Nome con il quale sono complessivamente note le popolazioni autoctone dell’Africa settentrionale. Sono in generale agricoltori e allevatori di piccolo bestiame (pecore, capre), più raramente di cammelli e bovini; fra le abitazioni, oltre alla casa mediterranea a terrazza, in muratura, conservano nell’interno capanne circolari o ellittiche a tetto conico; i nomadi hanno tende a pianta quadrilatera. ...
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Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia ...
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Benī Midrā´r Emiri berberi della tribù dei Miknāsah, che nei sec. 8°-10° ebbero un piccolo Regno nel Sud marocchino, con capitale Sigilmāsah. Nel 976 furono abbattuti dai Berberi Zenāta. ...
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(gr. Γαράμαντες) Indigeni berberi del Fezzan. Sottomessi da L. Cornelio Balbo nel 19 a.C. e puniti nel 69 d.C. per una loro incursione nel territorio di Leptis, rimasero da allora fedeli a Roma favorendo, [...] sotto Domiziano, spedizioni romane in Etiopia e Sudan. Costituivano una federazione con un re; capitale era Garama (od. Germa). Gli autori latini li ricordano fino al 5° secolo ...
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(o Tuaregh) Popolazione berbera dell’Africa sahariana diffusa in Algeria, Niger, Mali e Libia. I T. sono tradizionalmente pastori nomadi, ma molti di loro si sono sedentarizzati a partire dal 1960. Il [...] e intercomprensibili e rappresenta il sottogruppo meridionale dell’entità linguistica autoctona nordafricana, tradizionalmente nota come lingua berbera; è parlata (accanto all’arabo) in Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto (Siwa), e rientra nella ...
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. Dinastia di principi berberi appartenenti alla tribù dei Miknāsah (ramo dei Ḍarīsah), che nella seconda metà del sec. VIII e nei secoli IX e X ebbero, attraverso varie vicende e interruzioni, un loro [...] nel sud marocchino, con capitale Sigilmāsah. L'origine di tale principato si riconnette con quel movimento di opposizione dei Berberi contro il dominio arabo che determinò lotte sanguinose e frequenti ribellioni, e nella seconda metà del sec. VIII e ...
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. Dinastia di emiri berberi che tennero il dominio della città di Tripoli e dei suoi dintorni nel sec. XI e nella prima metà del sec. XII. Essi appartenevano ai Maghrāwah, una delle suddivisioni del grande [...] gruppo berbero degli Zenātah. Riuscirono attraverso lunghe lotte a costituirsi un loro stato, nei primi anni del sec. XI, mentre il dominio degli Zīriti sull'Ifrīqiyah si andava indebolendo e sfasciando, e anche nel Maghrib centrale si formava un ...
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. Nome berbero del Grande Atlante, applicato dai Berberi marocchini piuttosto a parti singole della catena montuosa, con significato ora più ampio, ora più ristretto; e adoperato da geografi arabi in senso [...] montuoso dell'Africa del Nord. La forma completa del nome in berbero è Adrār n Déren cioè "montagna (o catena montuosa, altipiano è discussa: è verosimile che si riconnetta alla voce berbera che significa "occidente" e che nel linguaggio dei Tuāreg ...
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MASMŪDAH
Francesco Beguinot
. Nome di uno dei grandi rami etnici dei Berberi, del ceppo dei Brānes (al-Barānis), secondo le genealogie indigene (v. berberi). Nei primi secoli dopo l'islamizzazione [...] occupavano la massima parte del Marocco occidentale, dal Sūs al Mediterraneo, ed erano, come gli altri Brānes, sedentarî. Diedero origine al movimento religioso e politico degli Almohadi (v.) e di esso ...
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amazigh
Termine che, con il significato di «uomo libero», designa i berberi nella loro lingua (la quale è detta tamazight) ed è ormai invalso nell’uso rispetto a quello classico, derivante dal greco [...] con il significato di «barbaro» ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...