Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] (Todeschini 2005, p. 215). Lo stesso nome di monte doveva idealmente raffigurare i beni che si utilizzavano non per il profitto dei mercanti la prima volta che questo stava così «consumando anticipatamente le rendite dei suoi successori», mettendo in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] di Bernardino de’ Busti (Amadori 2007). Nel trentennio fra le due opere si consumò la parte più consistente di sorta di purgatorio di oggetti in attesa di nuovo uso (Ferrières 2004, p. 11). Il Monte era e resta un luogo nel quale beni si trasformano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] ’intervento dello Stato sia necessario per contenere un certo tipo diconsumi privati e di investimenti speculativi o poco produttivi, a favore della creazione dibeni pubblici giudicati socialmente più utili e maggiormente funzionali sia a mantenere ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] pubblico" (II, p. 33), cosa che, nel caso dei beni divisibili, richiede da parte di ciascuno il pagamento della quota di costo corrispondente al suo consumo, mentre nel caso dei beni indivisibili il pagamento deve avvenire attraverso un sistema d ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] aveva determinato un aumento del risparmio, ma un aumento dei consumidi lusso: abitazioni sempre più grandiose, yachts, abiti costosi, del XVIII secolo ha determinato l'esportazione dibeni dall'Inghilterra e di soldati dalla Francia. Per alcuni le ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] lisci, adatti allo scarso consumo locale.
Nonostante l'impiego di tutte le loro sostanze (si arrivò a un totale di 85.000 ducati) apparentemente "tecnica" col marchese di Fuscaldo nel 1796; nel sequestro dei beni e della contabilità dell'impresa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Antonio Broggia
Rosario Patalano
Il dibattito sulla «storia, la natura, la riforma delle monete, il più importante in campo politico ed economico» (Venturi 1998, p. 443) dell’età illuministica [...] si corrompesse e si consumasse per se stesso (Trattato de’ tributi, cit., p. 177).
L’attività di tesaurizzazione ferma il circuito dello sulle entrate certe, che in maggior parte dipendono dai beni immobili. L’imposizione su queste rendite, la « ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] a proteggerla e incrementarla, nella gestione dei beni dell'Ordine di S. Stefano fu intransigente custode degli della più rapida circolazione di essi e del denaro, conseguenti all'impulso delle Arti e all'accresciuto consumo dei lavoranti in esse ...
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FLORIO, Vincenzo
Simone Candela
Nacque a Bagnara Calabra il 4 apr. 1799 da Paolo e Giuseppa Safflotti. Poco dopo la famiglia si trasferì a Palermo, dove il padre aprì una bottega di droghe. Ricevette [...] lasciando tutti i suoi beni al nipote. L'eredità consisteva soprattutto nelle quote di utili accumulate in quei venti soltanto salato, e ciò ne limitava il consumo e lo faceva sospettare causa di malattie. Egli applicò il confezionamento sott'olio ...
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COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] da far gravare anche sull'industria e sul consumo, con abolizione dì decime baronali ed ecclesiastiche, con la garanzia da il 30 ott. 1811 nelle vendite dibeni ecclesiastici seguite alle leggi di eversione. Giulianova presentava una posizione più ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumismo
s. m. [der. di consumo]. – Fenomeno economico-sociale tipico delle società industrializzate, consistente nell’acquisto indiscriminato di beni di consumo, suscitato ed esasperato dall’azione delle moderne tecniche pubblicitarie,...