Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] sua appropriazione e alla sua destinazione a fini diconsumo o di accumulazione. In parallelo si manifestava una nuova dei capitali (definiti come beni durevoli di qualsiasi natura): b) non sono in grado di attuare comportamenti strategici, ma ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] sul dazio diconsumo e assunse colore reazionario, si prodigò per bloccarla.
Nonostante la acuita coscienza di un disagio '67 poi la definitiva caduta del progetto Ferrara sui beni ecclesiastici e soprattutto la missione a Roma del generale Dumont ...
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Agli inizi del 21° secolo l’agricoltura si presenta con numerosi elementi di novità sullo sfondo di tendenze di lungo periodo caratterizzate da forte inerzia. Tale inerzia è dovuta in massima parte a fattori [...] e comunicazione rendono troppo caro l’accesso ai mercati. Restano così precluse agli agricoltori nuove possibilità di reddito, diconsumo e di accumulazione, in beni materiali e immateriali e in capitale umano. In molti casi l’assenza del mercato è ...
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Eugenia Ferragina
Le guerre per l’acqua: gli scenari internazionali
Una parte della letteratura scientifica che ha trovato eco in molti articoli giornalistici che si sono susseguiti negli ultimi anni [...] naturali e per contribuire ad un’economia sostenibile. Due concetti che consentono di collegare l’uso delle risorse idriche alla produzione, al consumo e al commercio dibeni sono l’impronta idrica (water footprint) e l’acqua virtuale. Il primo ...
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Televisione
Peppino Ortoleva
Il fenomeno 'televisione': caratteristiche e problematiche
Che la televisione occupi, o almeno abbia occupato fino a tempi recentissimi, un posto di assoluto rilievo nella [...] per i cosiddetti beni pubblici, come i marciapiedi, i giardini comunali, e simili: si tratta di servizi pagati dalla industriale-culturale, come prodotto diconsumo durevole, si presenta con i connotati di una novità di grande portata, che ha ...
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Roberto Zoboli
L’avvio di una governance internazionale del cambiamento climatico può essere fatta risalire al 1988, quando la risoluzione 43/53 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite invitava ad [...] sostenere tali aumenti diconsumo si stima che occorrano circa 110 miliardi di dollari di investimenti in beni materiali e le risorse naturali e rafforzando la resilienza dei sistemi socio-economici.
Le strategie e le conseguenti politiche di ...
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Uno dei maggiori teorici sociali del 20° sec., James Coleman (1990), ha proposto di definire l’autorità come quel rapporto sociale che nasce dal diritto di ogni essere umano di controllare il proprio comportamento [...] stessa e il suo lavoro si limita all’esecuzione di una serie di semplici movimenti al servizio di essa. L’impresa fordista è tipicamente un’impresa di grandi dimensioni che produce benidi massa altamente standardizzati, dove la tecnologia condiziona ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Esperimenti, strumenti e luoghi di lavoro
Jan Golinski
Esperimenti, strumenti e luoghi di lavoro
Le collezioni di strumenti
In molti luoghi [...] ampio. La creazione di un mercato diconsumatori per gli artefatti di tipo scientifico, che andava ben al di là dei filosofi dei profitti che si potevano ricavare dal commercio dibeni che richiedeva un forte investimento economico, qual era ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] stesso periodo fece parte di altre commissioni per il bilancio, per la vendita dei beni demaniali e per l' risanamento delle finanze locali, un alleggerimento di imposte per 4 milioni, la revisione dei dazi diconsumo e dei bilanci delle Opere pie, ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] ); ritmo cassinese (fine XII sec.); inventario dei benidi Santa Maria di Fondi (fine XII sec.); passione cassinese (fine Torino, Einaudi, 1982-1992, 15 voll., vol. 2° (Produzione e consumo), pp. 499-524.
Petrucci, Armando (1997), Il volgare esposto: ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumismo
s. m. [der. di consumo]. – Fenomeno economico-sociale tipico delle società industrializzate, consistente nell’acquisto indiscriminato di beni di consumo, suscitato ed esasperato dall’azione delle moderne tecniche pubblicitarie,...