Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, si accostò via via al pragmatismo, al modernismo cattolico, a Bergson e soprattutto all'idealismo crociano, ma anche al socialismo sindacalista (La cultura italiana, con G. Papini, 1906 ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] ed entusiasti la cui concezione dell'arte era fondata su principi non lontani da quelli dei filosofi francesi contemporanei, Bergson e Boutroux. In relazione a questo tirocinio, il C. venne in seguito considerato il fondatore della scuola simbolista ...
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CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] se non più importanti sono le edizioni del Saggio sull'ineguaglianza delle razze di Gobineau (Roma 1902), Il riso di Bergson (Bari 1916)e soprattutto I grandi iniziati di Schuré (ibid. 1906), un testo che doveva risultare decisivo e nel quale ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] alla cultura letteraria simbolista e post-simbolista sono in Francia il magistero critico di A. Thibaudet, influenzato da H.-L. Bergson, e le riflessioni sull’arte di M. Proust che, negli scritti postumi raccolti col titolo Contre Sainte-Beuve (1954 ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] sul Sainte-Beuve, poi (attraverso il Bergson) sull'esperienza simbolista, con una capacità straordinariamente forse soltanto ora si sta delineando (con addentellati in Bergson e nel pensiero freudiano e degli esistenzialisti tedeschi), specialmente ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] avvertibili influssi della filosofia tedesca contemporanea. Lesse invece con particolare passione, oltre a Croce, Gentile e Pareto, Blondel e Bergson, e anche Marx. L'amicizia con alcuni antifascisti, fra cui A. Garosci e C. Levi, lo stimolava da un ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] , era venuta e veniva parallelamente elaborando con rigorosa metodologia. Anzi, delle une (corroborate anche da letture del Bergson) e delle altre i frammentisti tentano o attuano in qualche modo la contaminazione su un piano piuttosto empirico che ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] , il D. ne spiega la nascita non tanto sotto "la costellazione proustiana" quanto piuttosto sulla traccia tonale di Bergson e delle Operette morali leopardiane. Il racconto Amedeo, senza "fatti", è composto interamente dalla durata dei ricordi, dalle ...
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BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] legate a popolazioni extra-europee e interpretate con criteri comparatistici, che risalgono fino alla filosofia di I. Kant e di H. Bergson, e alla psicanalisi di S. Freud e di C.G. Jung. È un'ulteriore riprova della "sete di sapere", che con ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] di spavalda infatuazione gentiliana, come consonanza razionale con una tradizione di pensiero liberale, da Croce a Bergson a Ortega, portatrice di valori personalistici.Artisticamente il ripudio del B. coincideva con la scoperta letteraria del ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...