BAROZZI, Angelo
Gianfranco Spiazzi
Patriarca di Grado dall'agosto del 1207 al giugno del 1237; in precedenza era stato pievano di San Giovanni di Rialto e cappellano di San Marco. Nel 1213 ottenne da [...] però a impedire che la lite tra le due parti degenerasse in guerra aperta.
Il patriarcato di Grado possedeva cospicui beni a Costantinopoli, una parte dei quali era stata data in affitto nel 1207, proprio all'inizio dell'episcopato del Barozzi ...
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BENEDETTO
Paola Supino
Il suo nome compare per la prima volta in un contratto di livello del 23 maggio 997. L'inizio del suo vescovato a Volterra intorno a quell'anno e la sua continuità fino al 1015, [...] un diploma dato a Fasiano, concedeva al vescovato e al capitolo di Volterra alcuni privilegi assicuranti la protezione imperiale dei beni diocesani.
In Antiquitates Italicae Medii Aevi, V, Coll. 238-40, il diploma è datato al 1015 e così in Ammirato ...
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BARBABIANCA, Matteo
Angelo Ventura
Nacque da nobile famiglia a Capodistria nel 1532 circa. Arcidiacono della sua città natale e dottore in utroque iure, fu nominato da Pio V vescovo di Pola, il 28 apr. [...] emanò una costituzione che imponeva a tutti coloro che godevano di benefici ecclesiastici un accurato inventario di tutti i beni mobili e immobili, con una precisa descrizione delle proprietà terriere e dei loro confini.Numerose furono le iniziative ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] prevalentemente rurale, con una serie di attività artigianali interne, dislocate nei vici, per la produzione di tutti i beni di uso e consumo necessari (D'Onofrio, 1983). La meticolosa programmazione del Piano di San Gallo si impernia sulla ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] Monaci Cenobiti nel 1935 e l’abate Emanuele Caronti, Tesi di dottorato, Pontificia Università Gregoriana, Facoltà della storia e dei beni culturali della Chiesa, Roma 2006, pp. 221-234.
81 G. Lunardi, La congregazione sublacense O.S.B., II, cit., p ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] sul rogo l’haruspex che sia stato sorpreso a entrare in una casa privata; mentre il padrone di casa, privato dei beni, sarebbe stato mandato in esilio in insulam. Al contrario, in pubblico i riti possono continuare a essere esercitati: significa che ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] propagandista e difensore di quella che chiamava "la Chiesa martire" e, dal 1803, fu anche uno degli amministratori dei beni posseduti dai giansenisti olandesi.
Durante il periodo della democratica Repubblica Ligure il ruolo del D. e del gruppo che a ...
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JACOBINI, Domenico Maria
Mario Casella
Nacque a Roma il 3 sett. 1837 da Giovanni e da Teresa Paini. Per le condizioni di estrema povertà della sua famiglia, trascorse alcuni anni della fanciullezza [...] a partire dal 30 marzo 1882, lo J., come segretario di Propaganda Fide, svolse una intensa opera per salvare i beni della congregazione che il governo italiano, rispolverando la legge 19 giugno 1873 che estendeva alla provincia romana la legislazione ...
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GIOANNETTI (Giovannetti) Andrea
Simone Bonechi
Nacque a Bologna il 6 genn. 1722 da Baldassarre Francesco e da Pellegrina Zanoni, in una famiglia della nobiltà bolognese, comitale dal XVI secolo e dal [...] ecclesiastici, avendo "l'autorità temporale per proprio oggetto le cose politiche e secolari, non già le cose sacre"; persone e beni della Chiesa erano al di fuori della competenza dei governi. Il testo si chiudeva con un appello al Bonaparte che ...
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FRANGIPANI, Fabio Mirto
Stefano Andretta
Nacque probabilmente a Napoli nel 1514 da Isabella Monsenis y Gord, nobildonna spagnola, e da Pietro. Non si hanno notizie significative circa la sua formazione, [...] cifra di 2.000.000 di franchi di cui una metà proveniva dalla tassazione delle rendite e l'altra dalle vendite dei beni ecclesiastici. In tutta questa vicenda il F. non mancò di segnalare il ruolo, poco congruo ai desideri del pontefice, svolto da ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...