Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] principio del minimo mezzo» (p. 48), De Viti De Marco mette in evidenza da un lato la particolare natura dei benipubblici che dà luogo a «indivisibilità» (e quindi a quello che con termini moderni si denomina fallimento del mercato) e dall’altro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] sono quelle del lavoro ben fatto, del decoro della città, della responsabilità diffusa nella gestione dei beni comuni e nell’attivazione dei benipubblici, il tutto all’interno di un mercato in cui convivono scambio di equivalenti e reciprocità.
Ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] contenere un certo tipo di consumi privati e di investimenti speculativi o poco produttivi, a favore della creazione di benipubblici giudicati socialmente più utili e maggiormente funzionali sia a mantenere un forte tasso di sviluppo, sia a ridurre ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] , in Annali d. Fondazione L. Einaudi, 1990, v. 24, pp. 173-212; R. Cellerino, Dai servizi indivisibili ai benipubblici: nota in margine all'opera di M. F., XXXVIII (1991), 6-7, pp. 585-604. Per i rapporti tra il F. e L. Einaudi, cfr. R. Faucci ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] ambiente, del territorio, dello sviluppo rurale; il recupero e riqualificazione degli spazi urbani e beni culturali; i servizi tecnici integrati della pubblica amministrazione, dei trasporti e della logistica relativa a regioni e province. Per quanto ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] dal pubblico; e impiego di questo bene intermedio per l’ottenimento degli altri beni e servizi si torna al baratto. Non essendo più possibile allora restaurare la fiducia del pubblico nella m. così svalutata, non resta che cambiarla con una nuova m ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] centralizzata, che con il suo potere di prelievo e di spesa pubblica può assicurare quell’equilibrio tra r. e impiego dello stesso che il dal trattamento fiscale favorevole coloro che possiedono i beni nel momento in cui viene concessa l’agevolazione ...
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In accezione ampia, situazione di mercato con ampia libertà di accesso all’attività d’impresa, possibilità di libera scelta per gli acquirenti (in particolare, i consumatori) e, in generale, la possibilità [...] curva di domanda inclinata negativamente per il proprio prodotto specifico, anche se la differenziazione tra i beni è dovuta alla pubblicità, al marchio, alla localizzazione, più che a caratteristiche intrinseche. In c. monopolistica, il mercato si ...
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tributo Nell’antica Roma, contribuzione obbligatoria dei cittadini allo Stato, pagata in rapporto al censo e prelevata per tribù (donde il nome). Il termine ha poi assunto significato più ampio, per indicare [...] denaro dovuta dai cittadini allo Stato e agli altri enti pubblici e cioè imposte generali e speciali, erariali e locali cioè tratto dai beni demaniali) e il tributum civium Romanorum, la contribuzione cui erano soggetti i beni di proprietà privata in ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] è che l’insieme di tutti i r. di individui ed enti pubblici e privati; ma di fatto, per sfasamenti temporali tra produzione e tempi diversi per la stessa collettività, dato che i prezzi dei beni e servizi mutano con il tempo, e non soltanto per il ...
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pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...
pubblicita
pubblicità s. f. [dal fr. publicité, der. di public «pubblico1»]. – 1. Il fatto d’essere pubblico, di svolgersi alla presenza del pubblico: p. del dibattimento, nel processo penale; p. delle udienze giudiziarie; p. delle sedute...