Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] 1519, Francesco I accolse Andrea del Sarto, Benvenuto Cellini e altri. Soggiornarono in Francia Jacopo di Machiavelli (1513), Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione (1527), il Galateo diGiovanni della Casa (1558) o La civil conversazione di ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] di Croce stesso, di Karl Vossler, diGiovanni Gentile, oltre che di crociani minori, spesso più rigidi nella loro dottrina di quanto a divenire celebrità nel campo della linguistica (Benvenuto Aronne Terracini, Carlo Tagliavini, Bruno Migliorini), ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] piano pratico, ne percepì la presenza.
Gli autori di alcuni dei principali commenti trecenteschi alla Commedia (l’anonimo autore dell’Ottimo commento della “Divina Commedia”, Giovanni Boccaccio, Benvenuto da Imola, Francesco da Buti, Filippo Villani ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] del provenzale, negli anni 1381-1383, è la Leandreride diGiovanni Girolamo Nadal. Ma già l’espansione del toscano e il gruppi diversi da parte degli uomini di cultura è molto antica, a partire dal riferimento diBenvenuto da Imola a un «idioma, quo ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] 1964), a cura diBenvenuto Terracini e Temistocle Fran-ceschi, non deriva da un’autonoma campagna di inchieste, ma si basa di un saggio di 25 carte. Infine altri tipi di atlanti, come l’Atlante linguistico dei laghi italiani (ALLI) diGiovanni ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] nel XVI secolo, mentre ancora negli scritti cinquecenteschi diBenvenuto Cellini, per fare un esempio, si trovano forme Alessandra (1996), Rilievi grafici sui volgari autografi diGiovanni Boccaccio, «Studi di grammatica italiana» 16, pp. 5-74. ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] di rime antiche (1527), altera meccanicamente, con assimilazione progressiva, in forosetta il foresetta cavalcantiano e lega al vocabolario italiano un lemma supposito, da cui a suo tempo Giovanni e Filologia-Omaggio a Benvenuto Terracini, Milano 1968 ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] casi emerse l’attenzione al parlato (così nell’Ercolano di Varchi), o la classificazione delle parole in base alle torinese, Matteo Bartoli, Benvenuto Terracini, e Giulio Bertoni da Vittore Pisani a Devoto, Giovanni Nencioni e Antonino Pagliaro (cfr ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] 15) egli disse non mi cognoscere né sapere chi io mi fussi (Benvenuto Cellini, Vita I, p. 109).
Nelle costruzioni in cui il oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Calvino, ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Buzzati, Dino (1993), Il segreto del Bosco Vecchio, Milano, Mondadori.
Calvino, Italo (1985), Il cavaliere inesistente, Milano, Garzanti.
Cellini, Benvenuto (1985), Vita, a cura di ...
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plurisposato
p. pass., s. m. e agg. Chi o che si è sposato più volte. ◆ Sul «New York Times», pagina degli editoriali, si discute se sia il caso o no di farsi un cowboy. […] È stato preso seriamente, come è logico in un grande Paese che ha...