GARATI, Martino (de Caratis, Carratus, Garratus, Garotus, Gazatus, Carcetus Laudensis, Martinus Laudensis)
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio di Andreolo, nacque a Lodi probabilmente nel primo decennio [...] gli permise infatti di considerare argomenti di diritto pubblico, privato, in materia di feudi e nel molti aspetti tecnici e politici relativi al fiscalismo, alla confisca dei beni, alla legislazione che regola i rapporti tra i debitori e il ...
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GRIMALDI, Nicolò
Calogero Farinella
Nacque a Genova, da Agostino e da Bettina Centurione Becchignone di Niccolò.
Le notizie sulla sua giovinezza e sull'inizio dell'attività pubblica sono inficiate dalla [...] spagnola sfociata nella dichiarazione di bancarotta della Corona resa pubblica con decreto del 1° sett. 1575 non solo spinse contrattare direttamente con il sovrano il dissequestro dei beni dei finanziatori della Corona per limitare i danni ...
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BERTOLINI, Stefano
Mario Mirri
Nacque a Pontremoli, il 13 giugno 1711, da Giulio Cesare e Anna Maria Canossa, secondogenito di famiglia nobile (suo padre era anche cavaliere dell'Ordine di s. Stefano; [...] recinzione delle terre, redistribuzíone ai privati dei beni comunali, abolizione delle corvées, riforma del sistema di interventi tecnico-idraulici. Il B. prese posizione, nel 1773, pubblicando a Siena un suo Esame di un libro sopra la Maremma senese ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] in esilio a Genova, fu sottoposto a inchiesta giudiziaria per l'uso fatto del denaro pubblico durante il governo provvisorio. A conclusione dell'inchiesta, i beni del C., al pari di quelli dei componenti la reggenza e il governo provvisorio, vennero ...
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LAUBERG (Laubert, Lambert), Carlo Giovanni
Renata De Lorenzo
Nacque a Teano, presso Caserta, nel 1762 da Carlo e da Rosalia Di Martino. Proveniva da una famiglia di militari valloni al servizio del [...] nel 1792 per quella di storia naturale, sempre senza esito.
Pubblicò allora la traduzione di un'opera del 1757 di F.-A.- francesi, che chiedevano contribuzioni e volevano impadronirsi dei beni nazionali, crearono una situazione di tensione. Costretto ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primogenito del cavaliere Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani di Marcantonio di Pietro, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Martino di Castello, il 15 genn. [...] l'E. sarebbe risultato il principale acquirente dei beni monastici posti in vendita, assicurando in tal modo, inquisitore all'Arsenale (1783-84), inquisitore sopra l'esazione dei Pubblici Crediti (1789-92), aggiunto all'inquisitore sopra Ori e monete ...
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DELLA GHERARDESCA, Ranieri
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Del ramo dei conti di Donoratico, era il figlio, probabilmente secondogenito, di quel conte Gherardo che era stato decapitato a Napoli con Corradino [...] appare di nuovo unico capitano. Particolare rilievo nella vita pubblica assunse invece in quel periodo il nobile Lippo da Caprona l'infeudazione del castello di Gioiosa Guardia e di tutti i beni già posseduti in Sardegna. Al Comune di Pisa rimase solo ...
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GONZAGA, Luigi
Isabella Lazzarini
Primo capitano di Mantova della casa di Gonzaga, nacque a Mantova da Corrado di Antonio (talora chiamato anche Guido) e dalla sua prima moglie, una donna della casata [...] suoi figli peraltro presero parte in modo consistente agli atti pubblici principali dei primi decenni del XIV secolo: egli sembra salire dell'imperatore (allora Carlo IV di Boemia) dei beni bonacolsiani.
Nel precario equilibrio dei poteri fra le ...
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DELLA SCALA, Federico
Gian Maria Varanini
Figlio di Alberto detto Piccardo (e dunque nipote di Federico detto Bocca, il fratello di Mastino [I] morto nel 1269 combattendo gli estrinseci veronesi) e [...]
Nel 1307-1308 presenziò anche, come testimone, ad atti pubblici di rilievo (come la nomina di procuratori o di legati) in Valpolicella (1313); nel 1317 non trascurò di far infeudare di beni, dal monastero di S. Zeno, se stesso e il giovane figlio ...
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CORSI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Livorno il 6 marzo 184 da Matteo e da Maria Romagnoli, ancora fanciullo rimase orfano del padre, commerciante, e la madre, per offrirgli maggiori opportunità, [...] volgere a profitto dello Stato buona parte dei beni ecclesiastici. La commissione parlamentare esaminatrice del progetto, Senato il disegno di legge che dava al governo la facoltà di pubblicarlo e metterlo in esecuzione.
Morì a Firenze il 4 marzo 1891 ...
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pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...
pubblicita
pubblicità s. f. [dal fr. publicité, der. di public «pubblico1»]. – 1. Il fatto d’essere pubblico, di svolgersi alla presenza del pubblico: p. del dibattimento, nel processo penale; p. delle udienze giudiziarie; p. delle sedute...