In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] tre grandi categorie. La prima si manifesta nella comunicazione relativa ad attività pratiche, destinate o alla produzione di beni materiali in settori come, per es., l’agricoltura, il ricamo, la microelettronica, o alla fornitura di servizi in ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] Colonnesi e di Viterbo. Da Martino V (1417-31) la lotta per il predominio fu questione di prevalenza militare; i beni dei Colonna di Palestrina, Zagarolo, Gallicano furono incamerati. Con la vittoria di Paolo II (1464-71) sugli Anguillara la Chiesa ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] presente, esito di un giudizio del parlante («l’odierna necessità di “libri di iconografia accanto al codice dei Beni Culturali”»):
(28) Negli anni cinquanta, per significare l’importanza della ricerca storico-critica nel progetto di architettura ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] alle modalità arcaizzanti investe non solo le scelte lessicali ma anche la sintassi e il testo. Nell’Anticrusca di Paolo Beni (1612), per es., la censura delle forme fuori moda o datate non si limita alla constatazione di vocaboli ormai confinati ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] il divario tra i prezzi dei prodotti agro-alimentari, di cui è esportatrice, e quelli delle materie prime e dei beni di investimento, che le necessitano proprio per sostenere l’industria. Inoltre, la domanda interna è limitata ed è stata compressa ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] lettura diametralmente opposta, che alla staticità della norma opponeva l’uso e le sue trasformazioni, nell’Anticrusca di Paolo Beni (1612; Tesi 2005).
Boccaccio, Giovanni (1964-1999), Tutte le opere, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori, 10 voll ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] seguaci e indomiti avversatori. Le contestazioni provenivano principalmente da letterati non toscani (il padovano naturalizzato Paolo Beni, il modenese Alessandro Tassoni, il torinese Emanuele Tesauro), che alla restrittiva esaltazione del fiorentino ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] sciolti che contengono la dichiarazione resa dalla vedova Paxia ([ˈpaza] < pacem) ai consoli della città di Savona circa i beni ereditati dal marito, quelli che lei stessa gli aveva portato in dote, e le spese sostenute dopo la morte del coniuge ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] il caso della Postilla amiatina (XI sec.): il notaio, estensore dell’atto con cui due coniugi donavano i loro beni a un’abbazia, aggiunse un breve quanto enigmatico commento all’atto stesso, in lingua volgare con andamento ritmico (cfr. Castellani ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] di *** (questi asterischi vengon tutti dalla circospezione del mio anonimo) che, ne’ suoi ultim’anni, trovandosi assai fornito di beni, e con quell’unico figliuolo, aveva rinunziato al traffico, e s’era dato a viver da signore (Alessandro Manzoni, I ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...