MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] ribadita la parentela con le opere ascrivibili alla committenza di Berengario I (888-924; Elbern, 1992, p. 400); al tempo delle Crociate, in Le Crociate. L'Oriente e l'Occidente da Urbano II a San Luigi 1096-1270, a cura di M. Rey-Delqué, cat., Roma ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] donata nel 1215 all'Ordine teutonico, fu ripresa da Federico II di Svevia per ampliare l'impianto della z., che nel in modo che i monetieri non potessero avere accesso alla casa di Berengario, né viceversa (Bompaire, 1983, pp. 143-144). Quando ...
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DESIDERIO da Montecassino
H. Toubert
(o Dauferio)
Abate di Montecassino (1058-1086) all'epoca dell'apogeo del monastero benedettino e poi papa con il nome di Vittore III, D. fu tra coloro che in età [...] (1080-1100), intervenendo anche nella controversia con Berengario di Tours. Nel maggio 1086 D. venne papi nell'antichità e nel Medioevo, I (Monumenti di antichità cristiana, s. II, 4), Città del Vaticano 1941; H. Bloch, Monte Cassino, Byzantium and ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] che si svolse a Milano o a Monza. Il re Berengario I (888-924), dal 915 imperatore, nipote di Ludovico il der Romanik, a cura di A. Legner, cat., 3 voll, Köln 1985; B. Bansch, ivi, II, pp. 420-421 nr. F59; U. Henze, ivi, III, pp. 125-130 nrr. H41-42 ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] 9° fra i donativi di Leone III a S. Susanna (Lib. Pont. II, 1892, p. 3) o di Sergio II (844-847; ivi, p. 94) ai Ss. Silvestro e Martino come a livello curiale già nel 1059, decisamente negata da Berengario di Tours (m. nel 1088), richiamata nel 1205 ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] La zona conservò il carattere fiscale fino all'età di Berengario I (888-924) che l'alienò a privati, avendo G. Mor, Dalla caduta dell'impero al comune, in Verona e il suo territorio, II, Verona 1964, pp. 3-242; P.L. Zovatto, L'arte altomedievale, ivi, ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] si aprì per l’Italia meridionale con l’azione di Federico II di Svevia di ricondurre a un’unica autorità l’impero tedesco e nel 1137 dall’unione dell’erede del regno d’Aragona con Berengario IV conte di Barcellona e che nella scelta di espansione ...
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Aix-en-Provence
G. Démians d'Archimbaud
(lat. Aquae Sextiae)
Città della Francia sudorientale, in Provenza (dip. Bouches-du-Rhône). Fondata poco dopo il 124 a.C. dal console C. Sestio Calvino, A. fu, [...] (m. 1480).
A conferma della rinnovata importanza della città, i conti la scelsero per esservi sepolti: Alfonso II, Raimondo Berengario IV e Beatrice di Provenza vollero riposare nella chiesa degli Ospedalieri, mausoleo costruito per il primo fra il ...
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