Fortuna
Fiorenzo Forti
Se per il Trecento la fortuna di D. in E. coincide quasi completamente con la fortuna di D. a Bologna (v.), l'età umanistica vede emergere piuttosto Ferrara, dove i poeti estensi, [...] E. prove di perdurante interesse per la poesia dantesca, dal goffo tentativo d'imitazione del bolognese Giovanni Filoteo Achillini, , delle chiose diBenvenuto e di altri testi nei Rerum e nelle Antiquitates, non manca di riferirsi espressamente all ...
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APPIANI, Giovanni (detto Vanni)
Ottavio Banti
Figlio diBenvenuto, nacque a Pisa verso la fine del sec. XIII. Come il padre esercitò la professione di notaio, e ricoprì vari uffici nella amministrazione [...] imposte dai Visconti, per una particolare clausola annessa al testo del trattato, ce ne fu anche una secondo la quale il Comune di Pisa dovette richiamare in città l'A., che ne era stato bandito e restituirgli i beni confiscati.
Ciò induce a credere ...
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FABBRI (Fabri, Fabbro), Lodovico (Lodovico da Fano)
Simona Foà
Scarse sono le notizie su questo erudito ed umanista, nato presumibilmente a Fano (prov. di Pesaro e Urbino) tra la fine del sec. XV e [...] romana degli anni successivi al sacco della città. Conobbe Benvenuto Cellini, che nella Vita ricorda il F. definendolo "litterato Giovanni Gaddi alla revisione delle sue Posteriores castigationes alle Familiari di Cicerone. Proprio da una lettera di ...
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CERVI (Cervini), Giovanni Battista
C. Willemijn Fock
Figlio di Anton Maria, nacque a Firenze e fu battezzato il 28 dic. 1532 a S. Nicolò Oltrarno (Firenze, Arch. dell'Opera del Duomo, Battesimi Maschi).Il [...] tempo di Francesco I: i fiamminghi J. Bylivelt e Giovanni Domes. Questa comunanza di stile fra orefici di origine e . 967 s. ("Recapiti di cassa"); Ibid., Arte della seta, n. 13. c. 126v.; I. B. Supino, L'arte diBenvenuto Cellini, Firenze 1901, pp ...
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sovrano (soprano)
Aggettivo di valore superlativo, che significa " quello posto più in alto ", " il più alto " in senso materiale, quando indica quello dei tre gradi antistanti la porta del Purgatorio, [...] Scrovegni preannuncia l'arrivo del cavalier sovrano Giovanni Buiamonti. I commentatori rilevano appunto il parlar di frate Gomita, il barattier... non picciol, ma sovrano (If XXII 87), il quale della baratteria " portat palmam ", come dice Benvenuto ...
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DE MARI, Ascanio
Sergio Guarino
Nacque a Tagliacozzo (L'Aquila) nel 1524, secondo la testimonianza diBenvenuto Cellini, che lo dice di tredici anni nel 1537 (Vita, I, cap. XCIII); si ignora il mestiere [...] del padre, di nome Giovanni (Bindi, 1883, p. 163) o Pietro come viene detto in un pagamento al D. del 1548 (Campori, 1864, p. 295). Il uno stipendio annuo di 100 scudi d'oro (Cellini, II, cap. XII), rimase nella bottega diBenvenuto; i compiti ...
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ANDREA di Giacomo da Fabriano
Alessandro Pratesi
Non se ne conosce la data di nascita né quellà del suo ingresso in religione: risulta però che prima di rivestire l'abito benedettino occupò l'ufficio [...] 4 febbr. 1327 lostesso Giovanni XXII eleggeva abate dei SS. Andrea e Gregorio Benedetto de Toffia, monaco di S. Paolo fuori le diretto del b. Benvenuto Scatiroli, vescovo di Osimo, che era stato in gioventù fraterno amico di s. Silvestro: anzi ...
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Abate di San Zeno
Vincenzo Presta
D. designa con queste parole il protagonista di un episodio del Purgatorio (XVIII 112-119), dal cui testo si desume soltanto che si tratta del monastero di S. Zeno [...] Commedia, i quali furono parchi di chiose al riguardo e si contentarono di parafrasare quel che dice il poeta. Secondo Benvenuto, Landino, Vellutello, Daniello, questo abate di San Zeno si chiamava Alberto (Giovanni, invece, secondo l'Anonimo), e ...
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giacere
Antonio Lanci
Verbo ad alta frequenza, di largo impiego soprattutto nella Commedia; è usato in diverse accezioni.
Il significato più frequente è quello proprio di " essere sdraiato " su un piano [...] nostro pellicano, detto dell'apostolo Giovanni, che " poggiò il capo " sul petto di Cristo (il pellicano, secondo una ventus occidentalis " (Benvenuto), " giace inclinato " (Mattalia).
Nel senso di " essere situato ", detto di località: Suso in ...
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Donati, Buoso
Renato Piattoli
Dei tre personaggi con nome Buoso ricordati nella Commedia, due sono riferibili alla famiglia fiorentina dei Donati. Di quello dei due che s'incontra tra i falsificatori [...] fecerat magna lucra ", al dir diBenvenuto, aveva fatto un testamento pieno di pii legati per rimediare al mal Firenze il giorno di s. Giovanni 1295, in " Arch. Stor. It. " s. 4, XVIII (1886) 358-409; M. Barbi, A proposito di Buoso Donati ricordato ...
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plurisposato
p. pass., s. m. e agg. Chi o che si è sposato più volte. ◆ Sul «New York Times», pagina degli editoriali, si discute se sia il caso o no di farsi un cowboy. […] È stato preso seriamente, come è logico in un grande Paese che ha...