IVREA
N. Bernacchio
(lat. Eporedia; Castrum Evriae, Eborgia, Yporegia nei docc. medievali)
Città del Piemonte (prov. Torino), che si estende sulle rive della Dora Baltea ai piedi della Serra d'I., nel [...] vi fondò uno studium, affidandolo al vescovo locale. Nell'888 Guido da Spoleto istituì la marca d'I., o d'Italia, e vi pose a capo Anscario, da cui discesero Berengario II, marchese d'I. e re d'Italia tra il 950 e il 960, e Arduino (m. nel 1015), che ...
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LERIDA
M. Durliat
LÉRIDA (lat. Ilerda; catalano Lleida)
Città della Spagna nordorientale, capoluogo della provincia omonima, nella regione della Catalogna, L., città-ponte sul fiume Segre, al centro [...] dei conti di Barcellona. Il 24 ottobre 1149 Raimondo Berengario IV di Barcellona si impadronì di L. con l la sculpture, Lleida 9, 1979, pp. 167-192; N. de Dalmases, A. José i Pitarch, L'art gòtic s. XIV-XV (Història de l'art català, 3), Barcelona 1984 ...
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GAETA
M.T. Gigliozzi
(lat. Caieta)
Città del Lazio meridionale, storicamente appartenente alla Terra di Lavoro, G. si estende su un promontorio che divide il golfo omonimo da quello di Terracina.Il [...] fu governata dal duca Giovanni I, che contribuì a sconfiggere i saraceni nella battaglia del Garigliano (915), offrendo un determinante contributo militare alle forze riunite di papa Giovanni X, di Berengario re d'Italia, dell'imperatore Costantino ...
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GERONA
E. Carbonell i Esteller
(lat. Gerunda; catalano Girona)
Città della Spagna nordorientale, nella comarca del Gironese, capoluogo della provincia omonima, in Catalogna, situata alla confluenza [...] . 14°, quali il retablo dell'altare maggiore, opera di di Pere Bernés, e il baldacchino di maestro Bartomeu; i sepolcri di Raimondo Berengario II e della moglie, la contessa Ermessenda, sono opera di Guillem Morell, come attesta un documento del 1385 ...
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RIPOLL
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna nordorientale, in Catalogna (prov. Gerona), posta sulle pendici dei Pirenei, alla confluenza dei fiumi Ter e Fresser.R., crocevia di strade tra il [...] III (1097-1131) e Raimondo Berengario IV (1131-1162) recuperò il posto di privilegio che gli era appartenuto (Barral i Altet, 1973b; Rico, 1976) e rivendicò la sua indipendenza da Marsiglia, conseguita nel 1169.Nei secoli 13°-14° iniziò il declino ...
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KREMS
A. Bianchi
(ted. Krems an der Donau; Cremisa, Chremisia, Cremasa nei docc. medievali)
Cittadina dell'Austria Inferiore, posta alla quota di m. 195 sulla riva sinistra del Danubio, alla sua uscita [...] 1014 Enrico II donò un terreno, extra civitatem, al vescovo Berengario di Passau per la fondazione della parrocchiale (MGH. Dipl. zecca intorno al 1130 e probabilmente sino alla morte di Federico I nel 1190, e alla fine del secolo risulta cinta da ...
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NAMUR
S. Lupinacci
(lat. Namurcum; fiammingo Namen)
Città del Belgio, capoluogo dell'omonima provincia e sede vescovile, situata alla confluenza della Mosa con la Sambre, tra l'altopiano dell'Hesbaye [...] Lomacensis e fece parte della Lotaringia. Nel sec. 10° Berengario, primo conte di N., si insediò sullo Champeau e opere del grande orafo mosano Hugo di Oignies (v.), tra cui i piatti di legatura di un evangeliario e il calice di Egidio di Walcourt ...
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RODA DE ISÁBENA
M.C. Lacarra Ducay
Località della Spagna (Huesca), in Alta Aragona nell'antica contea di Ribagorza, situata su una collina che domina il fiume Isábena.La regione, liberata dal dominio [...] del conte di Barcellona e del principe di Aragona Raimondo Berengario IV (1137-1162) e vi fu trasferita la sede ), vescovo di Saragozza esiliato durante le persecuzioni di Diocleziano, i cui resti furono traslati ai tempi del vescovo Arnulfo in questo ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...