Orafo e medaglista, nato a Mondonico, tra Lecco e Como, dall'orefice Gian Maffeo Foppa di Milano verso l'anno 1452, morto poco prima dell'aprile 1527. Dal nome del luogo di nascita si chiamò Caradosso [...] alla quercia dello stemma dei Della Rovere, si ritrova ripetuto nella porta in bronzo di San Giovanni Laterano, probabile opera del Caradosso, del tempo stesso delle portelle di San Pietro in Vincoli. In queste si mostra l'orafo che s'ispira ai ...
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FLECHIA, GiovanniBenvenuto Terracini
Sanscritista e glottologo; nato a Piverone (Ivrea) il 6 settembre 1811, morto ivi il 3 luglio 1892. Nel 1848 fu nominato bibliotecario-archivista del senato, nel [...] ., in Romania, XXI, p. 471; G. I. Ascoli, in Arch. glottol. it., II, pp. 395-96; XII, pp. iii-v; Lettere inedite di Graziadio Ascoli e di Ruggero Bonghi a G. F. [Schio 1907].
Per gli scritti, cfr. D. Pezzi, op. cit. Dopo il 1892, in gran parte a cura ...
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Cantante lirica, nata a Chiusavecchia (Imperia) il 12 aprile 1948. In oltre quarant’anni di carriera il soprano si è imposto sui palcoscenici di tutto il mondo nel repertorio belcantista, specialmente [...] francese (come Manon Lescaut di Daniel Auber, Benvenuto Cellini di Hector Berlioz, Les pêcheurs de perles di Georges Bizet, Lodoïska di Luigi Cherubini, Lakmé di Léo Delibes, Roméo et Juliette di Charles Gounod). Interpretazioni significative ...
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NETREBKO, Anna
Elio Giudici
Cantante lirica russa, nata a Krasnodar, nella Russia meridionale, il 18 settembre 1971. È un soprano capace di sfoggiare non soltanto una voce fuori dal comune – per il [...] , L’elisir d’amore, Don Pasquale e Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, Rigoletto e Falstaff di Giuseppe Verdi, Carmen di Georges Bizet, Roméo et Juliette di Charles Gounod, Benvenuto Cellini di Hector Berlioz, Antonia in Les contes d’Hoffmann ...
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Cronista, nato a Vicenza intorno al 1297, ricordato come gastaldione dei notai in documenti vicentini del 1320 e 1331, morì in Vicenza nel marzo 1337. L'opera sua principale è la Historia in cinque libri, [...] quale cita versi e accoglie racconti e giudizî. Scrisse anche sei composizioni metriche in morte diBenvenuto Campesani, poeta vicentino (1323), e un poema De Scaligerorum origine (1328-29) in lode di Cangrande, in quattro libri, oltre a un quinto ...
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Poligrafo del sec. XVI, fu figlio di un notaio piacentino, e dottor di leggi. Correttore del Giolito a Venezia (1543-1546), passò poi presso il Torrentino a Firenze, dove tradusse le storie del Giolito [...] eccellenti autori (1546-1560). Nel 1548, avendo avuto dal fiorentino Giovanni Mazzuoli detto lo Stradino, un "bel libretto" che il Poliziano aveva compilato di facezie e motti di suoi contemporanei o predecessori, lo mise a stampa sotto il titolo ...
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Pittore, nato a S. Arcangelo di Romagna il 20 gennaio 1601; morto a Vienna nel 1681; iniziatosi all'arte senza alcuna guida, passò poi a Bologna alla scuola di Guido Reni per perfezionarsi nel disegno, [...] a Bologna: intorno al 1654 tornò a S. Arcangelo e colorì alcuni quadri per la chiesa di S. Croce e per i padri Cappuccini. Trasferitosi a Rimini dipinse in S. Giovanni Battista dei Carmelitani la Vergine in gloria con S. Andrea Corsini; alle monache ...
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Bolognese, ai servigi della fabbrica di S. Petronio sino dal 1482, in qualità di architetto e scultore in legno. Ebbe incarico nel 1512 di eseguire disegni e modelli per il pilastro della cupola della [...] . Petronio, sospeso due anni dopo. A lui si attribuisce la costruzione della cappella di Santa Cecilia nella chiesa di S. Giovanni in Monte (1514); non ebbe invece nessuna parte nell'edificazione della cupola e del transetto della stessa chiesa. Morì ...
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Scultore, nato a Firenze nel 1807; morto ivi nel 1895. Appartenne al gruppo di quei coscienziosi ed abili statuarî toscani che, sotto la guida di Lorenzo Bartolini e dappresso a Giovanni Duprè, riuscirono [...] risultati alla ricerca del vero. Ad essi non chiediamo ispirazioni superiori e calore di vita, ma notevoli abilità tecniche e una serena probità.
Opere principali: Benvenuto Cellini, nei portici degli Uffizî in Firenze (1845); la tomba del marchese ...
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Fiorentino, cavaliere di S. Giovanni e soldato, visse nel sec. XVI. Fuoruscito come nemico del principato mediceo, tradusse Svetonio, e nel 1545 pubblicò a Napoli le sue Regole, osservanze e avvertimenti [...] da Iacopo Corbinelli (Parigi 1578), non ebbe, né poteva avere fortuna. Sotto Cosimo I sofferse la prigionia in Firenze, come reo di trame contro il duca. Liberato nel 1566, morì tre anni dopo.
Bibl.: S. Bongi, Annali del Giolito, I, pp. 119-123 ...
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plurisposato
p. pass., s. m. e agg. Chi o che si è sposato più volte. ◆ Sul «New York Times», pagina degli editoriali, si discute se sia il caso o no di farsi un cowboy. […] È stato preso seriamente, come è logico in un grande Paese che ha...