Pal, George
Roy Menarini
Regista, animatore e produttore cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Cegled il 1° febbraio 1908 e morto a Los Angeles il 2 maggio 1980. Fu uno dei più [...] Stati Uniti, oltre che un precursore importante dell'industria degli effetti speciali applicati al film. Collaborò con l'UFA a Berlino all'inizio degli anni Trenta prima di lasciare la Germania nazista e rifugiarsi, dopo varie tappe, a Hollywood. Nel ...
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Regista e sceneggiatore giapponese (n. Kanagawa 1978). Laureato presso l'università di Tokyo, ha studiato regia alla Tokyo University of the Arts. Autore di documentari e cortometraggio, è con il film [...] con Gūzen to sōzō (Il gioco del destino e della fantasia), si è aggiudicato il Gran premio della giuria al Festival di Berlino dello stesso anno. Con Doraibu mai kā (Drive My Car, 2021) è stato insignito del premio per la migliore sceneggiatura al ...
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Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] .
L'ambizioso teatrante tedesco Hendrik Höfgen, insofferente della mediocrità che si respira nella sua città, si trasferisce da Amburgo a Berlino. Qui, dopo la gavetta in cabaret di sinistra e in salotti esclusivi, realizza il sogno di una vita ...
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Ivens, Joris
Gianni Rondolino
Regista cinematografico nederlandese, nato a Nijmegen il 18 novembre 1898 e morto a Parigi il 28 giugno 1989. Autore di una cinquantina di documentari girati in ogni parte [...] .Si accostò al cinema dopo avere studiato economia in patria e chimica e fotografia in Germania (Technische Hochschule, Charlottenburg, Berlino), dove lavorò tra il 1924 e il 1925 presso gli stabilimenti fotografici di Dresda (ICA e Ernemann) e di ...
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Regista teatrale e cinematografico francese (Lézigné, Maine-et-Loire, 1944 - Parigi 2013). Ha esordito nel 1965 con Fuenteovejuna di Lope de Vega e con L'héritier de village di P. Marivaux, attirando l'attenzione [...] Margot (1994), per il quale ha vinto il premio della Giuria del Festival di Cannes. Nel 2001 ha vinto a Berlino l'Orso d'oro con Intimacy (Nell'intimità), tratto dal romanzo omonimo dello scrittore britannico Hanif Kureishi. Nel 2003 ha presentato ...
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MacLaine, Shirley
Nome d'arte di Shirley Beaty MacLean attrice cinematografica statunitense, nata a Richmond (Virginia) il 24 aprile 1934. Intelligente e spiritosa, l'espressione luminosamente ironica, [...] frivole, tenere e intimamente fragili, di un'ingenuità talvolta conturbante. Dopo essere stata premiata nel 1959 al Festival di Berlino per Ask any girl (Tutte le ragazze lo sanno) di Charles Walters, nel 1984, dopo numerose nominations, ha ottenuto ...
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Nome d'arte di Werner Stipetic, regista cinematografico e teatrale tedesco, nato a Monaco di Baviera il 5 settembre 1942. Poeta di folli avventure condannate in partenza, con Aguirre ‒ Der Zorn Gottes [...] uno dei maggiori esponenti del Neuer Deutscher Film. Il suo primo film Lebenszeichen (1968) era stato accolto al Festival di Berlino con il premio speciale della giuria per l'opera prima. H. ha ottenuto poi due riconoscimenti al Festival di Cannes ...
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Kasdan, Lawrence
Altiero Scicchitano
Regista e sceneggiatore statunitense, nato il 14 gennaio 1949 a Miami Beach (Florida). Il cinema di K. è un abile miscuglio di generi e di tonalità. I suoi film [...] tourist, 1988, Turista per caso; Grand Canyon, 1991, Grand Canyon ‒ Il cuore della città, Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1992) sono attraversati da una vena dolceamara e da un'ambizione corale vicina al cinema di Robert Altman, con la ...
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Attrice cinematografica italiana (Grosseto 1935 - Roma 2017). Fotomodella e indossatrice, dotata di una raffinata bellezza, negli anni Cinquanta e Sessanta è stata una delle attrici italiane più note [...] la protagonista del film di M. Monicelli Donatella, per il quale è stata premiata con l'Orso d'argento al Festival di Berlino. Da allora è stata richiesta da produttori europei e statunitensi e da registi come M. Bolognini (La notte brava, 1959), D ...
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Cabaret
Antonio Faeti
(USA 1971, 1972, colore, 134m); regia: Bob Fosse; produzione: Cy Feuer per Allied Artists/ABC; soggetto: dall'omonima commedia musicale di Joe Masteroff, ispirato al testo teatrale [...] steso sul marciapiede, con i passanti che non sono interessati, perché quella è la quotidiana dimensione del vivere nella Berlino weimariana.
L'altro fortilizio è una serena trattoria di campagna, resa dolcissima da un sole complice, lontanissima da ...
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berlina1
berlina1 s. f. [forse dal ted. ant. bretling «asse, tavola»]. – 1. Pena infamante, di antica origine barbarica, usata soprattutto nel medioevo, ma ancora vigente nel sec. 19°: consisteva nel portare il condannato in luogo esposto...
berlina2
berlina2 s. f. [dal fr. berline, così detta dal nome di Berlino, città dove sarebbero state costruite le prime berline dal piemontese F. di Chiese, verso il 1670]. – 1. Carrozza a quattro ruote con sospensione elastica della cassa...