Berry ⟨bèri⟩, Halle (propr. Halle Maria). ᅳ Attrice cinematografica statunitense (n. Cleveland 1966). Dopo alcune esperienze televisive è stata scritturata nel 1991 da S. Lee per Jungle fever, ma è con [...] il premio Oscar come miglior attrice protagonista (la prima protagonista afroamericana), nonché l'Orso d'argento al Festival di Berlino. Tra le sue altre interpretazioni: Gothica (2003); Catwoman (2004); X-Men: the last stand (2006); Perfect stranger ...
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Winterbottom, Michael. – Regista cinematografico britannico (n. Blackburn 1961).Talento eclettico e prolifico, a volte discontinuo ma mai superficiale, ha saputo cimentarsi con grande forza inventiva nei [...] , fim duro e provocatorio sul rapporto violento e psicotico tra due ragazze. Nel 2003 ha vinto l'Orso d'oro al festival di Berlino per In this world (Cose di questo mondo, 2002), e, nel 2006, l'Orso d'argento (insieme a M. Whitercross) per The road ...
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Occhipinti, Michela. – Regista italiana (n. Roma 1968). Saldamente ancorata ai temi della contemporaneità, dagli anni Novanta ha iniziato l’attività di assistente di produzione, esordendo nella regia con [...] distonici rispetto alla cultura occidentale, spesso analizzati da una prospettiva di marginalità e di isolamento, tra i suoi lavori più recenti si segnala Il corpo della sposa – Flesh out (2019), presentato in concorso al 69° Festival di Berlino. ...
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WENDERS, Wilhelm, detto Wim
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Dopo aver studiato medicina e filosofia, si dedicò, a Parigi, alla pittura e, a Monaco, [...] . Wenders e il cinema della tarda modernità, Urbino 1990; Wim Wenders, a cura di G. Spagnoletti, Roma 1991; N. Groto, Wenders, Berlino 1991; R.Ph. Kolker, P. Beiken, The films of Wim Wenders, New York 1993; L. Antoccia, Il viaggio nel cinema di Wim ...
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Hollander, Frederick (forma anglicizzata di Hollaender, friedrich)
Ermanno Comuzio
Compositore tedesco, nato a Londra il 18 ottobre 1896 e morto a Monaco di Baviera il 18 gennaio 1976. Figlio d'arte, [...] in cui si era formato. Nel corso della sua attività ricevette quattro nominations all'Oscar.
Crebbe e si formò musicalmente a Berlino, dove il padre Victor, già affermatosi come compositore di operette, fu chiamato nel 1897 a ricoprire il ruolo di ...
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Wicki, Bernhard
Francesco Costa
Attore e regista cinematografico e teatrale, nato a St. Pölten (Austria) il 28 ottobre 1919, da padre svizzero e madre ungherese, e morto a Monaco di Baviera il 5 gennaio [...] Gramm Licht (1960) con prefazione di F. Dürrenmatt.
Figlio di un costruttore, ultimati gli studi frequentò corsi di recitazione (a Berlino, 1938-39, sotto la guida di Gustaf Gründgens) e di regia (a Vienna, 1940), finché fu internato nel campo di ...
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Vidor, Charles (propr. Károly)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 27 luglio 1900 e morto a Vienna il 4 giugno 1959. Chiarezza, pulizia [...] conflitto tentò senza molta fortuna di lavorare nel cinema come montatore e assistente alla regia per gli studi dell'UFA a Berlino. Furono l'incontro e l'amicizia con il regista ungherese Alexander Korda a convincerlo a trasferirsi nel 1924 negli USA ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Waxahachie, Texas, 1932). Formatosi all’Università del Texas e alla Columbia University (in giornalismo e sceneggiatura) e già noto nel mondo dell’editoria [...] Oscar e quattro Golden Globe) e Places in the heart (1984, Le stagioni del cuore, migliore regia al Festival di Berlino e migliore sceneggiatura originale agli Academy Awards). Tra i suoi film più recenti si citano Twilight (1998), The human stain ...
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Regista cinematografico italiano (n. Dorgali, Nuoro, 1965). Laureatosi al DAMS di Bologna e diplomatosi in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, negli anni Novanta ha realizzato i cortometraggi [...] a M. di aggiudicarsi il David di Donatello come miglior regista emergente. Dopo aver presentato Sonetàula (al Festival di Berlino 2008) e Tajabone (Mostra di Venezia, 2010), nel 2012 ha concorso nella sezione Orizzonti della kermesse veneziana con ...
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STEIGER, Rodney Stephen, detto Rod
Giovanni Grazzini
Attore cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Westhampton (Long Island, New York) il 14 aprile 1925. Trascorsa un'infanzia difficile, [...] pegni), all'ebreo polacco divenuto strozzino dopo la persecuzione nazista, interpretazione che gli valse il premio del Festival di Berlino e la nomination all'Oscar: preludio dell'Academy Award, vinto poco dopo per come aveva saputo calarsi nei panni ...
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berlina1
berlina1 s. f. [forse dal ted. ant. bretling «asse, tavola»]. – 1. Pena infamante, di antica origine barbarica, usata soprattutto nel medioevo, ma ancora vigente nel sec. 19°: consisteva nel portare il condannato in luogo esposto...
berlina2
berlina2 s. f. [dal fr. berline, così detta dal nome di Berlino, città dove sarebbero state costruite le prime berline dal piemontese F. di Chiese, verso il 1670]. – 1. Carrozza a quattro ruote con sospensione elastica della cassa...