affiancato per la realizzazione delle figure, oltre che dal M., da Giacinto Brandi, BernardinoMei e Filippo Lauri. Della stessa specie si deve considerare l'impegno nella mirabile e celebrata serie dei quattro ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] e il 1649 e collocate lungo le due pareti della chiesa (vi furono impegnati, tra gli altri, Astolfo Petrazzi, BernardinoMei, Raffaello Vanni e il figlio del M., Domenico). Le due facce dello stendardo, separate, furono poi poste rispettivamente sull ...
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NASINI
Felice Mastrangelo
– Famiglia di pittori toscani operosi tra il XVI e il XVIII secolo soprattutto a Siena e nel territorio circostante.
Una impari fortuna storiografica ha riguardato i componenti [...] Antonio N. a Fontanellato, in Bollettino d’arte, s. 6, LXIX (1984), 25, pp. 85-88; M. Ciampolini, Antonio N., in BernardinoMei e la pittura barocca a Siena (catal., Siena), a cura di F. Bisogni - M. Ciampolini, Firenze 1987, pp. 211-236; P. Torriti ...
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VANNI, Raffaello
Silvia Bruno
VANNI, Raffaello. – Figlio del pittore Francesco (v. la voce in questo Dizionario) e di Caterina Rossetti, venne battezzato a Siena il 3 settembre 1595 (Galli, 1995, p. [...] . 60 s.; M. Ingendaay Rodio, Überlegungen zur Barockmalerei in Siena 1640-1750, in Storia dell’arte, 1983, n. 47-49, p. 200; BernardinoMei e la pittura barocca a Siena (catal.), a cura di F. Bisogni - M. Ciampolini, Siena 1987, pp. 20, 22 s., 25, 83 ...
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PETRAZZI, Astolfo
Felice Mastrangelo
PETRAZZI, Astolfo. – Nacque a Siena il 20 novembre 1580 da Lazzaro di Giovan Francesco da Modena, di professione cappellaio, e da Lucrezia (Avanzati, 1987, p. 59).
Petrazzi [...] Pubblico di Siena. Vicende costruttive e decorazione, a cura di C. Brandi, Milano 1983, pp. 145-349; E. Avanzati, A. P., in BernardinoMei e la pittura barocca a Siena (catal., Siena), a cura di F. Bisogni - M. Ciampolini, Firenze 1987, pp. 59-82; A ...
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LAURI (Lawers), Filippo
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore fiammingo Balthasar Lawers, italianizzato in Lauri, e di Elena Cousin, nacque a Roma il 25 ag. 1623. Ricevette i primi insegnamenti dal fratello [...] protagonisti della scena artistica del pontificato Chigi: le figure delle altre tele vennero eseguite da Carlo Maratta, Giacinto Brandi e BernardinoMei; e a G.M. Morandi si dovette il ritratto di Mario de' Fiori nell'atto di dipingere.
A cavallo tra ...
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RIMINALDI, Orazio
Franco Paliaga
RIMINALDI, Orazio. – Figlio del lucchese Francesco, di professione tintore, stabilitosi con la famiglia a Pisa verso la fine del Cinquecento, e di una Giulia di cui [...] , delicato nel manneggio del pennello». Riflessioni sulla fortuna critica del pisano O. R., in Da Santi di Tito a BernardinoMei. Momenti del caravaggismo e del naturalismo nella pittura toscana del Seicento, a cura di P. Carofano, Pisa 2004, pp ...
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